La Specola
"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco
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Post n°96 pubblicato il 24 Settembre 2011 da veuve_cliquot
Raffaello Sanzio: La giustizia
I comportamenti di un individuo rispetto alle regole sociali devono essere regolamentati da leggi o fare in modo che nei cittadini si sviluppino dei comportamenti moralmente corretti? Evidentemente questa seconda ipotesi sarebbe la più auspicabile attraverso l’interiorizzazione della regola. Ma quanti di noi lo fanno realmente? Dal parcheggio selvaggio all’occupazione dei posti auto per portatori di handicap, al rispetto dei limiti di velocità al pagamento delle tasse, in Italia la regola imposta dalla legge è spesso poco seguita. L’atteggiamento di coloro che seguono le regole solo per la paura della punizione e non le seguono quando pensano di non essere punti è il tipico atteggiamento dei bambini in cui la regola viene rispettata per timore dell’autorità e della punizione. Passare da questa morale imposta dall’esterno a una morale in cui il divieto viene accettato perché lo si ritiene giusto dovrebbe essere l’evoluzione dallo stato infantile allo stato adulto. Eppure spesso tra giudizio e comportamento vi possono essere molte discrepanze in quanto il comportamento è spesso succube anche di fattori emozionali, affettivi, sociali: regole che a mente fredda possono essere ritenute giuste, quando ci ritroviamo magari in compagnia non vengono seguite . E a questo atteggiamento vengono spesso trovate migliaia di ragioni come giustificanti della cattiva condotta (quante volte abbiamo sentito giustificare il parcheggio in seconda fila con un : solo due minuti…sono di fretta? Quante volte abbiamo ritenuto giusto non guidare dopo aver bevuto alcolici e invece ci siamo messi in macchina dopo una bella serata al ristorante?). Ecco che l’interiorizzazione della regola da sola non basta e che quindi le regole e le eventuali punizioni sono necessarie. Io penso che il rispetto delle regole e l’eventuale punizione alla loro trasgressione dovrebbe rientrare nei metodi educativi. L’interiorizzazione delle regole dovrebbe essere messa in atto già dai primi anni di vita e il controllo sociale è assolutamente necessario, cosa che spesso manca nel nostro paese (chi osa ormai far alzare un ragazzo seduto sul pullman per far sedere un anziano? Chi osa richiamare qualcuno che getta per terra qualche cosa?). E la punizione dovrebbe far parte del processo educativo in quanto una regola che si può impunemente ignorare perde progressivamente valore. Se non c’è differenza di trattamento tra chi rispetta la regola e chi non la rispetta, ciò porterà a far pensare che quella regola vale ben poco e non verrà interiorizzata o, se la si è già interiorizzata, pian piano viene a cadere. Ecco perché l’esempio che ci viene dato da chi ci governa (o ci dovrebbe governare) diventa importantissimo: se vediamo che queste persone non rispettano le regole e quando non le rispettano riescono a farla franca ognuno di noi potrà pensare che anche noi possiamo infrangerle e se per loro la punizione non arriva, perché dovrebbe arrivare per noi?
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QUESTO BLOG
Perché un altro blog? Non credo che il mondo ne abbia necessità ed esso non nasce nemmeno da un mio bisogno di esprimere fatti o sensazioni personali.
Non sarà quindi né un diario personale, né una valvola di sfogo di sentimenti ed emozioni.
Scriverò di fatti, articoli di giornali, libri, frasi che mi hanno fatto pensare, ragionare, riflettere, che mi sono piaciuti o non piaciuti, che hanno risvegliato il mio senso critico e anche qualche rotellina un po' arrugginita del mio cervello.
Sarà il blog di una persona che ritiene ancora di avere un cervello pensante libero da ideologie, dottrine, fedi e prese di posizione o di campo acefale.
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Siamo tutti esseri imperfetti, pertanto non in grado di dare l'esempio. Se scaviamo dentro noi, troveremo sempre qualche cosa di non perfettamente "chiaro"..
Appartengo a quella categoria del "chi è senza peccati, scagli la prima pietra"! Anche se talvolta me ne dimentico e le tiro lo stesso..
Un abbraccio, buon inizio di settimana! Vince ^__^
Anche la chiesa, che ha tirato strali a tutti in questi giorni (nella persona del capo della CEI) dovrebbe essere un pò più cauta, dato che ci sono in giro i soliti interpreti pro domo sua, oltre che peccati che la chiesa stessa non può certo nascondere, no?
Meglio, a mio modesto avviso, evitare questo genere di polemiche che, delle volte, diventano pretestuose, quasi a prescindere, innescate per lo più da chi cerca visibilità e/o convenienze particolari. Ciao, Vince
Tutto ciò lascia l'amaro in bocca perchè ancora c'è in giro chi (certi media e quotidiani) usa metodi da guelfi contro ghibellini e viceversa, quando la situazione attuale richiederebbe, per lo meno, collaborazione reale da parte di tutti i parlamentari. Invece c'è il solito teatrino in cui viene ora tirato per la manica anche il card. Bagnasco, non facendosi scrupolo alcuno (hai ben detto, tu..) per le proprie convenienze. Come se noi cittadini non avessimo ascoltato, letto le parole di Bagnasco e che, per inciso - torno a ripetere - ha spaziato a 360°.
Ieri sera ho guardato per 15 minuti ballarò e poi ho cambiato canale: certi spettacoli - di chi parteggia apertamente con la classica faccia di "tolla", ma non vuole darlo ad intendere - mi lasciano così indifferente che preferisco guardare altro di più interessante! ^__^
Potrei dire "quasi" mai nella storia. Anzi, mai :)