OCCHI VERDI A LECCOse chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo. |
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Gli interventi edificatori degli ultimi anni a Lecco sono brutti esteticamente, eccessivi volumetricamente, inopportuni demograficamente, infelici viabilisticamente.
Ho tuttavia l'impressione stia prendendo corpo l'idea che i vecchi, immensi capannoni fossero meno impattanti. Ho vissuto ai loro piedi per 25 anni. Esteticamente orribili, oltre la vista ferivano l'udito: un rumore sordo e persistente ne usciva 24 ore su 24, interrotto da improvvisi colpi di ferro su ferro che squarciavano l'aria. L'occasione per riqualificare intelligentemente quegli spazi è purtroppo stata imperdonabilmente gettata alle ortiche, ma da qui a rimpiangere l'estetica della SAE ne passa. Forse, come spesso accade, il passato è edulcorato dall'azione del tempo, e ciò che era detestabile, almeno ai sensi, si ricopre di quella patina giallastra che contraddistingue le foto d'epoca. Aurea di nostalgia che trasforma il vetusto in antico. O forse, più semplicemente, la memoria della ricchezza che in quei capannoni veniva prodotta basta a cancellarne la bruttezza e i danni.
Oggi i tempi sono cambiati, l'economia lecchese non è più quella di trenta anni fa e chi redigerà il nuovo PGT dovrà guardare al futuro, individuare nuove vie di sviluppo della città. Non si dovrà dimenticarne la storia economica, ma sarà bene evitare di farsi prendere dalla nostalgia e dalla tentazione di usare l'urbanistica quale strumento di accanimento terapeutico volto a mantenere in città industrie decotte.
Io mi orienterei all'Università (Politecnico, ma anche una facoltà di medicina all'interno dell'ospedale, avrebbero le carte in regola per sviluppare corsi di richiamo internazionale) e ad un turismo di qualità. Lecco città universitaria, della vela e della montagna, per dirla con uno spot. Su questo mi piacerebbe si aprisse un serio, approfondito dibattito.
Alberto Valsecchi
CANTICO DELLE CREATURE
IN EQUILIBRIO
Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.
LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO
La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.
Inviato da: magazine enfance
il 12/08/2013 alle 09:57
Inviato da: giovanni
il 06/03/2011 alle 19:46
Inviato da: giancvilla
il 08/11/2009 alle 16:24
Inviato da: marco
il 19/10/2009 alle 18:39
Inviato da: paolo trezzi
il 05/10/2009 alle 22:28