Creato da veuve_cliquot il 10/01/2011

La Specola

"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco

 

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ARANCE

Post n°109 pubblicato il 26 Dicembre 2011 da veuve_cliquot

P. Cezanne: Natura morta

 

Nei giorni precedenti il Natale, mentre giravo per la città alla ricerca dei regali da acquistare mi è ritornato alla mente un episodio di tanti anni fa, circa trenta. In quel periodo vivevo all’estero e avevo fatto amicizia con un gruppo di polacchi, tutte persone laureate con ottimi posti di lavoro nel loro paese che si trovavano nella stessa città in cui io abitavo per effettuare degli stages. Parlando di regali di Natale, mi dissero che in Polonia, un regalo molto apprezzato per loro erano le arance. Davanti al mio stupore mi spiegarono che nel loro paese era ben difficile trovare arance (c’era ancora, in quel tempo, il muro di Berlino), per cui esse diventavano un regalo molto apprezzato a Natale. Nel momento in cui mi sono ricordata di questo episodio mi sono ritrovata a rimpiangere di non poter regalare delle arance ma di essere costretta a cercare regali assolutamente superflui e spesso inutili.

Per me il Natale è ormai diventato questa ricerca estenuante del “regalo” che nella maggior parte delle volte si risolve nel regalare qualche cosa di superfluo. Alle persone che mi sono più vicine chiedo se hanno necessità di qualche cosa ma difficilmente ottengo una risposta: viviamo in un regime di vita in cui ormai ci manca solo il superfluo, non il necessario. Anche se si regala un maglione o una camicia è semplicemente l’ennesimo maglione o camicia che si accumulerà agli altri che già riempiono i nostri armadi. Anche i bambini ormai vivono sommersi nei giochi e ogni nuovo gioco è semplicemente uno in più.

Ma vi siete mai resi conto, passando davanti a una scuola elementare, di riuscire a capire chi è figlio dell’industriale o chi è figlio dell’operaio? Ormai tutti i bambini hanno il giubbotto o lo zaino omologato alla moda del momento. Quando io frequentavo le elementari, in un piccolo paese agricolo negli anni sessanta, riuscivi a distinguere al volo il figlio dell’avvocato dal figlio del contadino, il primo con il bel cappottino di panno e la scarpina lucida in pelle, il secondo con il maglione pesante fatto a mano dalla mamma e lo zoccolo infilato in un paio di calzettoni pesanti. Ora invece tutti possiamo con più o meno sacrifici, avere tutto. La società dei consumi non si basa più sull’alto reddito ma sull’omologazione anche a costo elevato.

Qualche sera fa a Ballarò il direttore generale di una grande catena di supermercati disse che in questo anno di crisi si era ridotta la spesa per gli alimentari mentre invece era aumentata la spesa per gli smatphone. Gli italiani quindi riducono la spesa per i bisogni primari ma non quella per le cose superflue. Ma c’è veramente questa necessità di connettersi con internet ogni momento, di scattare foto o ascoltare musica con un apparecchio il cui scopo principale sarebbe di telefonare? Non se ne può proprio fare a meno? Oppure possedere uno smartphone diventa sinonimo di apparire in una società che ha fatto del consumismo la sua nuova divinità, in cui il “bisogno” di queste merci viene creato artificialmente dalla pubblicità, in cui il progresso tecnologico è talmente rapido che ciò che era stato acquistato un anno fa è ormai obsoleto e se vuoi essere “à la page” devi sostituirlo con il nuovo modello. Ormai non abbiamo più nemmeno il tempo di consumare ma solo quello di mettere da parte. E in questo continuo sostituire gli oggetti pian piano si finisce per riconoscersi negli oggetti che si posseggono: io sono in quanto posseggo questa o quella cosa, io sono perché appaio come possessore di questo o quello. In questa cultura del consumo dove nulla è durevole, pian piano dagli oggetti si passa ai rapporti fra gli uomini dove l’”usa e getta” fa ormai parte sia delle amicizie che dei rapporti sentimentali.

In questi mesi si sta parlando tanto di crisi, tutti ne siamo un po’ terrorizzati, ma forse questo potrebbe essere il momento di ripensare a cosa sia realmente necessario e a cosa sia superfluo. Forse, ormai costretti dalla riduzione degli stipendi e quindi della possibilità di spendere, possiamo cominciare a pensare che lo smartphone non è poi così necessario.

Chissà che non potremmo anche noi cominciare a regalare arance!

