Post n°29 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da versinil
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Post n°28 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da versinil
Ci sono persone che sanno cosa vogliono, altre che pensano di saperlo, altre ancora che dimenticano cosa vorrebbero e poi ci sono quelle che non vogliono e basta, o perlomeno non sanno cosa vogliono e quindi sbagliano le intenzioni, sbagliano i modi e le misure, sbagliano atteggiamento e reazioni, sbagliano. A tutti questi chiedo per favore di smettere di riflettere e prendere una decisione, decidere un comportamento e imparare a crescere ed a invecchiare, altrimenti rischiano di essere superflue. Buon Natale. |
Post n°27 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da versinil
Mi distraggo con estrema facilità. Mi disburba un pò il fatto di non porre sempre la giusta attenzione alle cose che faccio, ma mi disturba maggiormente avere sempre l'alibi pronto del "si vede che non mi interessa davvero". Forse è così, e se è così allora è un alibi troppo sfruttato, perchè lo sento uscire da troppe bocche, e allora l'alibi crolla. Quindi sono tornato al punto di partenza, ma senza un alibi che mi difenda. Adesso pongo la giusta attenzione a ciò che scrivo, anche se in realtà spesso dimentico una lettera o due, specialmente le lettere iniziali e quelle finali, ma me ne accorgo e correggo, sono concentrato? Non so, ancora devo capire il motivo della mia poca attenzione, dovrei fare una lista di tutto ciò che mi subisce, autocritica e censura! Ma di cosa? |
Post n°26 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da versinil
Creatività è il nome di una malattia, o il nome di una droga o di entrambe. La ricerca dello spazio che ancora non si è calpestato, come una distesa di neve vergine sui quali lasciare l'orma dei propri passi, è l'obbiettivo della creatività. La necessità di essere i primi, meglio, gli unici è il sintomo della creatività aggravata. Guardare, ascoltare, imparare, riconoscere, sapere, sono gli effetti dell'uso costante di creatività. Creatività è il potere di creare. |
Post n°25 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da versinil
Tutto ha una scadenza. E' un dato di fatto, non c'è niente da fare, è così. Bisogna sapersi riciclare, imparare e riciclarsi, modellarsi e distorcersi come una gomma masticata all'infinito. Elasticità, questo è il must da non dimenticare. Fanculo la performance, che vada davvero a farsi fottere la performance. Dimenticate i performanti e l'allineamento di idee, datevi spazio, impararate a respirare e ad essere autonomi, pensate e stupitevi delle vostre idee, credeteci e innamoratevi di ciò che vi fa' sentire voi stessi. Il mantra è: la vita a progetto mi fà schifo. |
SILVANO AGOSTI, ASCOLTARLO FA BENE.
Silvano Agosti e il lavoro: http://digilander.libero.it/fabio_volo/audio/agosti/lavoro.mp3
Silvano Agosti e l'industria:
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Silvano Agosti e l'essere umano:
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Silvano Agosti e i soldi:
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Silvano Agosti e la sessualità:
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Silvano Agosti e il matrimonio:
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Silvano Agosti e la droga:
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Silvano Agosti, Dio e la vita:
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Silvano Agosti e il cinema:
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il 04/06/2008 alle 10:24
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il 21/04/2008 alle 09:02
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il 16/04/2008 alle 14:55
Inviato da: versinil
il 10/04/2008 alle 10:19
Inviato da: rox.rg
il 09/04/2008 alle 10:28