vedrai vedrai

o

1. "vieni qui"
2. lei allora si avvicinava con i suoi occhi sommersi e quella piccola fossa nel mento,
3. perfetta come il ricovero di una perla
4. nascondevo una caramella nei pugni stretti e facevamo il gioco delle mani
5. lei indivinava sempre
6. "devi studiare, hai capito?"
7. lei annuiva  con la fretta di andarsene
8. dicevo a suo fratello di starle dietro e non lasciarla troppo in strada
9. lui si godeva quella sorella come un regalo incantato
10. "farà l'artista sa pattinare sul ghiaccio, sa camminare sul filo ..ed è bugiarda"
11. certe volte sembrava sgarbata
12. non salutava nemmeno,
13. giocava insistentemente con uno yo-yo
14. nessuno riusciva ad interpretare quel malumore

ma io sapevo farla parlare

ripescare  l'origine di quell'uggia

era sempre a causa della sciocchezza più inimmaginabile, più insensata..

eppure io la capivo

da piccola ero stata una demente perfezionista,

sconfitta più volte al giorno da me stessa,

esattamente come lei

diventava ostica e persino brutta a vedersi

se ne stava lì seduta a succhiarsi i capelli,

a rispondere male a chiunque l'avvicinasse

hey..e la stringevo

ed era come stringere un orgoglio troppo robusto

la parte meno allettante di me stessa

quello scoglio troppo duro che non avrebbe mai consentito a nessuno  di amarmi fino in fondo.

lei era in grado di raggiungere la mia solitudine

eravamo identiche

presuntuose e stupide

mi si attaccava al collo 

la portavo da sua madre

le sue gambe ciondoloni

ma era guarita

era passato il buio

non sono mai stata una di quelle personeparticolarmente adatte ai mocciosi,

non ho pazienza

non faccio le vocine

ma lei fu un regalo.