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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

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Oltre il danno la beffa

Post n°133 pubblicato il 14 Settembre 2009 da verdilecco
 

Cara Provincia Tizio è malato. Perché non lo ammazziamo anziché curarlo? Un'iperbole per rispondere alle tue domande sull'aiuola di via Raffaello: "Perché non eliminarla anziché tenerla in quelle condizioni? E perché ancora meglio non ricavarne parcheggi"?
Se l'esiguo verde cittadino non è curato dal Comune, la soluzione è curarlo, non estirparlo. Se Lecco è invasa dalle auto, la soluzione non è accumularne altre predisponendo ulteriori parcheggi (magari gratis!), ma disincentivare l'ingresso in città e predisporre alternative valide.
Mi dici che quella è la proposta dei commercianti, di chi lavora nella zona e anche di qualche residente. Ma la città è di tutti coloro che ci vivono. Anche di chi non possiede o non abusa dell'auto; e di chi è disposto a fare qualche centinaio di metri a piedi senza la nevrosi di dover parcheggiare nel negozio o nell'ufficio.
O forse che i lecchesi, famosi montanari ed esploratori, nonché accaniti fruitori di palestre e centri fitness, se si tratta di fare due passi in città vengono immediatamente afflitti da gamba mollite?

Alberto Valsecchi

 
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CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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