Creato da veuve_cliquot il 10/01/2011

La Specola

"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco

 

« AMOREERRORI »

REGOLE

Post n°96 pubblicato il 24 Settembre 2011 da veuve_cliquot

Raffaello Sanzio: La giustizia

 

I comportamenti di un individuo rispetto alle regole sociali devono essere regolamentati da leggi o fare in modo che nei cittadini si sviluppino dei comportamenti moralmente corretti? Evidentemente questa seconda ipotesi sarebbe la più auspicabile attraverso l’interiorizzazione della regola. Ma quanti di noi lo fanno realmente? Dal parcheggio selvaggio all’occupazione dei posti auto per portatori di handicap, al rispetto dei limiti di velocità al pagamento delle tasse, in Italia la regola imposta dalla legge è spesso poco seguita.

L’atteggiamento di coloro che seguono le regole solo per la paura della punizione e non le seguono quando pensano di non essere punti è il tipico atteggiamento dei bambini in cui la regola viene rispettata per timore dell’autorità e della punizione. Passare da questa morale imposta dall’esterno a una morale in cui il divieto viene accettato perché lo si ritiene giusto dovrebbe essere l’evoluzione dallo stato infantile allo stato adulto. Eppure spesso tra giudizio e comportamento vi possono essere molte discrepanze in quanto il comportamento è spesso succube anche di fattori emozionali, affettivi, sociali: regole che a mente fredda possono essere ritenute giuste, quando ci ritroviamo magari in compagnia non vengono seguite . E a questo atteggiamento vengono spesso trovate migliaia di ragioni come giustificanti della cattiva condotta (quante volte abbiamo sentito giustificare il parcheggio in seconda fila con un : solo due minuti…sono di fretta? Quante volte abbiamo ritenuto giusto non guidare dopo aver bevuto alcolici e invece ci siamo messi in macchina dopo una bella serata al ristorante?).

Ecco che l’interiorizzazione della regola da sola non basta e che quindi le regole e le eventuali punizioni sono necessarie. Io penso che il rispetto delle regole e l’eventuale punizione alla loro trasgressione dovrebbe rientrare nei metodi educativi. L’interiorizzazione delle regole dovrebbe essere messa in atto già dai primi anni di vita e il controllo sociale è assolutamente necessario, cosa che spesso manca nel nostro paese (chi osa ormai far alzare un ragazzo seduto sul pullman per far sedere un anziano? Chi osa richiamare qualcuno che getta per terra qualche cosa?).

E la punizione dovrebbe far parte del processo educativo in quanto una regola che si può impunemente ignorare perde progressivamente valore. Se non c’è differenza di trattamento tra chi rispetta la regola e chi non la rispetta, ciò  porterà a far pensare che quella regola vale ben poco e non verrà interiorizzata o, se la si è già interiorizzata, pian piano viene a cadere.

Ecco perché l’esempio che ci viene dato da chi ci governa (o ci dovrebbe governare) diventa importantissimo: se vediamo che queste persone non rispettano le regole e quando non le rispettano riescono a farla franca ognuno di noi potrà pensare che anche noi possiamo infrangerle e se per loro la punizione non arriva, perché dovrebbe arrivare per noi?

 

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
DEVITAT il 24/09/11 alle 17:53 via WEB
oggi sei misericordiosa, furente ma sommessa.. le regole sono seguite, dici...poco il controllo sociale che...spesso manca i comportamenti morali....dovrebbero essere più corretti Veuve,la verita' é ,che oggi nessuna regola viene piu' rispettata, perche' non vi é punizione immediata..ma se si é controllati e subito puniti..(accade ogni tanto)ohh, é uno stato di polizia dicono.. e vi é sempre una ragione che giustifica ,riduce le colpe... non era in grado di intendere e volere..assolto(era solo bevuto o drogato,che vuoi che sia) non vi era intenzione di uccidere, omicidio colposo..assolto con la condizionale. soluzione? dici bene,sin dall'infanzia educazione morale e civile. ma non siamo in Germania , Svizzera ,Olanda, ove c'é un controllo a partire dal vicinato, per cui rimane solo,per questa generazione che scrive, di dare l'esempio...qualcuno ci leggera'..
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 25/09/11 alle 10:25 via WEB
Sì, in Italia si è perso il senso della colpa individuale: non è mai colpa dell'individuo ma di qualcun altro, che sia la società, l'infanzia, le compagnie, l'educazione, i mass media. L'incapacità di intendere e volere "momentanea" non giustifica ciò che si è compiuto. Questo "buonismo" imperante che giustifica il colpevole e lascia senza giustizia la vittima porterà solo a una inciviltà della nostra società. Buona domenica, Dave. :))
 
