Vascello dell'anima

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Oggi c'e' il sole fuori e dentro di me

L'orizzonte

In serate come questa ,quando la nostalgia mi azzanna alla giugulare e stringe forte fino a farmi perdere il respiro, mi ritrovo seduto sulla spiaggia ad osservare il mare.Il lento andirivieni delle onde scandisce i miei pensieri.Rivolgo lo sguardo laggiu' , all'orizzonte, dove il mare e il cielo sembrano unirsi nell'immensita' e con la fantasia provo a raggiungerlo.Ma piu' mi avvicino a quel punto piu' lui si allontana beffardo...sembra quasi deridermi mentre mi sussurra all'orecchio che l'orizzonte e' come la felicita'......

Carnevale

Ho indossato mille vestiti... ho indossato abiti eleganti e camicie firmate da uomo di successo,vestiti alla moda per integrarmi al popolo della notte, cenci sbiaditi e rattoppati da figlio dei fiori, jeans e maglietta da persona sportiva...ho cercato di cambiare, di modificarmi nel tentativo di sentirmi in pace con il mio presente e con il mio passato. Maschere da indossare per poter accettare la cruda realta' che si ha di fronte, maschere da portare sul volto per non deludere chi ti sta vicino, maschere da mettere per non far vedere chi si e' in realta' e non farsi dare del pazzo e dell'idealista.
Ho provato a scoprirmi il volto, a lasciarmi vedere per quello che sono ma non e' piaciuto, non e' stato accettato e cosi' ora mi risiedo di fronte allo specchio, mi guardo per l'ultima volta e poi iniziero' a rimettermi sul viso uno strato di cerone bianco e ritornero' ad essere quel vecchio pierrot che osserva il mondo attraverso le sue stesse lacrime mentre fa sorridere gli altri.
Non sono orgoglioso di questo ...vedo intorno a me tante persone che sono costrette a mascherarsi per andare avanti e allora mi convinco perche' in fondo la vita non e' altro che un carnevale senza fine.   

Altrove

"Sei un uomo il cui unico posto dove vorresti stare e' l'altrove"

Gli avevano detto questo a conclusione di una discussione, quasi a sancire la fine di un rapporto che forse non era mai iniziato.Aveva riletto quelle parole dopo qualche mese tra le pagine dell'ultimo libro di Faletti ed inevitabilmente quella ferita si era di nuovo aperta, aveva ripreso a sanguinare copiosa come solo un colpo mortale puo' far fare.Che amarezza constatare di non essere mai stato capito come se avesse parlato per molto tempo una lingua che nessuno poteva comprendere...come se fosse stato per molto tempo straniero nella sua stessa patria...

"Sto solo cercando un luogo dove potermi sentire a casa" avrebbe dovuto rispondere ma ormai era troppo tardi

...

Sempre piu' spesso guardo il mondo da lontano, come se non ne facessi parte e mi ritrovassi dietro il bancone della vita...

Vanno via, e non tornano più
non danno neanche il tempo di chiamarli.

E non lasciano niente
non scrivono dietro il mittente
e nelle stanze trovo solo luci spente.

Sapeste che pena per chi organizza la scena
restare dietro al banco come un cane
con la sua catena

E lei che viene spesso a notte fonda
è così bella, è quasi sempre bionda
è lei che cambia sempre cavaliere
e mi parla soltanto quando chiede da bere.

Ma la porterò via
e lei mi seguirà
prenoterò le camere
in tutte le città
la porterò lontano
per non lasciarla più
la porterò nel vento
e se possibile più su
e quando ci sorprenderà l'inverno
non sarò più portiere in questo albergo.
Sapeste che male quando la vedo entrare
non la posso guardare senza immaginare.

Ma è lei che non immagina per niente
cosa darei per esserle presente
ma lei non vede e allora parlo piano
con la sua forma in un asciugamano.

Ma la porterò via
non l'abbandonerò
la renderò partecipe
di tutto ciò che ho
la porterò lontano
per non lasciarla mai
e mi dirà "ti voglio
per quello che mi dai".

E quando insieme prenderemo il largo
non sarò più portiere in questo albergo
e insieme dentro al buio che ci inghiotte
non sarò più il portiere della notte.