Creato da veuve_cliquot il 10/01/2011

La Specola

"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco

 

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AMORE

Post n°95 pubblicato il 14 Settembre 2011 da veuve_cliquot

E. Hopper: Room in New York

Cos’è l’amore nella nostra cultura occidentale, come viene visto e interpretato in questa epoca di individualismo interconnesso in cui oggi viviamo? Se ci guardiamo indietro, dal medioevo in poi, la “passione d’amore” si è trasformata in “amore della passione”, del patire. Da Tristano e Isotta a Giulietta e Romeo, da Eloisa e Abelardo a Jacopo Ortis o al giovane Werther, gli ostacoli, i tradimenti, le lacrime, i tormenti e infine la stessa morte, sono diventati “misura” del vero amore: l’amore è vero solo se impossibile e fa versare tante lacrime. Ma, chi dice che il vero amore debba essere solo un bollettino di fatti tragici o piuttosto queste storie non sono un antidoto alla noia depressiva dei protagonisti?

 

Ancora oggi, nell’epoca di Internet, l’amore viene inteso soprattutto come emozione, come qualche cosa che non dipende da noi, che va, che viene, che ci sorprende per poi scomparire velocemente. La facilità con cui si possono instaurare i contatti permette il facile sviluppo di emozioni virtuali che spesso come arrivano se ne vanno per lasciare spazio a nuove emozioni. In rete è facile nascondere la propria identità e proporre un’immagine virtuale di sé e se la relazione rischia di diventare troppo vincolante, è facile disconnettersi. Poi, se la frequentazione passa dal web all’incontro, le sorprese spesso non mancano. E quella che sembrava essere un’emozione estremamente coinvolgente, crolla davanti alla realtà.

L’amore è certamente una passione, ma non è solo questo. Le passioni sono infatti qualche cosa che si patisce, che si subisce: esse sono passeggere, mutevoli, fugaci. L’amore non si risolve in una semplice fusione di anime: questo tipo di amore dura ben poco!

 L’amore non dovrebbe essere solo un sentimento passivo ma anche e soprattutto un atto impegnativo e voluto, una costruzione nel quale caratteri, identità, sensibilità diverse si incontrano e trovano modo di crescere e svilupparsi insieme. L’amore è qualche cosa che si impara perché esso è soprattutto una paziente costruzione. Se lasciamo tutto al caso, all’emozione, senza un atto di volontà forte, un impegno che deriva da una scelta per arrivare a un duraturo sentire comune, difficilmente le storie d’amore avranno lunga durata.

 

Commenti al Post:
devitat
devitat il 14/09/11 alle 13:28 via WEB
E' come acquarello aver appeso al braccio della mente...parole, poesie, si fan strada negli occhi, e lor pennello costruisce storie di attesa, fantasia mai arresa..immaginazione che rotea il bicchiere dei colori, parole scritte che assumono il volto dell'ignoto...come tutte nostre umane cose si sa, saran dolori..ma bere il calice d'amore, é l'unica cosa che della vita, garantisce, il moto :]]
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 13:35 via WEB
Per fortuna sei arrivato tu a rendere un po' poetico questo post: "Bere il calice d'amor è l'unica cosa che della vita, garantisce il moto!" Grazie! :))
 
Vince198
Vince198 il 14/09/11 alle 13:35 via WEB
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non può comprendere. (Blaise Pascal) Niente di più vero ^__* Ciao, Vince
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 13:50 via WEB
E' vero, ma se vogliamo che un amore duri nel tempo ci vuole anche la volontà di farlo durare. Senza dubbio il cuore è assolutamente necessario, ma è importante anche metterci un po' di ragione per far durare un sentimento nel tempo e non relegarlo a pura emozione, volatile di per se stessa! :))
 
   
Vince198
Vince198 il 14/09/11 alle 14:30 via WEB
Se provi a far andare daccordo amore e ragione otterrai la dissoluzione dell'amore. Sono così diversi fra loro che la prevedibilità della ragione, cozza contro l'imprevedibilità dell'amore.. Neanche provarci! ^___^
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 15:27 via WEB
Non credo che un amore che si nutre esclusivamente di passione ed emozioni possa regggere al tempo e al quotidiano. Credo che un po' di testa bisognerebbe mettercela sempre se vogliamo che duri. :))
 
 
Vince198
Vince198 il 14/09/11 alle 18:01 via WEB
Non ho detto e/o scritto che non ci voglia la ragione (della ragione), solo non interferisca con i sentimenti perchè fa danni. Tutto qui!
 
