Vertigine

La sconfitta della Fiorentina e "la strana coppia"

Ieri è stata una domenica triste. I divani dello zio, presi d'assalto come sempre quando gioca la Fiorentina, che sia martedì, mercoledì, sabato o domenica, non hanno mai dondolato tranne che sulla parata del calcio di rigore che per pochi minuti ci ha illuso di riuscire a chiudere almeno in parità. 
Sul finire, all'improvviso, il mio babbo ha cacciato un urlo spaventoso, proprio da incazzato come pochi: "Maggioooooo...".
Ed è arrivato all'istante il gol del Napoli, di Maggio.
Fra il gol e la reazione dello zio non è passato un nanosecondo. Rivolto al mio babbo: "Cazzo, tu l'hai anche a chiamare, che voi fare anche una preghierina visto che maggio è il mese della Madonna"? 
"Veramente stavo dicendo... ma giocatela la palla. Non ho fatto in tempo" gli fa il babbo.
"T'hai detto maggio, non cominciare".
"Dicevo maggiocatela".
"Tu parli troppo te".
"E te tu sei ombroso come un cavallo".
M'è sembrato di vedere Jack Lemmon e Walter Matthau. E lo zio era senz'altro il secondo.