VERDE LEGNANO
L'etichetta sulle prime latte di vernice acquistate in Guzzi ed utilizzate per la V7 sport riportavano la dicitura VERDE LEGNANO; poi a distanza di quasi 30 anni la stessa originale colorazione tornò alla ribalta per vestire la Moto Guzzi V11 Sport .
Quando nacque la V7 sport, si pensò di replicare il colore delle moto da Gran Premio degli anni 50, il famoso "verde ramarro" che era ottenuto applicando un aggrappante, il wash primer, direttamente alle strutture in elektron lucido. Questo allo scopo di proteggere le parti di carrozzeria dalla salsedine, in particolare durante le traversate per raggiungere l'isola di Man. Prima di allora si usava partecipare alle corse alla moda dei tedeschi, con la lamiere grezze. I pezzi non venivano coperti con altre tinte sopra il primer, per risparmiare sul peso.
Per la produzione della V7 sport, si era dapprima pensato di usare il verde delle Opel Kadett, però il risultato fu particolarmente triste.
Il rappresentante della Svi Standard, visti i provini di tinta applicata sull'elektron, si rese conto e propose la già esistente colorazione, pressoché identica, da loro già fornita appunto alla Legnano, famosa fabbrica di biciclette.
La tinta verde Legnano è oggi codificata come Lechler/Guzzi 263, e si compone di una base argento 3642 e di una lacca verde trasparente 0980119. In pratica, bisogna prima verniciare in argento i pezzi, (scimmiottando così l'elektron lucido). Poi, una volta essiccati, si applica la lacca trasparente verde. L'operazione va eseguita da un bravo verniciatore, oltre al riempimento va curato il costante spessore del film, per non avere chiazze. Pure l'argento non deve presentare difetti visivi che si scorgerebbero in trasparenza.
Vanni Bettega, una delle memorie storiche della Fabbrica di Mandello del Lario (LC)
Quando nacque la V7 sport, si pensò di replicare il colore delle moto da Gran Premio degli anni 50, il famoso "verde ramarro" che era ottenuto applicando un aggrappante, il wash primer, direttamente alle strutture in elektron lucido. Questo allo scopo di proteggere le parti di carrozzeria dalla salsedine, in particolare durante le traversate per raggiungere l'isola di Man. Prima di allora si usava partecipare alle corse alla moda dei tedeschi, con la lamiere grezze. I pezzi non venivano coperti con altre tinte sopra il primer, per risparmiare sul peso.
Per la produzione della V7 sport, si era dapprima pensato di usare il verde delle Opel Kadett, però il risultato fu particolarmente triste.
Il rappresentante della Svi Standard, visti i provini di tinta applicata sull'elektron, si rese conto e propose la già esistente colorazione, pressoché identica, da loro già fornita appunto alla Legnano, famosa fabbrica di biciclette.
La tinta verde Legnano è oggi codificata come Lechler/Guzzi 263, e si compone di una base argento 3642 e di una lacca verde trasparente 0980119. In pratica, bisogna prima verniciare in argento i pezzi, (scimmiottando così l'elektron lucido). Poi, una volta essiccati, si applica la lacca trasparente verde. L'operazione va eseguita da un bravo verniciatore, oltre al riempimento va curato il costante spessore del film, per non avere chiazze. Pure l'argento non deve presentare difetti visivi che si scorgerebbero in trasparenza.
Vanni Bettega, una delle memorie storiche della Fabbrica di Mandello del Lario (LC)
v11 sport verde legnano
Video & Sound
Tag
Area personale
- Login
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« Messaggio #171 | La verza » |
BENVENUTO CORSARO VERDE!
"I sogni dovrebbero vivere per sempre,
perché quando si realizzano ci rendono felici,
ma in quell'attimo cessano di esistere
svanendo nella nebbia della vita."
Questa è la storia della realizzazione di un sogno che credevo
impossibile. Dicono che una volta che lo hai realizzato si spezza
quella specie di magia che lo rendeva speciale. Forse è vero, forse no.
Comprare una moto non dovrebbe essere una gran cosa, eppure per me
l'arrivo del Corsaro Verde è stato come toccare il cielo con un dito,
un po' come quando ti innamori del ragazzo più affascinante della
scuola: in cuor tuo sai che è talmente lontano e irraggiungibile che
non ti degnerà nemmeno di uno sguardo, poi invece un bel giorno prendi
il coraggio a due mani, lo saluti e lui ricambia il saluto sorridendo,
e così cominci a nutrire qualche speranza...
Con il V11 è successa la stessa cosa. Per anni l'ho ammirata da
lontano, sapendo che per me era una moto troppo al di sopra delle mie
possibilità. Poi un bel giorno mi sono armata di coraggio e ho chiesto
ad alcuni amici di farmela provare. Pur rendendomi conto che non è una
moto facile da guidare, mi sono convinta che mettendoci dell'impegno
anche io sarei stata in grado di guidarla. Così dopo tanti dubbi e
paure ho preso la grande decisione di comprarla.
Purtroppo le grandi conquiste a volte comportano delle grandi rinunce.
Per poter acquistare il V11 avrei dovuto vendere una delle mie due
moto. Non posso permettermi di mantenere 3 moto e poi usandole solo
durante il week end avrei corso il rischio di lasciarne una ferma in
garage a riempirsi di polvere. Dopo una lunga e dolorosa riflessione
decido di vendere la Corsara.