   
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 18:48 via WEB
Certamente ma credo che la ragione possa "limare" quelle "controversie" che il solo sentimento spesso non riesce a superare, per esempio il bisogno di possedere totalmente l'oggetto d'amore, la gelosia verso qualche cosa che allontana anche solo il pensiero della persona amata, la solitudine abissale che ci prende quando l'oggetto dell'amore è lontano. :))
 
ziryabb
ziryabb il 14/09/11 alle 16:39 via WEB
Nell'era di internet dietro il monitor la chat room (o qualsiasi mezzo sociale) è un invito ad un ballo in maschera dove i nostri nickname appunto sono le maschere che ci permettono di raccontare qualsiasi cosa.
Chissà che fine farà l'amore!Prima le persone si confrontano a tu per tu si toccano si abbracciano.Adesso nel mezzo c'è il monitor.E domani?
PS:quando penso all'amore mi viene in mente le Fou d'elsa (L.Aragon) tratto da Majnun Layla.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 18:39 via WEB
Io penso che qualsiasi sia il mezzo con cui si conoscono e si confrontano le persone, alla fine la fisicità deve ritornare a riprendersi il suo ruolo. Ormai puoi fare tutto senza conoscere l'altro (da innamorarti su internet a fare una fecondazione artificiale da donatore sconosciuto), ma credo che questi siano attualmente dei surrogati per menti che personalmente considero malate. Un futuro esclusivamente come quello spero di non vederlo (anagraficamente non dovrei farcela!). Non conosco lo scritto di Aragon (è una poesia?)...lo cercherò su internet (per cercare scritti invece trovo internet insuperabile, anche se poi ho ancora bisogno della carta tra le mani). :))
 
angiolhgt
angiolhgt il 14/09/11 alle 16:40 via WEB
nella nostra lingua la parola amore è quanto mai ambigua. Meglio distinguere tra eros e agape e pensare all'amore come un mix variabile tra questi. Oltre l'emozionimentificio del consumismo sia ludico che sessuale di sentimentalismi melensi,di oggetti, di svaghi, di giochi e perchè no anche di arte e di cultura c'è lamore come volitivo progetto di costruire sul necessario presupposto di fondamenta comuni, di affinità sostanziali, "fondanti", (compresa l'attrazione emotiva erotica): volontà di smussare spigoli talvolta laceranti , gestire dettagli insidiosi che lievitano nella consuetudine del quotidiano( il diavolo è nei dettagli). L'amore credo sia moto di donarsi verso ciò che riconosciamo come il bello e il bene. Il bello inteso non tanto come estetica di forme fisiche ma come estetica del bene ovvero manifestazione bella del bene fatta di piccoli gesti di accoglienza, di gentilezza, di dono,di stima, di dedizione e devozione, di sentimento di priorità e unicità non totalizzante ma riconosciuta come la più bella e la più buona . L'amore è atto gratuito nel senso materiale ma se non è riconosciuto come dono prezioso principalmente dal nostro io, da noi stessi, come intima gratificazione del flusso del "bello e del bene", ovvero come entità trascendente spirituale che ci eleva, perde il suo significato e non ci autofertilizza..l'amore, in fondo, nasce sempre da noi..
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 18:44 via WEB
Il tuo commento è molto più profondo del mio post. Tu sei già un passo avanti rispetto a quello che ho scritto io, descrivi l'intento della "volontà" di costruire, le basi su cui si deve fondare questa volontà. Senza le cose che tu dici, né l'amore, né la volontà di amare farebbero molta strada! Grazie! :))
 
   
angiolhgt
angiolhgt il 14/09/11 alle 19:37 via WEB
ti ringrazio dell'immeritato apprezzamento; il mio commento in fondo poteva ridursi ad una sintesi più efficace: l'amore è armonia con l'altro, con noi stessi, con il mondo che ci circonda,è armonia catalizzante che, se ci fa vedere la vie en rose nelle canzonette, più realisticamente nella vita è quel senso di pienezza e di appartenenza che ci fa più forti e dà un significato alla nostra esistenza altrimenti languente nella palude della solitudine: amare, amare qualsiasi cosa, una pianta, un gatto,un tramonto, un ideale, un essere umamo(l'impresa più difficile!) ma amare per sentirsi vivi .....
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 21:26 via WEB
Senza dubbio è più facile amare un gatto, una pianta, un tramonto che non amare un essere umano. Ma questi sono solo surrogati. Per amare veramente è necessario uscire dalla propria corazza e andare verso l'altro ma spesso la paura, l'insicurezza, l'orgoglio o la scarsa considerazione di se stessi impediscono questa apertura. Sbandierare parole appassionate e sentimenti profondi non sempre è indice di grande amore. :))
 
