vascosantosubito

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Creato da vascosantosubit il 28/02/2008


E adesso che sono arrivato
Fin qui grazie ai miei sogni
Che cosa me ne faccio
Della REALTÀ

Adesso che non ho
Più le mie illusioni
Che cosa me ne frega
Della VERITÀ

Adesso che ho capito
Come va il mondo
Che cosa me ne faccio Della SINCERITÀ
E adesso
E adesso

E adesso che non ho
Più il mio motorino
Che cosa me ne faccio
Di una macchina

Adesso che non c'è
Più Topo Gigio
Che cosa me ne frega
Della Svizzera

Adesso che non c'è
Più brava gente
E tutti son più furbi Più furbi di me

E ADESSO CHE TOCCA A ME
E ADESSO CHE TOCCA A ME
E ADESSO CHE TOCCA A ME
E ADESSO CHE TOCCA A ME

 

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« e' da un po che me lo c...o no? »

E POI PARLANO D'INTEGRAZIONE...

Post n°164 pubblicato il 04 Novembre 2009 da vascosantosubit

CREDO CHE UNA LEGGE ''EUROPEA'' NON POSSA E NON DEBBA UCCIDERE LE TRADIZIONI DI UN PAESE....

A ME,STANNO SULLE PALLE I ''BURKA''...MA OGNUNO E' LIBERO DI ESPRIMERE LE PROPRIE TRADIZIONI...L'IMPORTANTE CHE CIO' NON OSTACOLI QUELLE ALTRUI....

SE NO,NON CI PUO' ESSERE INTEGRAZIONE....

NON CI PUO' ESSERE LA STORIA.....

OGNI POPOLO DEVE PRESERVARE LA PROPRIA STORIA...LA MEMORIA...PER NON FAR SI CHE SI DIMENTICHI GLI SBAGLI DEL PASSATO....

QUESTA LEGGE' E' SBAGLIATA....

UNO PUO' ESSERE CREDENTE O NO...MA STA DI FATTO CHE L'ITALIA E' UN POPOLO CRISTIANO ...E IL CROCEFISSO NELLE SCUOLE E' UN SIMBOLO DI QUESTA MEMORIA....

FIERO DI ESSERE ITALIANO...NEL BENE E NEL MALE....

ROMA - La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo su istanza presentata da una cittadina italiana. Ma il governo italiano ha presentato ricorso e, in caso di accoglimento, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera. Altrimenti la sentenza diventerà definitiva fra tre mesi. Durissime le prime reazioni, soprattutto nel centrodestra tra i cattolici. La Cei e il Vaticano attaccano. Prudente Bersani.

Risarcimento per la donna che ha denunciato. Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia e socia dell'Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti). L'Unione precisa di aver "promosso, sostenuto, curato tecnicamente l'iter giuridico, che era già passato da Tar del Veneto, Corte Costituzionale e Consiglio di Stato". Soile Lautsi, infatti, nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme, in provincia di Padova, frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocifissi dalle aule. A nulla erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione, stabilendo inoltre che il governo italiano debba pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.


La decisione della Corte europea. I sette componenti della Corte europea hanno sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule può facilmente essere interpretata dai ragazzi di ogni età come un evidente "segno religioso" e, dunque, potrebbe condizionarli. E se questo condizionamento può essere di "incoraggiamento" per i bambini già cattolici, può invece "disturbare" quelli di altre religioni o gli atei.

Le reazioni della maggioranza. In attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza, il governo italiano ha già presentato ricorso. Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, "la presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo, ma è un simbolo della nostra tradizione". Sulla stessa linea il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli e quello della Giustizia Angelino Alfano. E' critico il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Mi auguro che la sentenza non venga salutata come giusta affermazione della laicità delle istituzioni, che è valore ben diverso dalla negazione, propria del laicismo più deteriore, del ruolo del Cristianesimo nella società e nella identità italiana".

L'opposizione.
E' cauto il neosegretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Un'antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. Penso che su questioni delicate come questa, qualche volta il buonsenso finisce di essere vittima del diritto". E l'esponente Udc Rocco Buttiglione parla di "decisione aberrante".

