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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

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Tutta colpa dei Verdi

Post n°102 pubblicato il 19 Novembre 2008 da verdilecco
 

Tutta colpa dei Verdi: Questo è il ritornello usato negli ultimi anni per giustificare i ritardi e i fallimenti nella costruzione di infrastrutture ed impianti. Due esempi? Rifiuti e ferrovie.
In Campania l’emergenza rifiuti dura da 15 anni, si sono succeduti diversi Governi, nessun ministro era riuscito ad autorizzare un solo impianto di termovalotizzazione. Pecoraro Scanio ha autorizzato quello di Acerra, ma il ritornello è stato: tutta colpa dei Verdi.
Oggi la situazione non è cambiata, i rifiuti vengono buttati in discariche improvvisate e la maggior parte viene portata in altre regioni, Lombardia compresa, senza che nessuno dica più nulla, forse perché non si può più dire: tutta colpa dei Verdi.
I Verdi lecchesi avevano sostenuto l’idea di un gemellaggio con una provincia della Campania per esportare in terra partenopea il nostro sistema di raccolta differenziata e recupero. la Lega ha minacciato sfracelli, ha intimato a Formigoni di non accogliere nemmeno un carico di rifiuti pena la caduta della Giunta Regionale. Poi, con la Lega al governo, i rifiuti sono arrivati: indifferenziati ed incontrollati; Formigoni? Tranquillamente al suo posto. La sola Provincia dove non sono arrivati è quella di Lecco: la sua posizione non è cambiata al cambiare del Governo di Roma. E noi possiamo dire MERITO DEI VERDI.
Contro la T.A.V. in Val di Susa si sono mobilitati cittadini e amministratori di ogni colore politico. Si opponevano ad un progetto impattante, male inserito nel territorio, costosissimo e forse inutile. I Verdi dicevano: “Usiamo le risorse scarse per potenziare i treni dei pendolari”. Tuttavia, il ritornello di accompagnamento durante quei mesi è stato: tutta colpa dei Verdi. Invece che saggi e lungimiranti i Verdi erano appellati come retrogradi cavernicoli. Ed eccoci al raddoppio ferroviario della linea Carnate – Lecco. Inaugurato in pompa magna con interventi di: Castelli, Formigoni, Moratti e Faggi, ma non di Virginio Brivio (escluso dall’organizzazione), e con un solo intervento dei sindaci del tracciato che hanno immediatamente posto il tema dell’urgente miglioramento del servizio.
Nei fatti il servizio è addirittura peggiorato, e la cosa “divertente” è che Trenitalia, Governo e Regione si scaricano a vicenda la responsabilità di quanto avviene, dimenticando che sono tutti controllati dalle stesse forze politiche.
Potremmo dire tutta colpa del centrodestra: non lo facciamo. Proponiamo invece a tutti un serio impegno per trasformare la linea Milano – Lecco in un tratto di metropolitana, chiedendo di attuare un orario con cadenza di 30 minuti e con treni ad alta accelerazione.
Proponiamo una manifestazione da tenersi nelle stazioni del tragitto per raccogliere firme a favore di una petizione che costringa Governo e Regione a rispettare gli impegni.
Consegniamo questa proposta a chi la vorrà accogliere, non ci interessa metterci medaglie; ci interessa togliere auto dalle strade, restituire un po’ di spazio alle persone e ridurre l’inquinamento per tutelare la salute pubblica: questa colpa ce la prendiamo volentieri.

Marco Molgora
Alberto Valsecchi

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IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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