veronesi tuti matiio non posso cambiare la direzione del vento ma posso regolare la mia vela |
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GRAZIE CHIARA..PER TUTTO
Io non ho bisogno di denaro - Alda Merini
Tratta da Terra d’amore
Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
IL DESIDERIO DI DESIDERARE...
ITACA di Kostantin Kavafis
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti-finalmente e con che gioia-
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquist
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca-
raggiungerla sia il tuo pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
ULTIMI COMMENTI
CONGO, IL SOGNO DI UN UOMO
Piangi, amato fratello negro,
le tue ceneri furono sparse per la terra dal simun e
dall'uragano...
tu, non hai mai innalzato piramidi,
tu, catturato nelle razzie, tu battuto
in ogni battaglia in cui trionfa la forza,
tu, che hai imparato in una scuola secolare
una sola frase:schiavitù o morte,
tu, che ti sei nascosto nelle jungle spietate,
che hai affrontato tacendo migliaia di morti,
sotto la maschera della febbre delle paludi,
o sotto la maschera della tigre che azzanna,
o degli abbracci delle sabbie mobili,
che soffocano a poco a poco come il boa...
E venne il giorno in cui comparve il bianco.
Fu più astuto e cattivo di ogni morte.
Barattò il tuo oro
con uno specchietto, una collana, ninnoli,
violentò le tue sorelle e le tue mogli,
corruppe con l'alcool i figli dei tuoi fratelli,
cacciò in prigione i tuoi bimbi.
Allora tuonò il tam-tam per i villaggi,
e gli uomini seppero che salpava
una nave straniera per i lidi lontani,
dove il cotone è un dio.
Condannato a una prigionia senza fine,
lavorando come una bestia da soma,
tutto il santo giorno sotto il sole spietato.
Ti insegneranno a glorificare nei canti
il loro signore.
E presso il fuoco nei confusi sogni,
ti sfogavi in canti di dolore,
semplici e senza parole, come l'angoscia.
Accade persino
che tutta una giovane volontà risuonasse
che su corde di rame, su tamburi di fuoco,
crebbe il suo ritmo come un tifone,
e gridò alto agli uomini bianchi
che non tutto il pianeta appartiene a loro.
Musica, tu hai consentito anche a noi
di sollevare il volto e di guardare negliocchi
la futura liberazione.
Che le rive dei nostri fiumi che portano
verso l'avvenire le loro onde vive
siano tue!
Che tutte le ricchezze di questa terra siano tue!
Che il caldo sole di mezzogiorno
allievi le tue pene!
Si asaciughino ai raggi del sole
le lacrime che il tuo avo versò,
tormentato in queste lande luttuose!
Il nostro popolo, libero e felice,
vivrà e trionferà nel nostro Congo.
Qui nel cuore della grande Africa!
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nomadi
Post n°410 pubblicato il 02 Agosto 2010 da cateronzi88
I nomadi sono un atteggiamento della vita: vagare in questo mondo così grande che spesso facciamo finta di immaginare piccolo e ristretto a dove viviamo per non farci prendere dal panico che l'idea di immensità scatenerebbe. I nomadi gironzolano, non hanno una meta ma sanno di dover viaggiare, è un impulso forte quanto il dover respirare. Noi nomadi sedentari (vi sembra una contraddizione?) viaggiamo con la mente, abbiamo paura dei legami stabili perchè è più facile scappare, conoscere tante persone, volergli bene ma poi lasciarle. E' il pellegrino l'atteggiamento giusto: colui che ha una meta, che nel suo viaggio tra un luogo e un altro osserva, assimila, condivide con sconosciuti sè stesso ma forte della sua identità. Va in cerca dell'amore, della felicità, della vita, ma senza perdere i suoi valori, le sue certezze. Vi auguro di avere sempre questo atteggiamento di scoperta verso il mondo |
Inviato da: vogu86
il 28/03/2013 alle 09:43
Inviato da: cateronzi88
il 02/10/2012 alle 13:58
Inviato da: roselora
il 21/12/2011 alle 16:41
Inviato da: cateronzi88
il 22/12/2009 alle 15:09
Inviato da: ire_brighi
il 19/12/2009 alle 12:49