Secondo i miei progetti avrei dovuto cominciare la ricerca del V11 solo
dopo aver venduto la Corsara, ma poi il destino ci ha messo lo zampino…
un giorno Marcello parlando con Alis Agostini le dice che sto cercando
un V11 e lei risponde che ne ha uno in vendita, bellissimo, con pochi
km e a un buon prezzo. A me mi si rizzano le antenne, così mi faccio
mandare via email un paio di foto della moto in questione. Mi è bastato
vederla in foto per innamorarmi subito di lei! Dopo qualche giorno di
riflessione io e Marcello decidiamo di prenderla anche se non abbiamo
ancora venduto la Corsara. Però per impegni e imprevisti vari possiamo
andarla a ritirare solo dopo circa un mese. Beh, vi posso garantire che
è stato il mese più lungo della mia vita!!!
Fin dall'inizio questa impresa è stata funestata da una serie di
sfighe: prima i documenti che avevamo spedito ad Alis che non
arrivavano mai, poi le condizioni atmosferiche proibitive, ma
finalmente il grande giorno arriva. Io e Marcello ci procuriamo un
furgone e partiamo alla volta di Mandello del Lario per andare a
ritirare il Corsaro Verde! Ma prima dobbiamo fermarci a S. Donato
Milanese per incontrare Mic. Il viaggio si svolge con l'immancabile
nebbia che ormai ci fa compagnia da più di un mese, ma sul lago di Como
splende il sole, ed è bellissimo ammirare le cime innevate delle
montagne che si specchiano nell'acqua del lago... è sempre un'emozione
tornare in questi posti...
Arrivati a Mandello ci rechiamo da Agostini. Ovviamente la mia ansia
sale a dismisura... scendiamo giù nell'officina, mi guardo intorno ma
non vedo il Corsaro Verde. Poi mi dicono che è fuori, nel cortile. Così
esco e la vedo... mi avvicino e nonostante li attorno ci siano altre
moto vedo solo lei... non riesco ancora a crederci... lei è lì ed è
mia, ho quasi paura a toccarla. Poi prendo coraggio e mi ci siedo
sopra. Subito mi appare il sorriso sulle labbra, lo stesso sorriso che
mi ha preso ogni volta che mi sono seduta su un V11, ma stavolta è un
sorriso più bello, perché mi sono seduta sul MIO V11…
Sono attimi che sembrano non avere tempo, e sensazioni che non riesco a
descrivere, ma che sicuramente possono essere capite da chi come me ha
la stessa passione. La scena viene immortalata da Mic che per
l'occasione si è pure divertito a girare una spiritosa telecronaca di
questo epico momento. Vorrei non dover più scendere dalla moto, ma il
tempo scorre veloce, ci sono delle pratiche burocratiche da espletare e
dobbiamo ripartire presto, perché la strada per tornare a casa è
lunga...
Così dopo aver caricato la moto sul furgone salutiamo tutti e si
riparte. Tornati a casa, scarichiamo la moto, restituiamo il furgone,
un boccone veloce e poi stanchi morti per l'intensa giornata andiamo a
dormire. Il giorno dopo immortaliamo la nuova arrivata con qualche foto
e subito dopo inizia lo smontaggio: pur essendo in buone condizioni ha
comunque bisogno di qualche controllino e di un buon tagliando. E così
il primo giro sul Corsaro Verde deve aspettare...
Passa una settimana che a me sembra eterna, poi arriva la domenica. Se
Marcello riesce a finire di sistemarla entro sera forse riesco a farci
un giretto… Così passo con lui la giornata a dargli una mano.
Finalmente il lavoro di rimontaggio termina e Marcello parte per fare
un giro di prova, mentre io rimango fuori casa ad aspettare il suo
ritorno. I minuti sembrano non passare mai e intanto il sole comincia a
tramontare... Finalmente ritorna con un sorriso a 52 denti: la moto va
bene e ora la posso provare anche io!
Tutta eccitata entro in casa a cambiarmi e a prendere il casco e poi
salgo in sella. Sono talmente emozionata che non riesco nemmeno a
trovare il pedale del cambio!!! Con il cuore che batte a mille e le
gambe che mi tremano riesco a innestare la prima e a partire… lo
sterrato è bagnato perché il giorno prima ha piovuto quindi devo fare
attenzione. Ma poi quando arrivo sull'asfalto posso ingranare anche le
altre marce e vado... Devo trattenermi perché la voglia di correre è
tanta, ma è meglio non strafare, visto che devo ancora imparare a
conoscerla, in fondo ha il doppio dei cv della Corsara e si sentono
tutti! La posizione di guida è una vera tortura, infatti pur avendo
fatto solo 15 km mi sembrava di averne fatti almeno 1000! Tornata a
casa avevo dolori dappertutto ma l'emozione che mi ha dato è stata
impagabile e indescrivibile!!!
Finalmente ho realizzato un sogno, e sono felice di averlo fatto. Ora
dovremo imparare a conoscerci entrambe, so che sarà dura, ma la
passione è tanta e sono convinta che insieme vivremo delle bellissime
avventure!
Benvenuto Corsaro Verde! :-)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Promozione
Promuovi il Blog v11
Distribuisci ai tuoi amici
il Ns Biglietto da visita
Contatta l'autore
Nickname: v11.sport
|
|
Sesso: M Età: 59 Prov: CO |
Sicuro in sella
Ride Safe Guida Sicura
Braking Point Uso dei freni
Inviato da: oraziodgl18
il 29/08/2010 alle 16:04
Inviato da: lepus_timidus
il 19/06/2010 alle 00:58
Inviato da: mapys78
il 18/06/2010 alle 09:58
Inviato da: micramary
il 16/02/2010 alle 23:05
Inviato da: v11.sport
il 03/01/2010 alle 20:45