 

Commenti al Post:
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 26/12/11 alle 19:46 via WEB
...cerco sempre di trovare un oggetto curioso o particolare...per me è passato il momento dei numerosi regali,li faccio solo ai miei due figli...quindi non mi devo sbattere molto...ma qui le arance non si portano a quelli a san vittore? :) in fondo anche i polacchi erano carcerati dietro ad un muro senza distinzione :(
 
roseilmare
roseilmare il 26/12/11 alle 19:47 via WEB
Sono stata sempre fautrice dell'uso dei grembiulini a scuola perchè almeno da bambini dovremmo essere tutti uguali. Mi sembra educativo. Invece c'è, già dalla prima infanzia, la corsa all'abito firmato e al tutto trendy. L'omologazione fa sì che persino i bambini sono tutti uguali, con lo stesso zaino e le stesse Nike. Fa nulla, come hai scritto tu, se non ce li si può permettere. Bisogna allinearsi, essere pecoroni ammaestrati. Per il regalo, le arance sono gradite, per un ritorno alla semplicità. Tuttavia a volte si regalano oggetti superflui solo perchè si sa che la persona che li riceve di sua iniziativa non se li va a comprare. Vero è però che al giorno di oggi tutti hanno tutto. Riscopriamo il significato e il valore degli oggetti. Io sono affezionata ai miei. Un abbraccio, Ros.
 
trixty
trixty il 26/12/11 alle 20:43 via WEB
Ti ringrazio per le… arance. Uno perchè mi piacciono i colori del quadro di Cézanne, due perché con tanta tenerezza mi riporti alla mente quando piccolina, a Natale, chiedevo a mio padre che cosa gli portasse Babbo Natale quando lui era stato un bambino. Mi rispondeva, con un velo di tristezza, che allora non c’era Babbo Natale e comunque anche se non c’era l’albero c’erano i regali e consistevano in un paio di arance. Da bambina ero attonita a sentirlo, non mi capacitavo di come potesse essere cresciuto, mi pareva la miseria più nera per ricevere due arance per regalo! Ora capisco eccome! è vero, oggi non si differenzia il figlio dell’avvocato dal figlio dell’operaio. Ho visto anche operaie abbigliate con grandi firme! Quel che non mi piace è che l’operaio dica: “Io mi sacrifico, ma non voglio che mio figlio sia diverso dagli altri.” Sono frasi che ho sentito più volte. è mai possibile che non capiscano che non sono i vestiti che differenziano gli uni dagli altri, ma ciò che apprendono a scuola, non ciò che hanno, ciò che li rende capaci di elaborare le nozioni, non lo smartphone … è molto triste questo stato di cose per me. Terrificante anche l’uso e getta dei rapporti sentimentali; hai scritto bene. La crisi è un’occasione per ridare il giusto valore alle cose e ai bisogni.
 
 
coccoildrillo
coccoildrillo il 27/12/11 alle 08:10 via WEB
concordo ma a ben guardarsi attorno la cosiddetta "crisi" è una bufala ! Almeno per la maggior parte della gente.
 
coccoildrillo
coccoildrillo il 27/12/11 alle 08:08 via WEB
Se si deve credere ai quotidiani (???) s'è speso molto meno per il cibo ma molto di piu' per imbecillità tipo smartphone .... aggeggi dei quali il 90% dei possessori usa il 30% delle funzioni ma.....GUAI a non averlo....Concordo sul fatto che tutti abbiano tutto e quindi abbiano "spento" il cervello a piccole e nuove emozioni. Come mi fa paura l'usa e getta dei rapporti interpersonali ed il disprezzo per il prossimo. Noi oggi le arance le distruggiamo perche' rendono poco.... direi che la regressione cerebrale è in fase acuta....
 
