iSCRIVERE E' SEMPRE NASCONDERE QUALCOSA IN MODO CHE POI VENGA
LETTO i
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slipknot SNUFF
Spegnere i
Seppellisci tutti i tuoi segreti Sulla mia pelle Vieni via con l'innocenza E mi lasci con i miei peccati L'aria attorno a me Sembra ancora essere una gabbia L'amore è solo un travestimento Per ciò che sembra di nuovo rabbia...
Quindi se mi ami lasciami andare Scappa via prima che io me ne accorga Il mio cuore è troppo oscuro per importarsene Non puoi distruggere ciò che non è lì Consegnami al mio destino Se sono solo non posso odiare Io non merito di averti Il mio sorriso fu preso molto tempo fa E se posso cambiare spero Di non accorgermene mai
Appoggio ancora le tue lettere Sulle mie labbra E le custodisco in parti di me Che assaporano ogni bacio Non potrei affrontare una vita Senza i tuoi occhi Ma tutto questo è stato strappato via Quando hai rinunciato a combattere
Quindi risparmia il tuo respiro A me non importerà Penso di essere stato molto chiaro
Tu non potevi odiare abbastanza per amare Questo dovrebbe essere sufficiente? Spero solo che tu non sia stata mia amica Perchè avrei potuto ferirti fino alla fine Non ho mai dichiarato di essere un santo Il mio amore fu bandito tempo fa Si prese del tempo per cadere e lasciarti andare
Quindi spezzati contro le mie pietre E schiaccia il tuo dolore nella mia anima Non hai mai avuto bisogno di alcun aiuto Mi hai venduto per salvare te stessa E non ascolterò la tua vergogna Sei scappata, siete tutte uguali Agli angeli piace il tuo controllo Il mio amore nacque tanto tempo fa Ti importa ancora? Non me lo farai mai sapere Ti importa ancora? Non me lo farai mai sapere
L'UOMO E' L'UNICO ANIMALE CHE
ORMAI NON CACCIA PIU' PER NECESSITA',
MA PER PURO DILETTO.
E SE I RUOLI S'INVERTISSERO?
"Non c'è speranza senza paura,
ne paura senza speranza."
Karol Wojtyla (papa Giovanni Paolo II)
In The Arms Of An Agel
Se la risposta non ti soddisfa....
Cambia la domanda!
CHI HA SUBITO UN DANNO è PERICOLOSO...PERCHè SA DI POTER SOPRAVVIVERE....
Post n°501 pubblicato il 23 Settembre 2015 da phoenix68_1
Io sono pagana.
Le rocce, il vento, i ruscelli, gli animali sono miei fratelli. In loro si completa la mia vita. In loro è presente la scintilla divina che guida il mio spirito. Riconosco gli alberi come mio rifugio, come mia fortezza. Ogni volta che piango sono loro ad asciugare le mie lacrime con il lieve tocco del cuore. I loro tronchi sono il mio appoggio quando sono stanca, la loro linfa è il simbolo del continuo fluire del rinnovamento su di me e la mia pelle. Sono la capanna dell'anima dove mi rifugio ogni volta che la pioggia cade troppo forte ed il vento porta via le foglie dal sentiero.
Riconosco un Dio ed una Dea. In loro la mia vita, per loro la mia vita. Non conosco i loro nomi perché sono abituata a chiamarli con tutti i nomi del mondo. Loro sempre rispondono anche se la mia voce è solo un sussurro, un sospiro. Loro le mie labbra, loro il mio cuore. Mi insegnano infinito amore e abbandono per la fiammata che sento dentro ogni giorno: l'esistenza. Mi donano la paura ed il dubbio, perché io possa domandare a me stessa e trovare le risposte. Mi donano il dolore e la sofferenza perché io possa crescere nel faticoso cammino della vita, imparando ogni lezione che a me sarà posta. Mi donano la fantasia e l'eclettismo perché io possa amare me stessa giorno dopo giorno, cambiando forma, mutando umore, essendo donna.
Celebro il mutare delle stagioni. Attraverso l'anno tenendo per mano la Madre nei suoi percorsi di luce, di ghiaccio, di sangue e di rugiada. Onoro il rinnovamento della vita, l'inizio della crescita, la rinascita dei germogli, l'amore e la passione, il primo biondo raccolto, la fruttificazione, l'ultimo raccolto d'arancio, la fine ed il passaggio. Le stagioni si posano sulla mia pelle come organza, imprimendo i loro forti odori nelle mie narici, i loro sapori sulla mia lingua, i loro colori nei miei occhi. Mille e ancora mille tesori a me svelati.
Venero la luna. Il lei rivedo me stessa, lei è madre, sorella ed amante. Lei è consigliera, tormento e soffio di antico. Lei segue i miei cicli, lei influenza le mie maree, lei è padrona della mia femminilità. Sono una sua sacerdotessa, indosso il suo manto bianco e incostante, coloro le mie gote di vino rubicondo quando il suo volto diviene rotondo. Sono una bambina che si culla nel suo spicchio quando torna giovane e si rivolge ad ovest. Sono l'anziana che in lei si riposa quando inizia a svanire verso est. Sono la notte più scura che l'accoglie nera e superba quando smette di illuminare il cielo e le sue figlie.
Ho imparato ad amare. Ho insegnato a me stessa l'armonia, ricercandola come meta proibita. Ho imparato che tutto quello che dono, si trasforma nella mia vita in ricevuto. Ho imparato che il male che faccio, si trasforma in dolore che dovrò scontare. Ho imparato a sbagliare e rialzarmi. Ho imparato che ogni goccia del mio sangue grida un inno alla vita perché io sono, perché io amo. Perché io sono una strega.
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