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Storia compatta dell'infinito

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Il bisogno di sapere

Post n°31 pubblicato il 20 Settembre 2014 da lettorecauto

A chi come me ha votato Renzi perchè condivide il bisogno di cambiare un Paese incapace di cambiare, afflitto dal lamentismo ma del poi "ci si arrangia tutti" le ultime vicende di Renzi non piacciono. Ci vanno due cose per essere il mio leader, primo il coraggio di voler cambiare, secondo il non utilizzare la propria posizione per avvantaggiare sè stessi. Sarà umano, lo so, ma non ce ne è il bisogno. Se hai una casa, mangi e stai bene il resto è un optional a cui rinunci se vuoi fare qualcosa di buono. Ora, in passato, siamo stati tutti scottati da questa gente che faceva i propri interessi oltre il limite moralmente lecito. Già Bossi ci è caduto: partito con alcune idee sostanzialmente positive, più libertà locali e basta con il parassitismo di alcune Regioni, si è incastrato prima nel razzismo e poi nel piazzare famigliari ed altro a spese nostre. 

Ora emergono due fatti incontestabili, una delle prime operazioni renziane è la regolarizzazione del precariato scolastico. Ora i fatti sono che se prendiamo la scuola dal punto di vista degli studenti, regolarizzare il precariato non è una priorità. La priorità è cambiare i programmi, premiare il merito degli insegnanti e portare soldi per computers. Sapere che la moglie di Renzi è una precaria non aiuta in questi casi. Il feeling è un "deja vu', simile all'interesse speciale per la magistratura di Berlusconi. Meglio sarebbe stato prima passare una misura dura sulle innumerevoli situazioni anomale della scuola e dopo al precariato.

La seconda è  l'intestazione della azienda di famiglia al Renzi per ben cinque anni. Lungi dal considerare questa necessariamente una operazione immorale, ma il sospetto che dietro le mura di casa, dietro la facciata, si nascondeva la consapevolezza di gestire una situazione finanziaria instabile con trucchi contabili esiste. 

Non possiamo ancora condannare un uomo che ha saputo dare dinamismo all'Italia con delle sensazioni sgradevoli che iniziano ad emergere. Ma dobbiamo tenere gli occhi aperti e controllare cosa succederà. Abbiamo bisogno di persone a cui diamo la licenza di sbagliare, ma non la licenza di fare i furbi. 

 
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