Vince198
Vince198 il 27/12/11 alle 14:08 via WEB
A me è accaduto, diversi anni fa, quando mi trovavo in Sicilia per questioni di lavoro, di assistere al.. "piallamento" di veri e propri cumuli di arance con dei trattori provvisti di vomere in una zona a sud di Catania. Mi sono fermato a chiedere il perchè e mi è stato riferito da un addetto che a loro conveniva distruggerle perchè, nel venderle ci avrebbero rimesso. Sembra impossibile ma è proprio così: me lo hanno spiegato e cioè in pratica i compratori davano loro veramente così poco al kg. che con il solo trasporto di quel frutto ai mercati, i produttori sarebbero andati in "sofferenza"!
Ho chiesto se potevo prenderne qualcuna e loro mi hanno detto che potevo prendere quel che volevo, ma di far presto prima che il trattore le distruggesse.
Mi credi se ti dico che quelle arance sono state le più buone che abbia mai mangiato in vita mia? E così, recandomi successivamente nella cittadina di Ragusa (sempre per lavoro), durante lo "struscio" serale, ho approfittato e fatto anche provvista di.. cedri: eccellenti anche questi! Il mio "cucciolo", ricordo, li mangiava già a.. 7-8 mesi di età; vedessi con che "bramosia"! Tale e quale sua madre..
É proprio vero che noi umani certe volte siamo proprio dei c.... se per una mera questione di prezzo (=ricatto) buttiamo via quel che altri non trovano in casa propria e darebbero chissà cosa per averlo!!!
La crisi dei nostri tempi, poi, è una crisi anomala, non certo voluta da noi italiani..
Ma questo lo sa bene l'ometto grembiulato che ora c'è a Palazzo Chigi, fedele servitore del.. "duo ladrones" franco-tedesco. Che schifo!!!
Mandi, Vince
 
Lolablu7
Lolablu7 il 27/12/11 alle 21:05 via WEB
Non mi ricordo se l'ho detto a te o a qualcun altro,ma io sono per la reintroduzione del grembiule a scuola.Ne ha viste tante,da farmi venire la nausea.Detto questo,io credo che ci siano stati sempre gli status symbol.Ricordo i macchinoni con le fodere leopardate degli emigranti d'un tempo che tornavano per le feste.Oggi hanno indebitato una nazione con gli acquisti facili rateizzati,con le carte di credito,prestiti e così via.Ora che abbiamo toccato il fondo non è facile rimuovere cattive abitudini,ma qualche segnale si avverte.Anche gli acquisti natalizi si sono moderati.Piano piano torneremo a dare il giusto valore alle cose,credo.Il regalo,però,non deve mancare,secondo me;ha un suo sapore irrinunciabile,anche se superfluo.Ci dice che qualcuno ha cercato per noi.Post importante spunto di riflessione.Un saluto affettuoso,Grazia.
 
angiolhgt
angiolhgt il 27/12/11 alle 23:39 via WEB
per fortuna considerando gli scenari più tragici credo siamo lontani dall'immagine della crisi del 29 quando a central park i piccioni, spinti da un moto di gratitudine , davano da mangiare ai disoccupati sdraiati sulle panchine affamati e senza casa . In periodi di crisi si reagisce in qualche modo, anche in quelli di guerra la paura viene esorcizzata col divertimento...durante la peste ci si divertiva come pazzi per rimuovere.
 
ziryabb
ziryabb il 31/12/11 alle 20:52 via WEB
Confermo.In Ungheria nel 1985 vidi una lunga fila(come quella...non ci sono paragoni Roma 2011) di cittadini per acquistare arance importate dal mediterraneo.Feci la fila anch'io.E' il mio frutto preferito in assoluto.Mangio tre arance al giorno quasi tutto l'anno. A Cezanne rispondo con Paul Eluard (La terre est bleue comme une orange)o con Prèvert:
Une Orange sur la tabel
Ta robe sur le tapis
Et toi dans mon lit
Doux présent du présent
Fraicheur de la nuit
Chaleur de ma vie
http://blog.libero.it/ziryab/6742771.html
Buon anno 2012.
 
 
ziryabb
ziryabb il 31/12/11 alle 20:53 via WEB
oops:la table!
 
avvbia
avvbia il 04/01/12 alle 13:15 via WEB
CON RITARDO ti commento e con ritardo ancora auguri e fino al 6 siamo in tempo. Si arance:quasi in parallelo con il mio post del 23 o 24 doc: questo natale in cui dicevo di consumare di meno! certo in una società pos o tardo capitalistica in cui ci FANNO CAPIRE che il superflio è mecessario altro che smartphone o nuova tv 3D o I pad ecc.! tutto diventa necessario purtroppo. Ed invece io dicevo di consumare di meno e mi adeguerò per tutto il 2012 come fioretto! del resto quseato vogliono i nostri governanti:invece di tagliare SPESE e dall'alto se la prendono con la povera gente anche con le molte imposte indirette...va bene: calati iuncu chi passa la china:per i non siculi abbassati giunco che passa la piena...ciao gino
 
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