Creato da varesotto044 il 03/07/2014
il varesotto e le sue bellezze
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"Visione magnifica! Al tramonto del sole si vedevano sette laghi. Credetemi si può percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni".
(Henry Beyle - Stendhal "Roma, Napoli e Firenze" 1817)
Così Stendhal descriveva nel suo Diario il panorama che si ammira percorrendo la Via Sacra del Sacro Monte di Varese e quel lembo di territorio, il Varesotto, che divide la Lombardia dal Piemonte e dalla Confederazione Elvetica. Un fazzoletto verde costellato di laghi e incorniciato dalle Prealpi e dalle prime propaggini dell'arco alpino.
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Post n°233 pubblicato il 15 Novembre 2014 da varesotto044
(sito internet comunale: www.comune.bodio-lomnago.va.it) Salendo verso Nord da Casale Litta, troviamo la località di Bodio Lomnago. Superfìcie del territorio: 4,45 Kmq Altitudine: 273 m s.l.m. Distanza da Varese: 9 Km Patrono: Santa Maria Nascente (8 settembre); San Giorgio (24 aprile) IL LIDO DI BODIO Formato dall'unione dei due centri di Bodio (in riva al lago) e Lomnago (in collina), si estende dalla sponda meridionale del Lago di Varese alle colline boscose dell'immediato retroterra. Fu in passato centro importante della Val Bodia o Valle Bossa o Valbossa, da cui probabilmente prese o a cui diede nome. Ancor oggi viene così definita la zona che comprende i comuni di Azzate, Bodio Lomnago, Buguggiate, Brunello, Daverio, Crosio della Valle, Galliate Lombardo, Inarzo e Cazzago Brabbia. Risale al 1863 la scoperta di tre stazioni palafitticole in territorio di Bodio (Desor-Maresco, Bodio Centrale e Gaggio Keller), frequentate dall'uomo sicuramente dal Neolitico fino alla fine dell'età del Bronzo. Dal 2011, la stazione palafitticola di Bodio Centrale o delle Monete (così detta perché in zona si ritrovarono oltre 300 monete romane), unitamente a quella dell'Isolino Virginia e del Sabbione, è iscritta nell'elenco dei Siti preistorici palafitticoli dell'arco alpino dell'UNESCO che comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoli tra i 1000 conosciuti nei sei paesi attorno alle Alpi, quali la Svizzera, l'Austria, la Francia, la Germania, l'Italia e la Slovenia. Nel 1982 ricerche archeologiche nella zona della cascina di Pizzo di Bodio hanno evidenziato l'esistenza di un ampio abitato preistorico compreso fra il monte Pizzo e il lago, a circa 70 mt dalla riva attuale e vasto all'incirca tremila metri quadrati. È stata rinvenuta una casa, di forma rettangolare con pavimento in argilla circondata da acciotolato e semi di farro, a testimonianza di un'attività agricola. Nell'area sud dell'abitato sono stati rinvenuti frammenti di ossa umane, probabilmente la sepoltura di un uomo adulto, vissuto fra il 5000 e il 4900 a.C. che le acque del lago nel tempo hanno poco per volta asportato. L'abitato e i resti dell'uomo più antico delle Prealpi Varesine. In un documento del 1242 è citato il Castello de loco Bodio: di questo castello rimane solo la torre inglobata nella seicentesca villa Bossi posta sulle cima dell'altura collinare degradante verso il lago. Nel 1538 venne costituito il Feudo della Val Bodia, comprendente Daverio, Galliate, Crosio, Gazzada, Buguggiate e Bodio, e dato in giurisdizione alla