Creato da da999 il 27/07/2005
racconti di un lungo camminare

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decima tappa (stelle)

Post n°22 pubblicato il 14 Agosto 2005 da da999

carolina ha la pelle scura gli occhi neri e allungati, porta il suo viso inca sotto un cappello bianco. E josè parla tutte le lingue del mondo. Tutte insieme. e poi c'è l'odore tostato delle stoppie bruciate. Le stelle brillavano alte e limpide. La via lattea indicava la rotta verso ovest. Ancora ogni collina portava sul colmo il suo campanile. Al buio si cammina insieme si gioca a chi trova le frecce nascoste dal buio. Capita di condividere momenti di incredibile intensità. Si diventa essenziali. Ad un tratto tutto quello che sembra indispensabile diventa superfluo e contano la fame e la sete. Il sonno e la strada. E poi c'è la musica che sa far scorrere le lacrime. E gli angeli che silvia ha incontrato.

 
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nona tappa (padre pluche)

Post n°20 pubblicato il 13 Agosto 2005 da da999

questa tappa era nuova. Forse sono come il prete di quel libro di baricco. Bisogna dimenticare qualcosa per avere una buona scusa per tornare indietro. Io avevo dimenticato delle tappe. Tre o quattro. Questa volta sono tornato a prenderle. C'era un girasole piccolo sul ciglio della strada. Era scappato dal campo e si era scelto quella strana terra. Volevo fare mama non mama ma era bello che crescesse li. C'erano dei papaveri rossi dall'altra parte. Oggi si è camminato da un campanile all'altro. Tanti piccoli paesi ognuno sulla sua collina. Intervallati dall'oro del grano. C'e bianca viene dall'altra parte del mondo maglietta verde e occhi blu. E federica che negli occhi ha il colore del vento. È Corsa. E sara sessanta anni cresciuta a detroit parla come un film western e cerca le sue radici. Guardavo le facce ieri. Nessuna bella ma tutte con delle storie da raccontare.

 
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ottava tappa (colline)

Post n°19 pubblicato il 12 Agosto 2005 da da999

questa è la mia tappa preferita. È morbida, sinuosa, gialla. Ho bucato la prima vescica. Un filo rosso attaccato all'alluce. Vorrei delle etichette da attaccare sui vestiti con delle frasi piccole. Da mettere la mattina. Sui colli oggi tra il grano e i vigneti ho ascoltato la voce della natura. Il rumore ritmico dei passi, il vento tra le foglie. Il silenzio. La spagna cambia. Dove c'erano due campanili e il giallo del grano ora c'è il verde di un campo da golf e l'orrore di cento villette fotocopia parto di un geometra pazzo. Nulla contro il progresso, ma vi prego un pò di buon gusto.

 
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settima tappa. (brezza)

Post n°18 pubblicato il 11 Agosto 2005 da da999

oggi era fresco. Di quel fresco che ti sembra di poter camminare in eterno. Il sole tra le nuvole alte. E da ovest una brezza quasi fredda che soffia continua. Le gambe girano la musica le accompagna. Cosa rende questi posti così speciali? Perché questi o ottocento chilometri sono diverti di qualsiasi altri ottocento del mondo. Forse è la concentrazione di sogni ognuno di quelli che in mille anni ha camminato qui ne aveva almeno uno. Grande o piccolo che fosse, probabilmente si è fermato nell'aria, uno dopo l'altro l'hanno riempita e camminando si passa in mezzo a migliaia di sogni appesi al cielo. Forse è questo che rende questi posti unici.

 
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sesta tappa. (pioggia)

Post n°17 pubblicato il 10 Agosto 2005 da da999

ha piovuto forte. Brevemente ma forte. Alla fine di una tappa afosa. Sono stanco. Il caldo e il sudore mi hanno spossato. Ora l'aria è fresca. Simonetta e silvia sono due nuove divertenti compagne di viaggio. Una insegnava l'altra lo fa ancora. E questa sera cucina il risotto. È strano come la stanchezza colpisca all'improvviso. Ora dormo.

 
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quinta tappa (fede)

Post n°16 pubblicato il 09 Agosto 2005 da da999

la fede è una cosa strana. Devi credere e basta. Io credo nelle freccie gialle.quelle che ti guidano sul cammino. Le mie preferite sono quelle di vernice gialla date con una pennellata grassa che spuntano a darti conforto quando il dubbio ti assale. Sono grasse magre tutte diverse ed uguali. Ci son poi quelle più eleganti tutte della stessa tonalità e della stessa forma di solito abitano le città. Come anche le freccif conchiglia che non si capisce mai da che parte sono girate, di solito una freccia pirata aiuta a capire. Tutte comunque senza sbagliare e senza farvi sentire solo ti accompagnano alla meta. E a me piace credere alle freccie gialle. Se no sbaglio ai credeva anche il mago di oz.

