Esco dall'ufficio postale e guardo l'orologio , quasi mezzogiorno. C'è il tempo per un caffè, da Stella naturalmente. Mi dirigo verso il porto. Il forte vento di stanotte ha ingrossato il mare e le barche ormeggiate danzano lievi sull'acqua. Infilo l'entrata del bar, mentre esce una signora con un barboncino in braccio, molto carino. Come la padrona. Stella è girata di spalle, sta sistemando delle bottiglie di latte nel frigo. Mi vede attraverso lo specchio, si gira e mi sorride. Un sorriso per il quale vale sempre la pena passare da lei per scaricare il cattivo umore. “Ho visto che ti mangiavi con gli occhi quella donna che è appena uscita” - mi dice mentre mi prepara il caffè. - S'è appena lasciata con il suo compagno– continua senza aspettare la mia risposta. “Brutto affare!” – le dico, con aria dispiaciuta e cercando, allo stesso tempo, di dimostrare scarso interesse al resto della storia, per invogliarla, così, a raccontarla. Tentativo che cade nel vuoto perché Stella conosce tutti i miei trucchi. Si rifugia in un generico “troppe incomprensioni”, con il chiaro intento di lasciar cadere il discorso e frustrare così, ogni altro mio tentativo di soddisfare la curiosità.“Certe cose bisognerebbe solo sognarle – riprende con un tono di voce che sa di sfida. “Tu che ne pensi” - aggiunge, trafiggendomi con lo sguardo. “In amore – rispondo assumendo un'aria convincente – spesso è come salire su di un treno senza un dio e senza rotaie. Il guaio è che non te ne accorgi mai prima di salire. Negli addii, poi, si rimane sempre come paralizzati. Essi ti trasformano in pietra, la stessa che usi per costruirle un tempio o una pietra tombale. Parlavi di sogni? No, grazie, niente sogni! Io ho deciso di passare il resto delle mie notti in un sottomarino, dove i sogni non scendono: mi hanno detto, infatti, che i sogni sono pesci di superficie. E poi, a dire il vero, al momento sono impegnato a trovare il mio p greco per la quadratura perfetta della vita”. A proposito, c'è qualcuno tra voi che sa dirmi se posso trovarlo da qualche parte?
Cio' che conta è dentro di noi, nessuno ci puo' aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d'amore e d'accordo con se stessi, allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune ma anche volare. H.Hesse
P.S. Capitano che ci fa in un sottomarino? non le manca l'aria? Torni sul suo vascello e si faccia accarezzare dal vento : )
Spesso la più grossa battaglia la combattiamo prorio contro noi stessi, perché non sappiamo leggere dentro di noi. Che quel p greco serva a questo? Ci torno di corsa, mia cara, sul mio vascello... :))
***Per trovarlo è sufficiente riemergere in superficie con quel sottomarino... e respirare aria pura e fresca... quella leggera brezza marina che accarezza il volto ed empie le narici... lasciar che la mente si adagi su quella leggera increspatura dell'onda e dolcemente si faccia cullare... ecco li troverai il tuo P Greco ... bye Lucia :-)
I miei mari, cara sorellina, sono continuamente in tempesta e quella che tu chiami "leggera increspatura dell'onda", sono onde di 25 metri che non accarezzano, ma schiaffeggiano il viso....Vuoi farti un giro? :)))
Per adesso, sono appena 500 anni che vado vagando per mari....me ne restano altri 500. Cosa vuoi che siano per me e il mio vascello fantasma.... bacio tempestoso... :)))
risponderei così nella pazienza, nella capacità di accettazione dell'altro, nell'empatia, in quell'intensità dei sentimenti che si instaurano nei rapporti di lunga durata
la pazienza non manca, ma la capacità di accettare l'altro e l'intensità dei sentimenti, che possono legare due persone, secondo me dipendono dal p greco, quello da trovare....
...e adesso ti dirò l'ennesima banalità... un uomo ed una donna che non si comprendono PIU', non si sono mai compresi. COMPRENDERE ha troppo di razionale. quando c'è più di comprensione, c'è ANIMA, non c'è nulla da cominciare o da finire. Hai tutto. P greco compreso. un bacio. s
su questo non sono d'accordo.Nella vita di coppia possono intervenire tanti fattori a disturbare quell'equilibrio che si fonda sulla comprensione, per cui si cominciano a parlare due lingue completamente diverse e la vita a due diventa una babele. E ti devi ricredere anche su quel p greco che credevi di aver trovato....e ricomincia la ricerca. un abbraccio.