famiglia Bossi, che lo detenne sino al XVIII sec. Da vedere a Bodio In centro, si può ammirare l'antico palazzo Bossi (sec. XVII). La villa di cui si hanno notizie dal 1628 come "Casa del Torchio" fu oggetto di vari interventi nel '700. La torre che sovrasta la villa presenta merlature e finestre a sesto acuto di gusto neomedioevale, è ripresa nello stemma comunale. Fu realizzata nel 1844 su un preesistente impianto tardomedioevale che alla fine del '600 fu inglobato nella casa e reso irriconoscibile. La villa è splendida location per matrimoni e ricevimenti ed è sede della fondazione Musicale Villa Bossi. Fu della Famiglia Bossi, fino agli anni 40 del secolo scorso quando venne acquistata dalla Famiglia Beltrami Gadola. La chiesetta del Santo Crocefisso, antica chiesa parrocchiale di Bodio dedicata originariamente a San Sigismondo, eretta al posto di una cappella più antica risalente all'epoca longobarda. La parrocchiale dedicata a Santa Maria Nascente e San Giorgio, eretta attorno al 1500 ha la cupola in stile bramantesco e all'interno degli affreschi venuti alla luce nel corso di recenti restauri. Da vedere a Lomnago Villa Puricelli, in centro paese, fu dimora dei Conti Puricelli dal 1911 fino al 1953. Realizzata su un preesistente edificio dei primi anni del '700 di proprietà del reverendo sacerdote Sebastiano Ranzani, fu poi dal 1843 della famiglia Fè e dal 1893 della famiglia Manzi. Si deve all'ing. Piero Puricelli, Senatore del Regio Stato Italiano negli anni Venti, la progettazione e costruzione della prima autostrada del mondo, la Milano-Varese , inaugurata il 21 settembre 1924. Negli anni Sessanta del Novecento, Franco Puricelli, erede dell'ingegner Piero Puricelli, donò Villa Puricelli alla Fondazione Cardinal Giacomo Lercaro di Bologna che l'adibì a casa di riposo per anziani. Villa Puricelli fu successivamente ampliata fino a diventare, dal 1999 l'attuale Residenza. In una dipendenza della villa (le vecchie scuderie) ha sede il museo Appenzeller: un museo dei ricordi... La chiesa di S. Giorgio, fatta erigere dal Senatore Piero Puricelli nel periodo 1919/1921 in sostituzione della vecchia chiesa pure dedicata a San Giorgio che venne demolita. L'altare donato dai Marchesi Florio di Marsala (lapide sul lato nord), è opera dello scultore Corrado Vigni, autore fra l'altro delle fontane del Duomo di Terni. ALCUNE IMMAGINI DI BODIO LOMNAGO BODIO: LA CHIESA DEL SANTO CROCIFISSO BODIO: LA CHIESA DI SANTA MARIA NASCENTE BODIO: VILLA BOSSI LOMNAGO: CHIESA DI SAN GIORGIO LOMNAGO: VILLA PURICELLI TESTO E FOTO DAL SITO www.ilvaresotto.it ALTRE IMMAGINI DI BODIO LOMNAGO (dal sito www.itinerariesapori.it/itinerario_lago_varese/bodio-lomnago-galleria.htm) FOTO 1 - BODIO LOMNAGO: VISTA SU COLLE CAMPIGLI FOTO 2 - BODIO LOMNAGO: TORRE DI VILLA BOSSI FOTO 3 - BODIO LOMNAGO: PANORAMA SUL LAGO FOTO 4 - BODIO LOMNAGO: PROSPETTIVA DI VILLA BOSSI |
Post n°232 pubblicato il 13 Novembre 2014 da varesotto044