 
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quinta tappa (cambio di ritmo )

Post n°15 pubblicato il 09 Agosto 2005 da da999

le nuvole hanno velato il cielo tutta la mattina. Quasi piove. Le gambe hanno cominciato a girare i chilometri passano sotto i piedi veloci. Alle dieci arrivato. Troppo presto. Il sole è velato meglio approfittarne. Quando alle undici e mezzo mi rimetto in viaggio le nuvole si aprono il sole caldo di mezzogiorno arroventa la strada. Le gambe tengono percorrono velocemente i nove nuovi chilometri. E sotto il sole cocente delle due trovo riposo.

 
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quarta tappa (stabilità)

Post n°14 pubblicato il 08 Agosto 2005 da da999

ho pensato a mia nonna oggi. Mentre lavavo le mutande a mano, l' ho pensata mentre mi impegnava come farlo meglio. Oggi il sole è rimasto nascosto dietro le nuvole. Il percorso arido ma a modo suo affascinante con tutti quei paesi arrampicati sui cucuzzoli. Come ti scegli un compagno di viaggio? E una questione di frequenza dei battiti? Di ritmo del passo? Oggi sembravano due ciclisti sempre uno davanti e uno dietro a darci i cambi a tirare. senza dirlo è venuto naturalmente. Stasera c'è festa in paese. Vino e frittate e la banda che passa. Quanto mi piace la banda!

 
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terza tappa (dubbi dolori speranze)

Post n°13 pubblicato il 07 Agosto 2005 da da999

l'alba questa mattina aveva tutti i suoi colori. Il sole è sorto tra le nubi allungate e le ha dipinte di rosa e di viola. La fatica è arrivata presto. Il passo pesante forse quella che i ciclisti chiamano una crisi di fame. Due biscotti prima di salire verso i mulini a vento. Le cuffie nelle orecche a cercare ritmo e conforto. Fiorella mi ha cantato di garibaldi e delle sue mille camicie rosse. Daniele mi ha portato in cima gridando o victoria o muerte. Poi la discesa nel caldo delle dieci piano piano fino alla meta. Camminando sentendo la fatica una sola domanda che ha trovato risposta tra il vento dei mulini. Perché lo faccio? E accompagnato dalla musica qualche sogno ad occhi aperti.

 
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seconda tappa ( compagni di viaggio )

Post n°12 pubblicato il 06 Agosto 2005 da da999

rachel è buffa appena vede il sole si copre le spalle con un pareo ha la pelle chiara e uno zaino piccolo piccolo. Blandine ha i capelli rossi e regala foglie di quercia e ha il nome di una fotografia. Stefan cammina da nantes. Gianfranco colleziona i giocattoli che produceva suo nonno. Ivan canta silvestri a squarciagola. Chiara ne sa di tipografia. Ora davanti a me una distesa di grano tagliato. Sopra il garrire di una bandiera. Sul viso un soffio di vento.

 
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prima tappa seconda parte

Post n°11 pubblicato il 05 Agosto 2005 da da999

un ora dopo. Nel letto dell'ostello. Doccia fatta. Terribilmente infastidito da una famiglia italiana che gioca a tenere i posti freganenqeme delle regole non scritte ma note a tutti. Si sono presentati tutti. Patrizia bea isotta sara anna gabi lino e molti altri di cui non ricordo il nome. E mi hanno fatto compagnia. Ripensando alla foglia di quercia riflettevo sui simboli e sui gesti simbolici. Questo piccolo regalo figlio di una antica tradizione pagana a me ignota o semplicemente di un lessico familiare è stato capace di regalarmi un momento emozionante. La magia poi è la sua totale gratuità un gasto di affetto nei confronti di uno sconosciuto fatto così per il gusto di dare.

 
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prima tappa

Post n°10 pubblicato il 05 Agosto 2005 da da999

l'ultimo chilometro in camminato dietro a due francesi che cantavano brassens. Poco prima avevo scambiato quattro parole con una ragazza francese usando la meravigiosa lingua meticcia del cammino. poi il nostro passo leggermente diverso ci ha lentamente separato. È ricomparsa poco dopo. Tra le mani teneva una foglia di quercia e me la porgeva. Ti aiuterà quando sarai stanco mi ha detto. Credo di avere fatto quel sorriso.