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 25/09/11 alle 01:30 via WEB
...ho letto lo scritto sopra e volevo fare una precisazione sui popoli nordici che sembrerebbero meglio di noi. qualche anno fa hanno preso un gruppo di tedeschi che defecava sul marciapiede qui a milano,quindi quando loro san di non venir puniti,come i bambini non visti,peccano.troppe regole uccidono,io anche sul lavoro debbo rispettarle molte, e la vacanza per me ,la vera vacanza è senza regole ,ma ne seguo una molto importante,tramandata dall'educazione famigliare , non fare agli altri ciò che non vorresti subire...da lì il parcheggio e tutto il resto.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 25/09/11 alle 10:31 via WEB
Nei paesi del nord non esiste solo il controllo della legge (che proprio perché tale, non può controllare tutto), ma esiste il controllo sociale, cioé di chi ti sta intorno: se osi buttare la cicca della sigaretta per terra, chi ti passa accanto ti dirà di raccoglierla. Quando questa gente viene in Italia sa che non esiste nessun controllo, quindi si comporta in maniera assolutamente maleducata. Quella che tu ricordi (non fare agli altri quello che non vorresti venga fatto a te), è una regola morale che tutti dovremmo tenere bene a mente, ma, sinceramente, conosco ben poche persone che ci si attengono. Ecco perché è necessario il controllo e l'eventuale punizione. :))
 
frmango
frmango il 25/09/11 alle 11:40 via WEB
bell'argomento, come sempre d'altronde. Personalmente penso che le regole vadano introiettate, e solo dopo è possibile trasgredirle in maniera adulta sempre pensando di essere parte di un gruppo sociale e civile. Trasgredire la civilità e la socialità significa essre incivili.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 25/09/11 alle 12:15 via WEB
Ma credo che introiettarle sia la cosa più difficile (guarda l'esempio che ha riportato J_See nella risposta sopra sugli "educatissimi" tedeschi). Che poi sia anche giusto trasgredire quelle che non riteniamo giuste sarebbe indice di maturità ma consapevoli anche dell'eventuale pena e soprattutto come giustamente scrivi, considerando che siamo parte di un gruppo sociale e non ci è permesso fare i comodi nostri. Grazie!!! :))
 
roseilmare
roseilmare il 25/09/11 alle 19:13 via WEB
Parli di un argomento dalle mille sfaccettature. Ricordi che a scuola ci insegnavano l'educazione civica? Imparavamo le regole più semplici della buona educazione e del rispetto della cosa altrui più della cosa propria. Si gettano le carte per terra? No, di certo e noi come ci comportiamo? le mettiamo in borsetta e le buttiamo nel primo cestino dell'immondizia. Regole che vengono da dentro di noi, radicate nella nostra coscienza e quando contravveniamo a queste regole ci sentiamo in colpa da sole, senza punizione alcuna. E oggi? Nemmeno chi uccide viene punito. Mi sembra di vivere nel Far West:-)) Ciao.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 26/09/11 alle 22:03 via WEB
Regole che abbiamo introiettato perché ci vennero insegnate fin dai primi anni di vita, soprattutto dai genitori. Quanto alla borsetta un mio ex a volte la paragonava a una pattumiera, quando nel cercare dentro qualche cosa tiravo fuori pacchetti di sigarette finiti, carte di caramelle, scontrini, etichette di vestiti. Ricordo che a Stoccolma girai per due ore con la cicca spenta della sigaretta in mano perché non osavo gettarla per terra dove non ne vedevo nemmeno una e non trovai nemmeno un bidone di spazzatura, ma per strada non vedevi nulla gettato per terra; ma nel successivo viaggio nella Svizzera tedesca mi organizzai con un portacenere da borsetta! Credo che quello che manchi da noi sia anche il controllo sociale oltre a una non educazione imperante. :))
 
Vince198
Vince198 il 26/09/11 alle 08:43 via WEB
Argomento quantomai complicato che viaggia si apri passo con l'evoluzione dell'uomo stesso, fra regole scritte, non scritte, norme dei codici che individuano "esondazioni", reati etc. Non è possibile normare tutto, ovviamente. Infine c'è la classica zona grigia dove tutto sfuma in contorni confusi, impossibili da delineare in modo chiaro e incontrovertibile..
Siamo tutti esseri imperfetti, pertanto non in grado di dare l'esempio. Se scaviamo dentro noi, troveremo sempre qualche cosa di non perfettamente "chiaro"..
Appartengo a quella categoria del "chi è senza peccati, scagli la prima pietra"! Anche se talvolta me ne dimentico e le tiro lo stesso..
Un abbraccio, buon inizio di settimana! Vince ^__^
 