     
Vince198
Vince198 il 15/09/11 alle 11:44 via WEB
Se si vuole rendere ancora più stringato, anche se non del tutto esaustiva, il significato afferente l'"Amore", si potrebbe dire che esso non è un impossessarsi della persona amata per arricchire se stessi, bensì un donarsi completamente, reciproco. Mi scuso per l'intromissione!
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 15/09/11 alle 12:57 via WEB
Credo che la tua affermazione sia invece l'esatta spiegazione di quello che dovrebbe esprimere la parola "amore" :))
 
     
Vince198
Vince198 il 15/09/11 alle 13:17 via WEB
Sempre molto stringata, per mio conto! Comunque.. grazie ^___^
 
trixty
trixty il 14/09/11 alle 20:04 via WEB
Soprattutto ai tempi di Internet l'amore è confuso con l'emozione e la passione struggente. Questa sembra addirittura essere un concetto innovativo, invece dovrebbe far parte del comune sentire. Complimentissimi per il blog. Un saluto.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 21:34 via WEB
Grazie del complimento, mi ha fatto molto piacere, così come mi fa piacere che un post possa stimolare un confronto dialettico. Il modo di vedere l'amore che si sta affermando credo derivi da un prolungamento dell'idea romantica di amore che ha la sua epigone in Mme Bovary, passa per Liala e Colette, e arriva ai nostri giorni con Moccia, le telenovelas o Harmony determinando questa visione di amore/passione, così tanto decantato nelle community ma che non mi sembra poi corrispondere alla realtà che vedo tutti i giorni intorno a me. Ancora grazie! :))
 
asettica2011
asettica2011 il 14/09/11 alle 22:04 via WEB
Molto bello questo pezzo e finalmente un sentimento positivo. Credo che l'incapacità di intimità affettiva sia un male diffuso nella società moderna, dobbiamo ancora imparare cosa significa amare.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/09/11 alle 22:50 via WEB
Abbi fede: di quelli negativi ne ho ancora in serbo tanti! :)). E' vero, da un lato c'è un gran sbandierare di passioni, dall'altro una grande incapacità di intimità affettiva. Idealizziamo così tanto le passioni che poi il confronto con la realtà ci porta solo delusioni? Ma come ho risposto ad Angelo, per amare veramente bisogna prima spogliarsi della corazza che ognuno di noi si porta addosso. E non per tutti è facile. :))
 
frmango
frmango il 15/09/11 alle 12:34 via WEB
stranamente, ma molti mi definiscono tale, la più bella definizione di amore l'ho trovata nella bibbia, esattamente nei corinzi. credo che se invece del termine carità, opportuno ma nella nostra cultura fuorviante, vi mettiamo il termine amore , la definizione sia bella e completa. Spesso ascolto persone che sanno dell'amore, ma ascoltandone intendono due cose fuorvianti, l'infatuazione del innamoramento dove non vediamo la'ltro per quello che è ma come lo immaginiamo nei nostri desideri, e l'altro il coniugare il verbo in maniera passiva, parlano di amore intendendo che vogliono, esigono amore.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 15/09/11 alle 13:03 via WEB
Andrò a rileggere la lettera ai Corinzi, sinceramente non la ricordo, ma mi fa piacere che mi hai dato uno stimolo a rivederla. Hai messo il dito in due concetti che esprimono il non-amore anche se credo che sia ormai la forma più comune di declinazione di questo verbo. Ed è proprio partendo da questi concetti sbagliati che poi la gente si ritrova a soffrire e soprattutto a disperarsi di come mai non si venga ricambiati. :))
 