(sito internet comunale: www.casalelitta.va.it) Salendo verso Nord sempre nella zona Lago di Comabbio - Palude Brabbia troviamo il paesino di Casale Litta. UNO SCORCIO DI CASALE LITTA Superfìcie del territorio: 10,66 Kmq Altitudine: 382 m s.l.m. Distanza da Varese: 13 Km Patrono: San Biagio (3 febbraio) Sorge tra le alture che si estendono tra il lago di Varese e il lago di Comabbio, al termine della Val Bossa. Tra i diversi centri abitati che lo costituiscono, doveva un tempo prevalere Tordera, sulla cui collina si ergono i resti di due torri medievali. In frazione Villadosia è recentemente venuta alla luce, nelle vicinanze dell'attuale cimitero, una necropoli costituita da 15 tombe, di cui una conservata integralmente. Oltre al Castello dei Litta merita attenzione la chiesa di S. Maria Assunta del sec. XIII. La chiesa Conversione di S. Paolo a Bernate è del sec. XIV come la chiesa di S. Biagio a Casale, ricostruita nel 1793, con l'altare maggiore in marmo grigio policromo di Carrara. A Bernate, merita una visita la Fattoria Pasqué (sito internet www.pasque.it), agriturismo e fattoria didattica dove si trovano animali di diverse specie e dove si puososno anche acquistare prodotti come formaggi della zona e anche pranzare. TESTO DAL SITO www.ilvaresotto.it IMMAGINI DA CASALE LITTA (dal sito www.itinerariesapori.it/itinerario_valbossa/casale-litta.htm) FOTO 2 - CASALE LITTA - BERNATE: CHIESETTA DI SAN PAOLO FOTO 3 - CASALE LITTA - VILLADOSIA: CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA IMMAGINI DALLA FATTORIA PASQUE' VITELLINO E MUCCA SCORCI DELLA FATTORIA ANCHE I LAMA TI SORRIDONO ALLA FATTORIA (MA ATTENZIONE AGLI SPUTI) UN PONY PER I PIU' PICCOLI ANCHE I BAMBINI POSSONO DIVERTIRSI BUON PRANZO ALLA FATTORIA |
Post n°231 pubblicato il 12 Novembre 2014 da varesotto044
(sito internet comunale: http://www.vergiate.gov.it) Scendendo verso Sud dopo Varano Borghi troviamo la cittadina di Vergiate con le sue belle frazioni di cui una più conosciuta è Corgeno posta sul lago di Comabbio. Superfìcie del territorio: 21,61 kmq Altitudine: 270 m s.l.m. Distanza da Varese: 18 km Patrono: San Martino (11 novembre) Il territorio del Comune di Vergiate è molto vasto, comprende le frazioni di Cimbro, Cuirone, Corgeno e Sesona e confina a sud con Golasecca e Somma Lombardo e a nord giunge fino al lago di Comabbio, su cui si affaccia Corgeno. Le alture di Sesona e Cuirone sono coperte dal Pinus silvestris, superstite della antica foresta quaternaria, mentre le colline a nord fanno parte di quella catena che, collegandosi al massiccio roccioso a nord di Varese sino al monte di Orino, emergeva dalla massa glaciale che interessava tutto il Verbano. Cimbro fu probabilmente la località dove furono relegati gli ultimi sopravissuti della battaglia ai Campi Raudii di Borgo Vercelli, vinta da Mario nel 101 a.C. contro i Cimbri. Forse si deve proprio a questi esuli germani lo sviluppo dell'agricoltura nella valle dello Strona. Lungo la strada che conduce a Cimbro sorge la Cappella di S. Gallo, che conserva al suo interno alcuni affreschi e nelle mura, pietre di reimpiego. Davanti alla costruzione, nel paramento del muro di costa, è presente un massello in granito, parte della balaustra delimitante il sepolcreto di una famiglia che abitò sul declivio di fronte alla valle dello Strona. Nei pressi della chiesa sono anche venute alla luce tracce di una villa rustica imperiale e una stele celtico-leoponziana. Più in basso, alla confluenza delle strade, sorge la chiesa di S. Martino, con ampio sagrato in beole inserite nella pavimentazione a selciato di serpentino. A Cuirone, sorge la chiesa di S. Materno, orientata a nord. Corgeno, arroccato su una