L’intervistaAbbagnato: danzo solo per Vasco«Mi prendo una vacanza dall’Opéra per rilanciare il balletto al Petruzzelli»
MILANO — Le piaceva il pop di Ramazzotti e Baglioni, «grandi amici, anche». Finché l’ha chiamata Vasco e le ha chiesto di ballare per lui. Eleonora Abbagnato racconta quel momento come una fan intimidita, dimenticando per un attimo di essere la prima ballerina dell’Opéra. «Blasco è un mito per noi, come Johnny Halliday lo è in Francia». È stato il regista Stefano Salvati a contattarla: «Vasco Rossi va pazzo per la danza classica, ti vuole nel video del suo singolo 'A ogni costo' che riprende 'Creep' dei Radiohead ». «Ovviamente ho risposto subito sì. Siamo stati due giorni in sala di registrazione a Bologna. Lui è pazzesco, non ti aspetteresti mai da questi grandi artisti tanta normalità». L’unico commento di Vasco è stato con Salvati, dopo l’incontro con Eleonora: «La Madonna, è stupenda! ». «Poi — spiega lei — è rimasto nascosto dietro le telecamere per 10 minuti a bocca aperta: non voleva disturbarmi».
Nel video in uscita il 30 ottobre, Eleonora Abbagnato danza sul serio: «È stato un lavoro duro e intenso. Con la coreografia di Davide Bombana, che lavora già con noi all’Opéra, interpreto tutte le emozioni femminili: fragilità, aggressività, sensualità. Il corpo accompagna le parole della canzone che sono bellissime, tendo gesti e sguardi verso di lui...». Non ha snobismi la ballerina che dall’età di 14 anni vive a Parigi. Capelli di seta e occhi color del mare, Eleonora Abbagnato è una palermitana doc. Tosta fin da piccola: «Volevo essere davanti a tutti nonostante il mio aspetto da angioletto». Prende una decisione e la porta avanti, senza ripensamenti. Lo fece da ragazzina quando decise di lasciare l’Italia per inseguire il suo sogno. E continua a farlo oggi. Première danseuse all’Opéra dal 2001, ora a 31 anni, all’apice della carriera si è presa un anno di aspettativa per coltivare i progetti italiani: il libro in uscita per Rizzoli e l’incarico triennale come consulente artistico per la danza al Petruzzelli di Bari, appena riaperto 18 anni dopo l’incendio. E il 1¢ªnovembre Eleonora sarà protagonista del gala internazionale: «È un onore. Avevo studiato sui libri di questo teatro, tra i più importanti per la danza, e quando l’ho visto riportato allo splendore originale sono rimasta senza fiato. A Bari, poi, ricevo un’accoglienza incredibile. Nulla a che vedere con l’ aplomb parigino o milanese. Il balletto di Bari riprende il Gala di stelle che facciamo in Giappone con vari pas a deux con i maggiori ballerini di repertorio classico e contemporaneo che ho fatto venire da Mosca e Berlino; poi ci sarà Benjamin Pech, mio partner all’Opéra. Un assaggio per far ripartire il Petruzzelli con la danza».
Intanto lei indossa i tacchi a spillo per moda, cinema, tv. Ha partecipato al film di Ficarra e Picone, affiancato Bonolis a Sanremo, fatto il giudice a Ballando con le stelle , posato per Karl Lagerfeld. Sylvie Guillem rimprovera a Roberto Bolle vanità modaiole. Non teme le stesse critiche? «Diventare prima ballerina dell’Opéra con cui ho firmato il contratto sino alla nostra età della pensione, 42 anni, non è stato facile. Dopo tanti anni oggi mi posso permettere di fare cinema o tv se mi va di farlo. Punto». La storia della bambina che a quattro anni già indossa il suo primo paio di mezze punte, a 13 entra alla scuola dell’Opéra, ha voluto raccontarla nell’autobiografia cui pensava da tempo: «Ho sempre scritto nelle mie serate in esilio. Ho recuperato i diari archiviati per colore. L’ordine è la mia mania. Quando soffro d’insonnia mi capita di alzarmi a mezzanotte a riordinare gli armadi... Lo facevo anche a casa dei miei fidanzati. Il primo, Jeremy Belingard, anche lui ballerino all’Opera, era un bordello». Una storia durata 6 anni, poi 2 anni con l’attore David Charvet. Quindi il calciatore Rolando Bianchi... «Un anno e mezzo, un storia impossibile». Tutti belli. Che cosa cerca in un uomo? «Sono attratta dalla bellezza, ma soprattutto devono avere la mia educazione, e passione... Io così decisa, però, un obiettivo l’ho mancato. Avevo sempre detto che a 30 anni avrei fatto un figlio. Ne ho già 31, il tempo stringe. Se ora ho deciso di fare tante cose è anche perché quando diventerò mamma lo sarò a tutti gli effetti ». E la danza? «Mi piacerebbe insegnarla ai bambini in Sicilia, sempre che non mi chiamino al cinema».
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Eleonora Abbagnato |
Inviato da: marty.98mb
il 29/03/2009 alle 21:53
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il 13/02/2009 alle 20:24
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