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 15/09/11 alle 16:09 via WEB
...amore ,penso che sia una magnifica utopia,come democraziqa libertà tutte cose facili da scriver sulla carta,molto di più applicarle..l'essere umano dovrebbe essere migliore,oppure dimenticarsi di esser umano.ciao
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 17/09/11 alle 06:07 via WEB
Credo che se tu chiedessi a un sociologo, a uno psicologo, a un genetista, a un filosofo, a un preta, a un poeta, a un economista...una definizione della parola amore, ognuno di essi ti darebbe una risposta diversa. Generalmente preferiamo la definizione dei poeti, rifiutiamo quella del gentista e nella realtà ci comportiamo in base a quella dell'economista. Ma nessuna di queste, secondo me, è sbagliata. Ma l'uomo ha bisogno di utopie per credersi migliore di quanto non sia! :))
 
johnny.kraus
johnny.kraus il 16/09/11 alle 15:12 via WEB
Io trovo che ci sia semplicemente un abuso di termini in giro: quello che spesso viene definito amore (tipo quella roba che scoppia d'estate fra qualche calciatore e qualche velina) è semplicemente passione intesa però come esubero ormonale piuttosto che sofferenza, e come tale ha il suo tempo di vita più o meno breve. Per passione si dovrebbe intendere un qualcosa che in qualche modo è così intenso da metterci in crisi, anche fisicamente a volte. L'amore è un concetto molto più ampio e complesso, che potrebbe inglobare temporaneamente anche i due precedenti ma sicuramente non riconducibile solo a quello. Per fortuna.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 18/09/11 alle 08:45 via WEB
Scusami Johnny, ti avevo risposto ieri ma il mio commento è scomparso: in effetti ieri mattina ho avuto dei problemi con la connessione alla community di Libero. Sull'abuso concordo perfettamente, molto meno sulla sofferenza. Un amore che fa soffrire, secondo me non è amore, al massimo innamoramento verso una persona che o non è innamorata di noi o è talmente diversa da noi che i suoi atteggiamenti o la nostra differente idea dell'amore, ci fa soffrire. L'amore dovrebbe essere veramente la fusione tra due persone che ci porta a uno stato di benessere in ogni senso: fisico e mentale. :))
 
Vince198
Vince198 il 16/09/11 alle 18:09 via WEB
Ma.. sei abbonata? Anche oggi pomeriggio, appena entrato, fra i blog rilevanti! Non lamentarti, eh? ^____*
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 17/09/11 alle 06:34 via WEB
E chi si lamenta? :))) Solo che vorrei capire una cosa: ma a cosa serve trovarsi fra i blog rilevanti? Personalmente non mi sembra nemmeno che faccia precipitare le persone a cliccare sul mio blog !!!! :)))
 
   
Vince198
Vince198 il 17/09/11 alle 16:02 via WEB
In effetti serve poco e niente! Dopo qualche minuto - ho constatato, ma non nel tuo caso (nel mio di stamani: circa 3 minuti e poi sono.. "sparito") - cambiano blog! Se però ti lasciassero fra i blog rilevanti per qualche ora, allora avresti si un cospicuo passaggio di "curiosi". Sicuro! .. ^__^
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 18/09/11 alle 08:46 via WEB
Visti i risultati probabilmente io ci rimango cinque minuti!!!! :)))))
 
     
Vince198
Vince198 il 19/09/11 alle 09:39 via WEB
Ma no.. I tuoi risultati sono ottimi: ci mancherebbe altro! Per prassi, credo, gli amministratori mettano i blog rilevanti ma per pochissimo tempo (i blog sono numerossimi: tempo fa lessi, se non ricordo male, 165mila blog!...). Tu, a mio avviso, meriteresti molto di più ^___^
 
   
devitat
devitat il 17/09/11 alle 18:23 via WEB
poffarbacco...mi mandate fuori di testa con i blog preminenti e rilevanti..per fffortuna ci salva di Veuve il post sur l'amour ,che sui rilievi s'eleva, e li disclicca,non essendo essi una sorta di Legion d'honneur, a savoir, par coeur
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 18/09/11 alle 08:51 via WEB
Grazie Devi...non riesco mai capire se mi fai un complimento o mi prendi gentilmente per i fondelli...ma sei un vecchio amico e ormai conosco un po' questo miscuglio di poesia e ironia che ti caratterizza! :))
 
     
devitat
devitat il 18/09/11 alle 09:59 via WEB
il calice mai scolmo,che nostri occhi unì in amicizia a caro e giusto livello rimanendo,io qui per te elevo, poi che scoprii savietà di donna, d'animo forza interiormente espressa su tastiera,come fossero dita che di te ricamano i pensieri, come li sorge bellezza di tuo riso nel mattino, votàti mai a finire in sera....... \°°/
 