 
Vince198
Vince198 il 26/09/11 alle 08:44 via WEB
errata corrige: "si apri passo" .. intendasi "di pari passo". Me ne scuso!
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 26/09/11 alle 22:10 via WEB
Certi atteggiamenti dovrebbero rientrare nelle regole del vivere civile, non dovrebbero essere codificate per legge, non dovrebbe essercene bisogno. Normare tutto toglie ogni minima libertà, ma la libertà personale non dovrebbe nemmeno essere intesa come possibilità di fare tutto quello che si vuole infischiandosene se può dar noia agli altri. Che poi ogni tanto ci scappi qualche cosa è naturale, ma è il non farlo mai che ci rende incivili. :))
 
   
Vince198
Vince198 il 27/09/11 alle 11:27 via WEB
La libertà di fare non deve ledere quella degli altri: certamente si! Daltronde normare tutto è impossibile, ergo ci vorrebbe, specie come dicevo precedentemente in quella zona grigia dove conta l'"autonomia personale e di pensiero", solo un pò di buon senso.. Poichè noi esseri umani siamo fallibili, personalmente direi che guardare altrove senza prima vedere se siamo noi stessi scevri da mancanze similari, particolari afferenti la moralità, è il solito vizio di chi talvolta si ritiene immune da certi peccatucci, di salire sul palco d'accusa etc. etc..
Anche la chiesa, che ha tirato strali a tutti in questi giorni (nella persona del capo della CEI) dovrebbe essere un pò più cauta, dato che ci sono in giro i soliti interpreti pro domo sua, oltre che peccati che la chiesa stessa non può certo nascondere, no?
Meglio, a mio modesto avviso, evitare questo genere di polemiche che, delle volte, diventano pretestuose, quasi a prescindere, innescate per lo più da chi cerca visibilità e/o convenienze particolari. Ciao, Vince
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 27/09/11 alle 17:55 via WEB
Ho trovato in effetti un po' strano che nessuno si sia levato, come solitamente succede quando la chiesa prende posizione, a protestare contro l'ingerenza della chiesa nella politica. Stranamente la chiesa viene accusata di ingerenza solo se attacca un lato, mentre si plaude ad essa quando attacca l'altro lato. Personalmente credo che la chiesa debba sempre esprimere il suo parere morale, poi sta ai politici non ascoltarla se reputano che questo parere sia ingerente su uno stato laico. Ma usare i due pesi e le due misure mi piace poco. Quando parlava contro la fecondazione assistita era ingerente, ora che parla dell'immoralità dilagante nella nostra politica è la santa madre chiesa. Per la chiesa entrambe le cose rientrano in un discorso di morale, quindi reputo giusto che esprima il suo parere su entrambi. :))
 
     
Vince198
Vince198 il 28/09/11 alle 09:40 via WEB
Vero! Com'è vero che c'è chi si attacca a tutto per screditare il proprio avversario, nel caso specifico, politico, dato che oramai vedo gente "disperata", oltre la frutta del mese dopo..
Tutto ciò lascia l'amaro in bocca perchè ancora c'è in giro chi (certi media e quotidiani) usa metodi da guelfi contro ghibellini e viceversa, quando la situazione attuale richiederebbe, per lo meno, collaborazione reale da parte di tutti i parlamentari. Invece c'è il solito teatrino in cui viene ora tirato per la manica anche il card. Bagnasco, non facendosi scrupolo alcuno (hai ben detto, tu..) per le proprie convenienze. Come se noi cittadini non avessimo ascoltato, letto le parole di Bagnasco e che, per inciso - torno a ripetere - ha spaziato a 360°.
Ieri sera ho guardato per 15 minuti ballarò e poi ho cambiato canale: certi spettacoli - di chi parteggia apertamente con la classica faccia di "tolla", ma non vuole darlo ad intendere - mi lasciano così indifferente che preferisco guardare altro di più interessante! ^__^
 
asettica2011
asettica2011 il 26/09/11 alle 21:50 via WEB
Penso che vivendo in società, le regole debbano esistere altrimenti regnerebbe il caos, tuttavia sono anche del parere che troppe regole siano un vincolo alla libera espressione, spesso siamo intrappolati da troppi condizionamenti. Pensiamo alle cosidette regole che sono divenute tabù, sono poi così necessarie? Talvolta penso che ci complichiamo la vita, se solo ci fosse più buonsenso e rispetto non ci sarebbe bisogno di tante leggi.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 26/09/11 alle 22:17 via WEB
Esatto, alla fine le troppe leggi complicano veramente la vita, ma sembra che gli esseri umani non riuscano a farne a meno. Per esempio solo da qualche anno c'è la multa se non si raccolgono gli escrementi del proprio cane. Ma ti sembra che ci vuole una multa per una cosa che dovrebbe essere fatta per un semplice buonsenso e per rispetto verso gli altri ( e te lo dice una che avendo avuto il cane per anni ha raccattato le cacche del proprio anche alle sei del mattino quando non c'era nessuno in giro). :))
 
