Uno che pensa

Dallo stesso autore di "Phil, filosofo o pusher?" questo romanzo è la continuazione che parte esattamente dalla fine del precedente. Phil è il nome d'arte di Roby Brambilla, ragazzo milanese intelligentissimo, furbo e totalmente amorale. Lui fornisce la droga alla Milano bene, a quelli che lui chiama "viscidi toponi da slaotto buono". Questa sua illecita attività gli procura una enorme quantità di denaro e di avventure che lo portano a confrontarsi con criminali di ogni genere, poliziotti corrotti, mafia russa e cinese e abilissimi ladri. 

I personaggi al suo fianco sono così bene dipinti da sembrare veri e, come le sue avventure, appaiono reali e frutto del racconto di un vecchio amico seduto al bar che ci narra.

Rispetto al primo romanzo i ritmi sono serratissimi e l'azione non concede neppure una pausa. E' uno di quei romanzi che quando si inizia a leggere non si riesce poi a staccarsi fino a che non si arriva alla fine. 

Il finale è apertissimo e crea l'aggancio con quello che di sicuro sarà il terzo romanzo della serie.

La prefazione è curata dal grande scrittore Andrea G. Pinketts che presenta questo romanzo con la sua lucida e dissacrante passione.

Un bellissimo romanzo che consiglio a tutti gli amanti del genere thriller, azione e noire.

15 Euro per 210 pagine che non si leggono ma si divorano !