Post n°42 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da vanille_noire
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Post n°40 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da vanille_noire
Mi piace... quando indosso la tua camicia e il tuo sguardo preoccupato mi rammenta che a seguire avrai un appuntamento di lavoro. Mi piace quando mi avvisi che non potremo mai essere amici. Mi piace quando mi ordini di baciarti ed io, che mal sopporto il fatto di dover ubbidire, lo faccio e ci provo gusto. Mi piace quando seduti al tavolino del bar ti stringo la gamba tra le mie ginocchia e ti vengono strane idee. Mi piace quando mi chiedi di scendere lentamente dalla macchina, quando vuoi che mi rifletta nello specchio, quando desideri che scosti i capelli dalla nuca... Mi piace quando mi prendi in giro e mi dici che "non è sempre festa".
Tutto sommato, sono una donna di poche pretese.
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Post n°39 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da vanille_noire
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Post n°38 pubblicato il 17 Gennaio 2015 da vanille_noire
Notte in cui il cuore mi aveva svegliata più volte, con battiti disordinati, frettolosi, disperati. Una volta in piedi mi ero guardata allo specchio e mi ero tranquillizzata: non c'era niente che non andasse, niente che apparentemente stonasse, a parte lo sguardo, spento, opaco. E poi è arrivata Regina, che di altisonante aveva solo il nome. Parlava male l'italiano, anche se era qui ormai da tempo. Abitava nel casolare vicino al mio. Immagino fosse stata la nebbia ad averla accompagnata da me, in quella mattina in cui ero ubriaca di vuoto. Lei e i suoi tre bimbi. Non so perchè e come, ma decisi di farmi carico di lei. Abitava lontana dalle scuole frequentate dai suoi figli. Li caricavo in auto al mattino e poi al pomeriggio li andavo a riprendere. Negli stessi giorni è arrivato anche Lupo, pastore non più gradito al suo proprietario. Regina ha cambiato paese, alla fine dell'estate. Lupo è ancora con me. Passeggiamo la sera nei campi. Mi accorgo che sono lontana, dalle case, dalle persone, a mio agio in quel buio che avvolge i pensieri e i passi di donna selvatica. Ricordo quando mi dicevi che gli animali ti erano indifferenti. Accarezzo più forte Lupo, che si lascia coccolare. A distanza di mesi sorrido: bizzarro contrappasso.
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Post n°37 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da vanille_noire
C'era la brina che rendeva tutto elegante e fine. E poi l'aria nella stanza, il tuo respiro lasciato nella notte. Ero stretta nel soprabito nero, forse inopportuna per quella giornata rigida e tersa. Poi ricordo solo ribellione per l'idea viziata che mi ero fatta di te e le parole come lame che ho scagliato con rabbia, inusuali per me. Ho abbassato un cielo, ed ho corso senza meta sentendo l'aria pungente fra i capelli che congelava lacrime mai scese. Ho guardato l'altro di cielo. In fondo ero io, sempre io, ancora io senza compromessi e senza illusioni.
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Post n°36 pubblicato il 22 Dicembre 2014 da vanille_noire
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Post n°35 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da vanille_noire
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Post n°34 pubblicato il 28 Novembre 2014 da vanille_noire
Mi sembravo un animale esotico con il vestito stampato ad orchidee. Città franca e piazza assolata, mi hai presa per mano, mi piaceva come mi esibivi. Non ho mai capito se eri consapevole di concedermi la possibilità di condurre il gioco o sei io, totalmente diversa da come desideravi, ero in grado, autonomamente, di prenderti in contropiede. - Non stare zitta: dimmi qualcosa di speciale...! - Preferisco stare in silenzio e darti qualcosa di speciale.
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Post n°33 pubblicato il 23 Novembre 2014 da vanille_noire
Approvavo certe scelte del destino. Le reputavo fisiologiche. Mi ritrovavo a giustificarle, accettarle: come decorso naturale di malattia a volte, e di guarigione, liberazione in altre. Al destino, attribuivo meriti o al contrario responsabilità. Metodo estremamente comodo per dissolvermi dubbi, togliermi dall'impasse. Il fatto strano si esprimeva nel non vederci alcunché di passivo. In effetti, tempo prima, prima di far scomodare il destino avevo già odorato, per conto mio. Vivevo di dettagli, di virgole, di puntini di sospensione. Pesavo i grammi di silenzi, la temperatura dei congedi. Misuravo il tempo dei baci, il coinvolgimento nel rimanere l'uno nell'altra. Partivo dal particolare, quasi sempre, da quello che mi piaceva o, al contario, da quello che più mi infastidiva. Da lì, l'inizio della mia realtà, quella che poi a poco a poco si palesava, prendeva forma.
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Post n°32 pubblicato il 13 Novembre 2014 da vanille_noire
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Inviato da: glamourgirl3
il 07/07/2017 alle 22:47
Inviato da: ovidio50
il 26/04/2017 alle 09:30
Inviato da: vanille_noire
il 16/02/2017 alle 20:43
Inviato da: Lord_Byron.72
il 16/02/2017 alle 20:39
Inviato da: vanille_noire
il 11/02/2017 alle 16:51