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 27/09/11 alle 18:20 via WEB
...ecco io devo capire perchè i carabinieri a cavallo non fanno altrettanto...evidentemente c'è cacca e cacca :)
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 27/09/11 alle 19:10 via WEB
E vuoi mettere la cacca di un banale cagnone con quella di quei meravigliosi cavalli arabi? Noblesse oblige!!!!! :)))
 
   
roseilmare
roseilmare il 27/09/11 alle 21:15 via WEB
A me, a dire il vero, piacciono anche i Carabinieri a cavallo. Sono alti e belli:-))
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 28/09/11 alle 20:28 via WEB
Concordo ampiamente...spettacolari! E cosa vuoi che sia qualche cacchina!!! :)))
 
     
roseilmare
roseilmare il 28/09/11 alle 21:43 via WEB
:-)))
 
trixty
trixty il 28/09/11 alle 20:50 via WEB
La pedagogia contemporanea sostiene di educare i bambini alle regole. Poche ma sostanziali. Dico questo perchè a me sono mancate, i miei genitori mi hanno responsabilizzato fin dalla più tenera età, ma non mi hanno impartito alcuna regola. Tuttavia, infrangere la regola è malecazione, perchè così facendo non si rispetta i diritti altrui. Sinceramente non sono capace di farlo.
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 01/10/11 alle 14:58 via WEB
Non so se sia così comune diventare responsabili senza imporre regole. Penso che la responsabilizzazione sia un'applicare delle regole (ti responsabilizzo dandoti le chiavi di casa, ma si presume che questo sottintenda che devi anche chiudere la porta con quelle chiavi e che devi rientrare a un certo orario). Le regole servono soprattutto perché viviamo in una società, quindi in rapporto agli altri (se vivessimo soli su un'isola deserta potremmo non avere regole). Poi ognuno di noi si crea delle regole interne che dovrebbero (metto il condizionale) impedirci di essere maleducati. :))
 
Arvalius
Arvalius il 29/09/11 alle 09:27 via WEB
E' verissimo. Ma quando mai chi governa ha rispettato le regole? :)
Potrei dire "quasi" mai nella storia. Anzi, mai :)
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 01/10/11 alle 14:59 via WEB
Sì, da quel che vediamo giornalmente, i governanti spesso sono i primi a infrangerle mentre invece dovrebbero essere i primi, proprio per il loro ruolo, a seguirle, almeno per dare il buon esempio! :))
 
avvbia
avvbia il 29/09/11 alle 13:05 via WEB
SI VEUVE Si :viviamo in italia in un momento DIFFICILE. molto difficile,. oltte all'economia a pezzi ed alla politica che sicuramente va mele ., devi aggiungere la corruzione dilagante soprautto nei nostri governatni. dissi a te tempo fa che due sono le cose che vanno male in italia :non funzionalità dello stato e disoccupazione Ad essa aggiunsi la corruzione! peccato! perchè abbiamo delle potenzialità che potrebbero essere meglio sviluppate!! ciao ciao. Ps risposi in mio blog a tuo bel commento!!
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 01/10/11 alle 15:05 via WEB
Io credo che noi italiani siamo un grande popolo che però ha il difetto di essere troppo individualista, senza senso dello stato e della proprietà altrui. Proprio ora torno dal buttare la spazzatura e dentro il contenitore della carta c'era un enorme pezzo di plastica...il bidone della plastica è esattamente accento a quello della carta! Io riesco ancora ad arrabbiarmi davanti a questo menefreghismo assoluto (a parte che ho preso la plastica e l'ho buttata nel suo contenitore): che il mondo sia pieno di stupidi che non capiscono ancora dove vada buttata la plastica, non mi sembra. Piuttosto la maggior parete delle persone vive in un assoluto menefreghismo e forse quello che sta succedendo è la giusta punizione. Peccato che poi nel calderone finiscono tutti! :))
 