Il mondo cattolico. Netta anche la reazione della Cei, che in una nota parla di "sopravvento di una visione parziale e ideologica". Per l'Osservatore Romano "tra tutti i simboli quotidianamente percepiti dai giovani la sentenza colpisce quello che più rappresenta una grande tradizione, non solo religiosa, del continente europeo''. E in serata, a nome della Santa Sede, parla padre Federico Lombardi, secondo cui la decisione rivela un'ottica "miope e sbagliata", "accolta in Vaticano con stupore e rammarico. Stupisce che una Corte europea intervenga pesantemente in una materia molto profondamente legata all'identità storica, culturale, spirituale del popolo italiano".

I precedenti in Italia e Spagna. L'ultimo round dell'annosa polemica sui crocifissi a scuola si era chiuso a febbraio, quando una sentenza della Cassazione aveva annullato una condanna per interruzione di pubblico ufficio nei confronti del giudice Luigi Tosti, "colpevole" di aver rifiutato di celebrare udienze in un'aula dove era affisso un crocifisso. Fino al precedente che fece clamore del presidente dell'Unione musulmani d'Italia Adel Smith, protagonista di un episodio analogo e che ora commenta: "Sentenza inevitabile".

La questione non coinvolge solo il nostro Paese. Duri scontri tra Stato e vescovi sono avvenuti anche in Spagna nel novembre dello scorso anno, in seguito a una decisione di un giudice di Valladolid di far rimuovere tutti i simboli cattolici da una scuola.

(3 novembre 2009)

 
 
 
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no all'abbandono

PREGHIERA DEL CANE

Tu sei, o mio padrone, il mio Dio, e come Dio ti prego e ti servo in umiltà.
Dammi il tuo sguardo, la tua parola, il tuo affetto.
Se non ti comprendo, ripetimi il tuo comando senza ira, senza battermi.
Acqua pura e cibo modesto, in vasi puliti, sono la mia salute.
Un angolo al riparo dai venti e dalla pioggia, che conosca il sole anche se devo stare legato, ciò mi basta, ma fai che la catena sia lunga da permettermi il movimento.
Per premio, permettimi qualche volta la libertà fra l'erba, che è la mia medicina.
Affidami solo alle persone che conosci e che stimi.
Mettimi sul collare il nome e l'indirizzo della nostra casa, perché s'io mi smarrissi, possa esserti reso e non finire in mani spietate.
Non scacciarmi se divento vecchio e malato, o se più non ti posso servire.
Se non puoi tenermi e curarmi, procurami tu stesso una buona morte, dopo un'ultima carezza.

 
 

Ed è proprio quello che non si potrebbe che vorrei
ed è sempre quello che non si farebbe che farei
ed è come quello che non si direbbe che direi
quando dico che non è così il mondo che vorrei

Non si può
sorvolare le montagne
non puoi andare
dove vorresti andare.
Sai cosa c'è
ogni cosa resta qui.
Qui si può
solo piangere...
...e alla fine non si piange neanche più.

Ed è proprio quando arrivo li che già ritornerei
ed è sempre quando sono qui che io ripartirei
ed è come quello che non c'è che io rimpiangerei
quando penso che non è così il mondo che vorrei.

Non si può
fare quello che si vuole
non si può spingere
solo l'acceleratore.
Guarda un pò
ci si deve accontentare.
Qui si può solo perdere...
....e alla fine non si perde neanche più

 

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La nostra relazione
è qualche cosa di diverso
non è per niente amore
e non è forse neanche sesso
ci limitiamo a vivere
dentro nello stesso letto
un po' per abitudine
o forse un po' anche per dispetto.
Non è un segreto dai lo sanno tutti
e tu sei buffa quando cerchi
di nasconderlo alla gente
che ci vede litigare
per qualsiasi cosa o niente
per la noia che da sempre
ci portiamo dentro
è inutile negarlo!!

La nostra relazione
oramai non ha più senso
tu hai le tue ragioni
ed io son forse troppo stanco
tra l'altro non è facile
ricominciare tutto
lasciamo stare dai
non rifacciamo un letto ormai disfatto

Non è un segreto dai lo sanno tutti
e tu sei buffa quando cerchi
di nasconderlo alla gente
che ci vede litigare
per qualsiasi cosa o niente
per la noia che da sempre
ci portiamo dentro
è inutile negarlo!!

 
 

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