Ecco cosa direbbe un agnellino:
Ciao Uomo, ascolta le mie parole, apri il cuore al mio pianto.
Arriva la Pasqua, per te festa di primavera e di rinascita spirituale, per me, umile e piccolo agnello nient'altro che terrore, dolore, morte.
Mi separano dalla mamma ad appena un mese di vita, quando solo per poche settimane ho il privilegio di brucare lerba madida di rugiada sulle colline, di succhiare il dolce latte della mamma, di dormire accanto a lei, protetto dal suo tepore.
Allora penso, come è bella la vita di un agnello! Non posso ancora immaginare il mio tragico destino e quello che toccherà a Pasqua a milioni di agnellini come me.
Vengo rapito improvvisamente, caricato su un camion e condotto verso un allucinante viaggio di morte, in cui non potrò riposare, bere, mangiare, avrò freddo e tanta paura.
Trasportato per centinaia di km giungerò alla meta finale, il macello, dove vedrò i miei compagni agonizzare e quando arriverà il mio turno, mentre urlerò di paura mi sgozzeranno,
la mia morte sarà lenta e atroce, perché ancora vivo resterò appeso a testa in giù per alcuni minuti fino a che lultima goccia di sangue sarà uscita dalle mie vene.
così dicono che la mia carne diventerà per te più tenera e delicata.
Solo allora i miei occhi mansueti resteranno immobili e vitrei, nella ricerca di un'ultima risposta:
se tu uomo, potessi vedere quanto soffro per diventare la tua prelibata pietanza pasquale, avresti ancora cuore di mangiarmi?
Sappi cmq, che io nonostante tutto ciò...
ti auguro una Buona Pasqua ! .scritto da pasquale palmieri