rteo1
rteo1 il 30/09/11 alle 11:41 via WEB
La questione che poni è cruciale rispetto a qualsiasi comunità organizzata. Hobbes nel Leviatano ha sostenuto che senza la spada la regola risulta priva di efficacia. E' una verità incontestabile. Eppure credo che fintanto che sia necessaria la pena per fare osservare una buona regola la società sarà ancora legata all'istinto naturale. Circa, poi, il differente comportamento delle persone quando sono in gruppo, ciò dipende dall'effetto moltiplicatore - in negativo - della massa (Freud nel saggio Psicologia dell'io e della massa l'ha ampiamente approfondito). In ultimo, l'esempio è fondamentale per i cittadini (così come per i bambini). Oggi dai governanti, come giustamente osservi, giungono solo messaggi che disgregano il tessuto sociale ed esaltano la violazione delle regole come modo di vivere. Quale futuro ?
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 01/10/11 alle 15:10 via WEB
Concordo con Hobbes!!!! E credo che questo principio valga soprattutto per noi italiani. Il problema è che non tutto è controllabile dallo stato e quello che viene chiamato controllo sociale, da noi non esiste più, ognuno se ne frega di cosa facciano gli altri, basta che non invadano il proprio orticello. Forse è per questo che accettiamo i nostri attuali governanti: non ci crediamo meglio di loro per cui riusciamo a capirli. Ormai si esalta il furbo, mentre l'onesto è considerato un povero stupido. Il futuro lo vedo bruttino, ma in fondo, forse non meritiamo di meglio! :))
 
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 04/10/11 alle 18:07 via WEB
...se non sbaglio siamo lo stato con più leggi e codicilli vari,comunque sempre interpretabili...il troppo, a volte, fa l'effetto che non ce ne sia nessuna...
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 05/10/11 alle 17:20 via WEB
Esatto e ne hai tratto le giuste conclusioni: alla fine le troppe leggi portano a un minor rispetto di esse. Farle rispettare tutte è impossibile e questo dà alle persone l'idea che possano essere trasgredite molto facilmente. :))
 
   
roseilmare
roseilmare il 08/10/11 alle 21:08 via WEB
Mi hai fatto venire in mente il dottor Azzecca Garbugli dei Promessi Sposi.
 
     
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 17/10/11 alle 19:56 via WEB
La grandezza di uno scrittore è proprio nel riuscire a creare dei personaggi che ci ritornino in mente in determinate situazioni. E Manzoni è un grande. :))
 
johnny.kraus
johnny.kraus il 17/10/11 alle 13:41 via WEB
Mi fa male constatare che nonostante il tuo discorso sia logico ed anche suffragato dall'esperienza comune, in Italia continuiamo ad andare in direzione opposta: impunità per chiunque, permissivismo assoluto e maleducazione dilagante. Hai mai pensato di scendere tu in politica? ;)
 
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 17/10/11 alle 20:04 via WEB
Spesso mi sono chiesta come mai in politica scendano solo le persone a cui non affideremmo nemmeno il cane per fare una passeggiata (e questa è un'evidenza). Appartengo alla generazione del '68, una generazione che si è nutrita di ideali e di sogni su un futuro migliore. E ognuno pensava di poter cambiare il mondo anche attraverso il proprio lavoro quotidiano senza dover entrare in politica perché politica era anche la vita di tutti i giorni. Oramai, superato il mezzo secolo sono convinta che abbiamo fallito su tutta la linea. Il mondo non era per questi poveri illusi, ma per i furbi che hanno sempre fatto esclusivamente il proprio interesse. No, non ho mai avuto un'idea del genere, disprezzo troppo i politici per pensare di poterne fare parte. :))
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

QUESTO BLOG

Perché un altro blog? Non credo che il mondo ne abbia necessità ed esso non nasce nemmeno da un mio bisogno di esprimere fatti o sensazioni personali.

Non sarà quindi né un diario personale, né una valvola di sfogo di sentimenti ed emozioni.

Scriverò di fatti, articoli di giornali, libri, frasi che mi hanno fatto pensare, ragionare, riflettere, che mi sono piaciuti o non piaciuti, che hanno risvegliato il mio senso critico e anche qualche rotellina un po' arrugginita del mio cervello.

Sarà il blog di una persona che ritiene ancora di avere un cervello pensante libero da ideologie, dottrine, fedi e prese di posizione o di campo acefale.

 

ULTIMI COMMENTI

ULTIME VISITE AL BLOG

trixtyFlaneur69claudio.960viaggiodglmetro.nomoSolesdemarlord_of_bordernessundubbioTi_cerco_over60evaristo.pozzohjdroxveuve_cliquotoceanomare14ossimora
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963