lieve altura sulla parte meridionale del Lago di Comabbio, rappresenta il limite settentrionale del territorio comunale. Nella zona di Sesona,vennero rinvenute dall'abate Giani nel 1824 le prime tombe della Cultura di Golasecca e il Torrazzo, che era in diretto filo ottico con il Torrazzo dei Muracci di Sesto Calende e il Torrazzo del Monsordo di Somma Lombardo. Salendo dalla cappelletta al Monte Bertone si può ammirare un panorama a 360° sull'arco alpino, dal Resegone all'Appennino dell'Oltrepò Pavese, dalla Valle del Ticino, con le ciminiere di Turbigo, alla pianura lombarda - di notte illuminata dalle luci di Milano e Bergamo. Da visitare la chiesa di Sant'Eusebio con affreschi dell'Appiani. A Vergiate è attivo un aeroporto, utilizzato dalla SIAI Marchetti per i collaudi dei suoi velivoli, e sede di una scuola di volo. TESTO DAL SITO www.ilvaresotto.it ALCUNE IMMAGINI DI VERGIATE (dal sito www.itinerariesapori.it/itinerario_lagobiandronno_lagomonate_lagocomabbio/vergiate.htm) FOTO 3 - VERGIATE - CIMBRO: CHIESA DI SAN MARTINO FOTO 4 - VERGIATE - CORGENO: CHIESA DI SAN GIORGIO FOTO 5 - VERGIATE - CUIRONE: CHIESA DI SAN MATERNO FOTO 6 - VERGIATE - SESONA: CHIESA DI SANT’EUSEBIO LA FRAZIONE DI CORGENO Deve probabilmente il suo nome alla tribù gallica dei Corogennates, citata in una epigrafe romana. Davanti alla parrocchiale di San Giorgio vi sono i resti di una torre difensiva presumibilmente di epoca romana. Faceva probabilmente parte di una cinta fortificata altomedioevale (XI secolo), ha struttura in ciottoli di fiume e blocchi di pietra, con interposti frammenti di embrici romani. Una seconda torre, che l'affiancava, è stata demolita di recente. Attualmente rientra nella municipalità di Vergiate assieme ai comuni di Cimbro, Cuvirone, Sesona, e Vergiate, da qui la denominazione di Corgeno di Vergiate. Corgeno è dotato di una bella spiaggia comunale, con panorama sul lago e le colline circostanti. Nello stagno all'estremità del lago si possono osservare numerose specie di uccelli tra cui il germano reale, il tarabusino, la gallinella d'acqua e la moretta. TESTO DAL SITO www.ilvaresotto.it VERGIATE - CORGENO: LAGO DI COMABBIO FOTO www.itinerariesapori.it/itinerario_lagobiandronno_lagomonate_lagocomabbio/vergiate.htm) |
Post n°230 pubblicato il 11 Novembre 2014 da varesotto044
(sito internet comunale: www.comune.varano-borghi.va.it) A Sud-Est di Inarzo, sempre in zona Lago di Comabbio - Palude Brabbia troviamo la località di Varano Borghi. VARANO BORGHI VISTO DA TERNATE Superfìcie del territorio: 3,32 kmq Altitudine: 281 m s.l.m. Distanza da Varese: 18 km Patrono: Sant' Andrea (30 novembre) Di origine antichissima, come testimoniano le stazioni di palafitte rinvenute nelle vicinanze, e di una certa importanza come rivelano le monete della Repubblica e dell'Impero Romano rinvenute nella palude, nonché alcune anfore provenienti dagli scavi per la costruzione di villa Borghi, è posto su un crinale ai limite nord-orientale del Lago di Comabbio. In epoca medievale Varano rientrava nel feudo di Angera, che faceva parte del Contado del Seprio di cui era Signore l'Arcivescovo di Milano. Un atto notarile del 1689 informa che Varano era di proprietà di un marchese Trecchi di Cremona, che la cedeva in dote a una figlia, andata in moglie a un Litta, assieme alla sponda