mauafel
mauafel il 17/09/11 alle 12:03 via WEB
Forse lo dice chi... ha perso il senso delle "misure" *_*
Buongorno Veuve... l'argomento si presta ad un trilione di interpretazioni e ne sono consapevole. Io stessa qualche anno fa ne avrei data una differente dall'oggi
L'emozione virtuale per quanto "vera" possa essere penso sia soggetta ad idealizzazione e spingendomi oltre e verso altro... anche alla comodità della nessuna responsabilità Non nego nè escludo una strada diversa ma... diciamo ne dubito *_*
L'amore per me è un "gioco" di equilibri che tende al completamento Pur mai raggiungendolo E' e deve (dovrebbe) essere anche passione coinvolgimento emozionale ed emotivo Costante Rinnovato
L'amore è differente dall'innamoramento L'amore è egoismo forza coraggio compromesso brividi infiniti Quanti sentimenti è... l'amore *_* Vero... senza impegno concreto... la sua fine non tarderà a giungere ... Ma forse... in questo caso non è verità d'amore
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 19/09/11 alle 07:48 via WEB
Sì, è un argomento che si presta a milioni di interpretazioni e ognuna sarà esatta per chi la esprime. Credo che non ci sia nulla di più multiforme della parola amore. Per amore (o per quel che si crede tale) si uccide e ci si uccide, gli atti più estremi (e ai due estremi) dell'agire umano. Penso anch'io come te che debba essere un completamento quindi la sua ricerca non dovrebbe solo, secondo me, limitarsi all'emozione e al sentimento, ma poi calarsi nella realtà di ognuno di noi. :))
 
avvbia
avvbia il 17/09/11 alle 12:13 via WEB
MAMMA MIA VEUVE mamma mia!. che titolo impegnativo del post!! e poi tu lo descrivi bene... parli di sentimento,.di emozioni,di costruzione. GIUSTO. in prorposito feci tempo fa un psot " che cosa è l'amor" tronco e riprendendo una bella canzone omonima di Capossella. Dicevo che esso è ..l'uno per cento e cioè 33 per cento intesa culturale o intellettuale 33 intesa morale o sentimentale o di cuore e 33 intesa FISICA o di copro. poi scocca la scintilla. da allora non ho cambiato parere... ciao e bunoa domenica!gino.PS:ci ritornerò sul post...
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 19/09/11 alle 07:58 via WEB
La nostra età, penso,ci rende forse un po' più pragmatici dando una dimensione meno "sentimentale" e più "realistica" di questo sentimento. Non che alla nostra età non si possa amare, ma forse riusciamo a vedere la cosa con i piedi un po' più piantati per terra. I tuoi 33% alla fine, come giustamente dici, hanno bisogno però anche della scintilla e questo fa entrare nell'imponderabile che poi nessuno sa decifrare: perché ci si innamora di questo e non di quello? :))
 
rteo1
rteo1 il 20/09/11 alle 12:10 via WEB
Una parola così semplice, ma tanto complessa per essere facilmente spiegata.Io vorrei limitarla soltanto ad un'ipotesi: ama chi è disposto a dare la sua vita per un altro/a senza attendersi nulla in cambio. Tutto il resto, è ben poca cosa, e bisogna stare attenti anche a che non ci si trovi nella situazione di strumento inconsapevole di procreazione, pensando, invece, che sia amore.
 
avvbia
avvbia il 25/09/11 alle 01:16 via WEB
ALLA FINE MA FORSE SOLO ALLA FINE convieni con quanto dico io.. il 33 per cento nn è una percentuale STATICA.direi un poco di tutto,un poco.poi l'imponderabile ed anche come dice erasmo ...la pazzia dell'amore che da lui viene elogiata...ciao!gino:PS niente però esclude che molti nella società di oggi materialistica e pragmantica magari mettano l'amore in seconda linea...
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 25/09/11 alle 12:12 via WEB
L'amore, non solo quello fra due persone, dovrebbe essere la spinta che fa andare avanti il mondo. Lo so che sembra un'idea troppo "cattolica", ma non butterei sempre a mare quello che dicono i preti, ogni tanto dicono anche cose giuste! :))
 
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Perché un altro blog? Non credo che il mondo ne abbia necessità ed esso non nasce nemmeno da un mio bisogno di esprimere fatti o sensazioni personali.

Non sarà quindi né un diario personale, né una valvola di sfogo di sentimenti ed emozioni.

Scriverò di fatti, articoli di giornali, libri, frasi che mi hanno fatto pensare, ragionare, riflettere, che mi sono piaciuti o non piaciuti, che hanno risvegliato il mio senso critico e anche qualche rotellina un po' arrugginita del mio cervello.

Sarà il blog di una persona che ritiene ancora di avere un cervello pensante libero da ideologie, dottrine, fedi e prese di posizione o di campo acefale.

 

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