 
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prologo

Post n°9 pubblicato il 04 Agosto 2005 da da999

il prologo scorre lento in viaggio tra treni e bus, in compagnia di due simpatici cinquantenni bergamaschi e di una eccentrica coppia di cesena. Sono sui sessanta lui musicista. Lei da giovane doveva essere molto bella. Hanno un figlio, sebastiano che suona il violoncello. Alla volta di roncisvalle in molti. Sarà un cammino affollato.

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 04 Agosto 2005 da da999

siamo atterrati in un paesaggio quasi lunare una distesa piatta e infinita. Lontane le pale eoliche. A terra va brezza forte. Quasi da freddo.

 
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QUASI ORA

Post n°6 pubblicato il 03 Agosto 2005 da da999

sette ore alla sveglia, quando la città sarà ancora avvolta dal sonno e dal silenzio il mio cellulare comincerà a pigolare e a tremare, saranno le quatto, ed io sarò già sveglio da un po', preso dall'ansia di non svegliarmi, mi alzerò di scatto, un rapido passaggio dal bagno, poi mi infilerò nei vestiti già scelti da giorni, i più adatti al viaggio, credo. Scenderò in strada.

il taxi mi porterà in stazione

il bus mi porterà in areoporto

l'aereo mi porterà a saragozza, di saragozza ho un unico ricordo, ma saldissimo nella mente, mi ricordo bambino, mia sorella di fianco a me mio padre che guida e mia madre che legge la cartina, i finestrini tutti abbassati, la macchina in una piazza enorme quasi vuota, avvolta da un caldo quasi irreale.

il treno mi porterà a Pamplona

l'autobus delle 18.00 mi porterà a Roncisvalle.

da li partirà il mio viaggio verso ovest, camminerò un giorno dopo l'altro nei boschi della navarra e nella polvere della meseta.

Camminerò seguendo la via lattea. verso Santiago.

 
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le maddalele

Post n°5 pubblicato il 02 Agosto 2005 da da999

in fin dei conti proust non l'ho mai digerito, è prolisso lungo, si sofferma per pagine intere su qualche particolare apparentemente insignificante, eppure, quello che stò facendo ora, gli oggetti che tocco e che tiro fuori dalle scatole polverose sopra l'armadio, mi fanno inevitabilmente l'effetto delle maddalene di proust.

la borraccia rossa tutta ammaccata, ad esempio, basta toccarla, per sentire lo scorrere dell' acqua fresca nella fontana di zubiri, o per ricordarsi degli ultimi sorsi di acqua quasi tiepida bevuti dopo carrion de los condes, sperando di trovare in fretta una fonte. O le scarpe, per ricordarsi di quando si è staccata mezza suola, o il foulard rosso, ormai stinto, bagnato in tutte le fontane e arrotolato come un turbante per rinfrescare la testa nelle ore più calde.

qulche nota tecnica ora.

aggiornerò questo diario grazie ad un cellulare più simile ad un astronave che ad un telefono, dovrebbe funzionare, ma è un esperimento. per scriverve pensieri di più di 160 caratteri dovrò essere in zone raggiunte dal gprs e lottare contro la pigrizia di scrivere con la risicata tastiera del cellulare, altrimenti condeserò in stringati e densissimi sms.spero di avere la costanza di raccontare.

 
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ancora una volta verso ovest

Post n°4 pubblicato il 01 Agosto 2005 da da999

ancora una volta preparo lo zaino, deve essere leggero, i chilometri saranno tanti, come tutte le altre volte, e poi questa volta sono io ad essere pesante, dentro.
pertirò giovedì mattina, sveglia all'alba, un prologo di quello che sarà, un prologo di tutti quei giorni uguali e diversi che stò per vivere.
Forse non vale conosco i trucchi, o credo di conoscerli, conosco i limiti, o credo di conoscerli, in realtà i limiti si spostano, così come gli ostacoli e i letti dei ruscelli.
Partirò ancora una volta verso ovest, camminando conl il sole alle spalle, che prima o poi mi arrosserà il coppino.
nello zaino poche cose, ai piedi le vecchie timberland quasi sfondate, o i sandali, per i giorni caldi.
qualche ammennicolo fondamentale, un po di tecnologia per cercare di tenere aggiornato questo diario, una penna e un po di memorie analogiche( taccuini fogli buste).
ancora una volta parto per cercare, ovviamente non so cosa stò cercando, ho trovato la felicità, i miei limiti, il sorriso più bello, questa volta vedremo.

 
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