orientale del Lago di Comabbio. Alla fine del XVIII sec., Varano è di proprietà di Fedele Borghi di Gallarate, che possedeva anche Ternate, Biandronno e Corgeno. Nel 1808 Varano diviene Comune, staccandosi da Ternate e nel 1906 assume la denominazione di Varano Borghi. I Borghi nel 1819 installarono sulla Brabbia (emissario del lago) un filatoio, nel 1841 allestirono una tessitura meccanica mossa sempre dalle acque della Brabbia e nel 1851 una motrice a vapore importata dall'Inghilterra. A poca distanza dalla fabbrica vennero realizzate le residenze dei dipendenti del cotonificio, che usufruivano anche di inusuali, per quell'epoca, servizi di assistenza. Nel centro antico di Varano si ammira il vecchio campanile romanico di S. Andrea (citato in documenti della Curia milanese del 1059), precedente alla chiesa omonima, eretta nel 1578 e demolita nel 1800. Nel tratto in cui la Brabbia si stacca dal lago, in estate si verifica una splendida fioritura di fiori di loto bianchi e rosa. ALCUNE IMMAGINI DI VARANO BORGHI LE TORRI DELLA FILATURA CASE BORGHI IL CAMPANILE ROMANICO TESTO E FOTO DAL SITO www.ilvaresotto.it LA CHIESA PARROCCHIALE DI VARANO BORGHI |
Post n°229 pubblicato il 10 Novembre 2014 da varesotto044
(sito internet comunale: www.comune.inarzo.va.it) A Sud di Cazzago Brabbia, sempre facente parte della zona Palude Brabbia - Lago di Varese - Lago di Comabbio si trova il paesino di Inarzo. Superfìcie del territorio: 2,43 Kmq Altitudine: 261 m s.l.m. Distanza da Varese: 11 Km Patrono: SS. Pietro e Paolo (29 giugno) PANORAMICA DI INARZO Situato tra il lago di Varese e le collinette che vanno da Casale Litta ad Azzate, è il comune più giovane della provincia essendo diventato comune autonomo solo nel 1958 staccandosi da Casale Litta di cui era una frazione. Nel passato, pur appartenendo al feudo di Albizzate, dipendeva amministrativamente dalla Pieve di Somma e religiosamente dalla Pieve di Besozzo, costituendo parrocchia con l'altra frazione di Casale Litta, Bernate. Sino al 1927 rientrava con Casale Litta nella provincia di Milano, mentre i vicini Bodio e Cazzago appartenevano alla provincia di Como. Il centro storico è rimasto pressochè intatto con case a corte, loggiati, dipinti votivi, illuminazione a vecchi lampioni. La zona residenziale è all'esterno, al confine con Bodio. Buona parte del territorio è occupata dalla Palude Brabbia. E' attraversato dal Riale, che nasce a Lomnago e sfocia nel Canale Brabbia, dopo aver attraversato la Palude Brabbia. La chiesa dei SS. Pietro e Paolo sorge in posizione panoramica e domina i prati che degradano verso la Palude Brabbia. Il campanile è uno dei più alti della provincia: 34 m. La costruzione attuale venne eretta nel sec. XVII accanto alla chiesetta originale che venne successivamente inglobata. All'interno affreschi del 500-600, un crocifisso ligneo del 600 e un organo Maroni-Biroldi. LA CHIESA PARROCCHIALE DEI SANTI PIETRO E PAOLO TESTO E FOTO DAL SITO www.ilvaresotto.it UNO SCORCIO DELLA PALUDE BRABBIA AD INARZO (foto dal sito www.varesenews.it) |
Inviato da: cassetta2
il 26/12/2020 alle 10:45
Inviato da: idnim
il 30/10/2014 alle 07:12
Inviato da: cinnarella
il 14/10/2014 alle 11:26
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il 23/08/2014 alle 10:53
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