Ci ho messo un'ora buona buona ma poi ho scelto la nuova montatura dei miei occhiali. Concentratissima a provare, osservare e scegliere, mi sono completamente estraniata da tutto quello che mi girava intorno. Mi sembrava che fossimo soltanto io e il grande specchio davanti a me. Dopo aver provato qualcosa come una trentina di modelli, ne ho lasciati soltanto due. Indecisione totale e panico. Fino a quando, alle mie spalle, ho avvertito una presenza e una voce, molto vicina all'orecchio, mi ha detto: "I primi ti stanno benissimo". Mi sono voltata di scatto. Filippo. Ci diamo del tu da un po' di tempo nonostante le tante riverenze che si riservano a chi ricopre un ruolo come il suo. Io, poco riverente in generale, l'ho salutato con garbo ma con distacco.
"Prendi i primi o preferisci gli altri"?
"Mi piacciono tutti e due, non mi riesce decidere".
"Indecisa? Non lo avrei mai detto. Anche tu, sotto sotto, hai le tue debolezze".
"I primi, prendo i primi. Li avevo già scelti in realtà. I primi sicuramente, certo che prendo i primi".
Montatura "aggressiv", alla moda. Da persone decise.
E siccome c'è sempre qualcuno che arriva nel momento meno opportuno, ecco Luciano. "O te? Senti, ma hai visto che sta comprando gli occhiali? O che viene qui anche lui"?
"E allora? perché lui non può comprare gli occhiali dove si comprano noi"?
"Non ti voltare, ti sta guardando. Fai finta di niente".
"O Lucianino, ci siamo già salutati. Via, che si fa ora, si gioca a nascondino"?
"No, lo dicevo per te. Ti piace, sei sempre a dire che è fighissimo".
"Grazie Luciano, sei un amico. Saluta il dottore, lo conosci o vuoi che te lo presenti"?
Era lì a un passo da Luciano e ha sentito tutto. Figuraccia più figuraccia meno...
Inviato da: vertiginek
il 20/11/2012 alle 18:34
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