Creato da luca.valandro il 24/09/2007
Domande e spunti di riflessione sulla pretesa, seppur feconda, rivoluzione darwiniana

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Nature...you are so beautiful!

 

 

« DARWIN CI HA REGALATO DEI DONI!UN CAMUFFAMENTO FANTASTICO »

ADATTAMENTO E CAMMUFFAMENTO DINAMICO!

Post n°7 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da luca.valandro
 
Foto di luca.valandro

Il naturalista inglese Henry Walter Bates, (noto alle donne per la sua collezione di farfalle)  famoso per la sua spedizione nella foresta amazzonica con Alfred Russel Wallace, elaborò una teoria del mimetismo che sosteneva la teoria dell'evoluzione per selezione naturale (mimetismo batesiano).

Lo stesso Fritz Müller (mimetismo Mülleriano) era un fervente sostenitore di Darwin con il quale ebbe una fitta corrispondenza. Egli scrisse "Für Darwin" nel 1864 a sostegno della teoria dell'evoluzione.

Senza entrare nei dettagli dei diversi mimetismi e camuffamenti riporterò un paio di osservazioni personali su due specie di granchi che commenterò brevemente e alcuni esempi classici lasciando che i lettori interpretino quest'ultimi, senza dubbio, più significativi e rilevanti.

 

Osservazioni personali:

1) In una spiaggia di sassi bianchi trovai alcuni esemplari di granchi albini così ben mimetizzati con i sassolini bianchi che non fui io a notarli.

L'albinismo in un'isola potrebbe essere il frutto di deriva genetica in una piccola popolazione ovvero si può immaginare un "effetto del fondatore" o altri significati adattativi diversi dal mimetismo. Se una petroliera riversasse del petrolio e per assurdo i sassi si scurissero in maniera indelebile ci si dovrebbe aspettare una riduzione dei granchi albini se questo fenotipo fosse effettivamente stato selezionato da una pressione predatoria?

2) Nel 1995 nella mia spiaggia preferita a Rosolina mare trovai un granchio che sul dorso del carapace aveva un triangolo bianco. L'esemplare si insabbiava rapidamente esponendo solo il triangolino bianco che lo faceva apparire identico alle numerose conchigliette che si trovavano sul fondale. Anche in questo caso unico non si può azzardare nessuna ipotesi di camuffamento per quanto ovvia possa sembrare.

 

Esempi classici:

Le falene notturne, ad esempio, durante il giorno riposano poggiandosi su alberi la cui corteccia assomiglia alla loro livrea. Il classico delle falene (Biston betularia) di colore scuro che aumentano di numero durante la rivoluzione industriale (melanismo industriale) a causa della fuliggine, che rende a sua volta più scuri gli alberi, è stato recentemente contestato.

Non bisogna sorprendersi...come per numerose questioni scientifiche ci sono sostenitori e oppositori (statisticamente circa il 50% per ciascuno schieramento) e la ricerca scientifica può scartare con esperimenti opportunamente progettati (sia sul campo che in condizioni controllate) alcune ipotesi alternative.

Non vi è dubbio che un organismo dello stesso colore dell'ambiente riduce la probabilità di essere predato e/o aumenta quella di predare. Nell'ipotesi che predatore e preda abbiamo vista acuta e che sfruttino principalmente quest'ultima come sistema di localizzazione o riconoscimento. Avere la capacità di confondersi con il colore dell'ambiente in cui una specie vive e modificare forma e colori in modi sorprendenti, rapidi ed inaspettati come in certi esempi di camuffamento dinamico è indubbiamente vantaggioso per una specie (vedi Hanlon, 2007).

Mi è capitato di vedere un documentario che sfortunatamente non sono riuscito a trovare in internet nel quale una specie di pesce piatto bentonico veniva posto, invece che sull'usuale substrato sabbioso, su di una scacchiera. Esso rilevava lo sfondo circostante ed era in grado di ricreare lo stesso disegno sul suo dorso in modo forse ancor più sorprendente rispetto ai cefalopodi (e.g., seppia).


Oltre ai pesci piatti, i gobidi, i gamberetti ed i granchi che si confondono con la sabbia vediamo anche qualche altro esempio frequentemente riportato:

il camaleonte sembra che cambi colore non solo per nascondersi  ma anche durante corteggiamento o combattimento.

Anche nella specie umana ci sono cambiamenti di colore più o meno rapidi ma per mimetizzarci abbiamo recentemente concepito le tute mimetiche o altri travestimenti.

L'insetto stecco o l'insetto foglia (walking leaf), seppur staticamente, si camuffano egregiamente stando immobili ed assomigliando ad una parte della pianta per forma e colore. Recenti studi, anche in questo caso, ci suggeriscono di essere critici ma non così tanto da buttare via il bambino con l'acqua.


In effetti risulta difficile credere che perlomeno i complessi meccanismi di camuffamento, soprattutto quello dinamico, non siano adattativi e che non siano per nulla funzionali o che gli organismi (le specie) li esibiscano per fare pendant con l'ambiente o con altre specie o addirittura per sorprenderci.


Bibliografia

Müller F., Für Darwin, 1864 (traduzione in inglese, Facts and Arguments for    Darwin, 1869).

Hanlon R., (2007) - Cephalopod dynamic camouflage. Current Biology, 17: R400-404.

Immagine protetta da copyright ©


 
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