ventoesereno

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Creato da ventoesereno il 16/04/2007

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tentazione

Post n°199 pubblicato il 23 Maggio 2008 da ventoesereno

 
 
 

Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 23 Maggio 2008 da ventoesereno

 
 
 

Post N° 197

Post n°197 pubblicato il 13 Marzo 2008 da ventoesereno

Se penso a come viene la luce dell'alba,alla pace che distende

sul mio corpo, non ti avrò mai amato da ogni parte,

preso, dove confini con la terra.

Questa furia è la stessa impazienza nella gola

dei minuscoli uccelli,

l'aprirsi a tutto il tempo,  prima che torni la nostra

distanza di cose sciolte in pianto.

Daniele Piccini

 
 
 

una donna

Post n°195 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da ventoesereno

Più dei tramonti, più del volo di un airone, la cosa meravigliosa
in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo
che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai
giocando l’esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina
è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa,
che da come il tuo capo ti guarderà
deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci,con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria,
che nonflirti con nessuno perché hai il terrore
che qualcunos’infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare,
che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre:"Io sto bene così".
"Sto bene così", "Sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato
Natali e Pasque.
In quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima; ed è passato
tanto tempo, e ce ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato un momento
che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo
lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d’acqua nello stomaco. Hai pianto mentre
camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro,
sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore,
perché l’aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga

 
 
 

Post N° 194

Post n°194 pubblicato il 20 Novembre 2007 da ventoesereno

Passione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Passione deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare o patire. In altre parole, si tratta di un insieme di condizioni caratteristiche di un atteggiamento passivo dell'individuo, per opposizione agli stati di si è attivamente la causa. Tale senso del termine è rimasto ed un nuovo significato ne è derivato: la parola passione è adoperata difatti, oggigiorno anche per riferisi ad un'emozione che è più forte di noi, che in un certo senso si subisce, come nell'espressione "avere una passione per qualche cosa". La passione amorosa è il paradosso che vede la ragione scontrarsi con il desiderio dell'altro.Il bisogno della presenza è così forte da trasformarsi in assenza, questo proprio perché la sensazione che soggiace al sentimento passionale è il pensare di non conscere mai abbastanza l'oggetto dei propri desideri. L'oggetto/soggetto passione è indecifrabile e mai conoscibile fino in fondo. Se si tratta di una persona spesso si pensa: " i suoi occhi mi dicono tutto ma non arrivo mai alla soluzione", "lo sento". Un'enigma, un mistero che mai finirà. La passione è una "stregoneria" da cui non si può fuggire. La passione è qualcosa che si subisce ma per quanto razionalizzata è impossibile sfuggirvi. Il classico finale è la morte per delitto passionale, come ultimo ricongiungimento di due soggetti che mai fino in fondo hanno potuto fondersi, se non attraverso la dolce morte.

 
 
 

il perdono

Post n°193 pubblicato il 09 Novembre 2007 da ventoesereno

 Perdonare è accettare la nostra impotenza

 a cancellare il male, ma  anche riconoscere

 il nostro potere di crescere prendendoci cura

 della nostra guarigione.


Perdonare è restare indignato di fronte alla causa

della nostra sofferenza, ma senza rassegnarci mai a

 perpetuare la nostra ferita con il ricordo.

Perdonare è vivere dubbi ed esitazioni, ma è

anche

 credere nell'attitudine di una persona a trasformarsi

quando il nostro sguardo supera l'apparenza della sue

azioni.

Perdonare è anche riconciliarci con la parte di noi stessi che

 abbiamo respinto perché non sapevamo addomesticarla.

 
 
 

Sogno di una domenica d'inizio ottobre.

Post n°192 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da ventoesereno

 
 
 

preferisco le nuvole

Post n°190 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da ventoesereno

preferisco le nuvole.
straci sopra, in mezzo.
I piedi impantanati
nell'umida terra mi
dolgono.
Voglio salire.
e speriamo che
sia un buon volo!

 
 
 

Post N° 189

Post n°189 pubblicato il 28 Settembre 2007 da ventoesereno

 
 
 

Consapevolezza: the day after

Post n°188 pubblicato il 28 Settembre 2007 da ventoesereno
 

 
Mi succede così, da qualche anno a questa parte:
Prendo una porta in faccia, provo sofferenza,resto
delusa, mi faccio male...al momento non sento nulla.
Ho imparato a difendermi, sfodero armi affilate dalla
conoscenza, dall'uso sregolato della ragione e del senso,
erigo torri inespugnabili di concretezza e obbiettività.
Intanto passano ore e perfino giorni, tutto resta fermo
i fatti sono stati analizzati, vivisezionati, ricuciti,ricomposti.

Poi ......... accade sempre di notte, il dispiacere viene
a svegliarmi, si accocola sul petto. Mi cerca tra le lenzuola.
Faccio finta di dormire, ma ho gli occhi socchiusi, regolo il
respiro,ma il cuore batte forte..apro le braccia mi si fionda
sul petto e restiamo così, tra acqua di lacrime e buio.

Il fatto:
Lunedi' 17 settembre.
La casa si sveglia alle 6 e trenta, siamo i soliti esagerati,
non replicheremo questo impegno, già lo so che basteranno
pochi giorni per riportare la nostra sveglia ad orari indecenti,
ma è il primo giorno di scuola.
Il grembiule blu è appeso sulla porta, quello bianco della
piccola, (che ho stirato io), troneggia sull'anta dell'armadio,
il fioccone rosa è issato come una bandiera sul pennone.
Ci vestiamo, lei non vuole saperne di vestirsi, (mi sto appropriando
delle sue migliori ore di sonno!), protesta, urla,non vuole che la
pettini, a stento le fisso due codini asimmetrici sulla testa.
Usciamo, io, la tata, il bambino, la bambina, la seconda tata.
Sembriamo un piccolo esercito, lo zainetto di Ale con la faccia
di Holmes sballonzola, è vuoto per lei niente libri o quaderni,
solo merenda, pannolino, salviettine profumate, un cambio.
I bambini in prima elementare non portano questo bagaglio,
ma lei, "figlia della luna" ha bisogno solo di questo.
Arriviamo ai cancelli, caos, mamme stalunate e preccupate,
con bambini trascinati come sacchi, si accalcano ai cancelli, bidelli
esausti regolano come vigili l'ingresso.
Entro da sola, Ale è spaventata troppo caos per lei.
Dopo un ora rintraccio lo straccio di insegnante (di sostegno?),
la guarda come si fa al circo con un animale pericoloso, le si
avvicina maldestramente, Ale parte all'attacco, le sferra uno
dei suoi destri inconfondibili, con il palmo della manina aperto
le stampa sul petto un ceffone sonoro....lei è fatta così...esprime
in modo forte i suoi stati d'animo.
Non mi scuso per l'accaduto, la reazione dell'insegnante mi gela
le mani.
"Non credevo fosse così grave la bambina, purtroppo....non credo
che lei la possa lasciare....dobbiamo organizzarci...non saprei...
dovrebbe parlare con la Direttrice, se si fa male......e giù idiozie
a ruota libera.
Parlo con la Direttrice, nulla di fatto...faremo.....vedremo.......
Il cortile della scuola si è svuotato...solo il grembiule di Ale, con
Holemes al seguito si muove nel vento.....
Torniamo a casa, la prendo in braccio...mi sorride...mi abbraccia,
farfuglia fonemi sullo stile dalla Cina con furore....
mentre le canto "mia Dolcissima piccola Fragola..............".

 
 
 
 

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