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felicità e fantasia...

Post n°183 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da vanderdecker
 

L'appuntamento con Vania è per le sette e mezzo, qui al bar del porto. Sono in anticipo, piove e fa freddo, così decido di entrare per bere una cioccolata calda. Stella non c'è, c'è una barista bionda, fisico asciutto, camicetta attilatissima. Niente male. Intravedo Vania attraverso il vetro della porta. Mi sorride ed entra.Continua a sorridere mentre prende posto accanto a me. Ordina una cioccolata calda anche lei. Mi hanno colpito le tue parole di ieri sera, - attacca - , quando dicevi che è necessario controllare la fantasia in tutto quello che attiene la nostra felicità e infelicità. Cosa intendevi dire? Semplicemente che non dobbiamo costruire castelli in aria, - rispondo con calma, mentre immagino di nuotare nel mare di quei suoi occhi, che mi guardano con dolcezza e sfida - ,prima perché costano troppo e poi perché possono distruggersi molto facilmente. Io credo che, per tutte le cose che riguardano la nostra felicità, dobbiamo usare gli occhi della ragione e fare in modo che la fantasia rimanga sempre ai margini. Questo per una ragione molto semplice: la fantasia non è in grado di emettere giudizi su ciò che è bene o male, bello o brutto. Procura solo immagini che agitano l'animo, il più delle volte inutilmente e dolorosamente. E' ciò che le cose rappresentano per noi, secondo il nostro punto di vista, a renderci felici o infelici e non le cose nella loro realtà e oggettività. Dirò di più: un uomo, spiritualmente limitato, è molto più felice, anche se io non invidierei per nulla un uomo siffatto. Vania mi guarda con attenzione e mi dice: C'è molto pessimismo nelle tue parole e non credo che tu sia così pessimista. Le sorrido e di rimando le dico: Ho costruito mille castelli e mi ritrovo con una stalluccia. E' questa il mio castello adesso. Qui mi sento come un danzatore che, finalmente, non si ritrova più davanti solo persone zoppe e che non è più costretto a chiedersi: ma con chi ballerò adesso? Mi guadagno un altro bel sorriso, mentre fuori un timido sole s'affaccia tra una coltre di nubi.

 

Non si può soffrire più di quello che ha deciso la natura. (C. Bukowski)

Commenti al Post:
se_forse_mai
se_forse_mai il 10/02/12 alle 18:15 via WEB
vuoi dire che devo abbandonare dada?
e cosa rimane se smettiamo di ragionare col cuore?
ma forse hai ragione tu mio capitano... meglio una stalluccia che un ponte... dei sospiri...
 
 
vanderdecker
vanderdecker il 15/02/12 alle 19:09 via WEB
sarebbe un rimedio peggiore del male, mia cara. Ne abbiamo anche discusso insieme e tante volte. D'altronde io ho avuto la fortuna di conoscerti come dada e so le tue lotte con f..... Ho l'impressione, però, che stavolta le hai dato un calcio più forte del solito. Forse potevi ascoltarla un po' di più....Bentornata, amica mia... :))
 
rebecca150
rebecca150 il 11/02/12 alle 14:30 via WEB
la ragione col suo rigore può distruggere la felicità di un sogno, mentre la fantasia ci permette di 'volare oltre le nuvole' in una dimensione irreale che ti appaga di più e ci fa bene al cuore... meglio un giusto equilibrio tra fantasia e realtà... tante volte mi piace lasciarmi andare 'oltre le nuvole' e sognare senza però perdere di vista il mio mondo reale... anche una stalluccia nella sua naturale semplicità può offrire tante emozioni quando un cuore è ricco di sentimenti teneri e profondi... molto bello il tuo racconto e questo bar sul porto è molto suggestivo e romantico... un sorriso per te e un bacio all'aroma di salsedine, ciao
 
 
vanderdecker
vanderdecker il 15/02/12 alle 19:28 via WEB
Te lo dico sottovoce: anche a me piace molto sognare e lo sa anche Vania. Un giusto equilibrio tra ragione e fantasia è una chiave che permette al nostro cuore di aprire la porta di castelli fatati, di conservare e nutrire, insomma, il fanciullo che è ancora in noi.L'altra chiave, fatta solo di ragione, apre porte su realtà che, il più delle volte, non ci piacciono. L'errore è buttare via del tutto ques'ultimachiave.Al bar del porto ci vado spesso. Dovesse capitarti di passarci, buttaci l'occhio, chissà che non ci s'incontri La cioccolata calda la offro io naturalmente, ma il sorriso lo metti tu.... Ciao. :))
 
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