Questa categoria raggruppa i cavalli più grossi e forti, i cavalli dai quali un tempo il mondo dipendeva per i trasporti e la forza motrice nell'agricoltura e nell'industria. Per secoli, e soprattutto con lo sviluppo delle strade dopo l'inizio della Rivoluzione industriale, sono stati un elemento fondamentale dell'economia.
Oggi, i cavalli pesanti sono utilizzati ancora in paesi con economia poco industrializzata e nelle regioni agricole dove la meccanizzazione è difficile. Sono ancora usati per alcuni tipi di trasporto per esempio nel Nord Europa dalle fabbriche di birra, che sfruttano la pubblicità derivante dai meravigliosi tiri a quattro o a otto che fanno le consegne.
Ma oggi l'impiego maggiore è nelle fiere e nelle manifestazioni ippiche. Molti appassionati ippofili non accettano di veder scomparire questa parte vitale del nostro passato, e sono nate così diverse associazioni per la difesa delle razze da lavoro.
Una definizione più tecnica per le razze da lavoro è "sangue freddo". Questo non significa che la loro temperatura corporea sia inferiore a quella dei cosiddetti "sangue ardente" o "sangue caldo". Il termine deriva dalla parola tedesca Kaltblutigkeit, che significa flemma e stolidità. Per le loro dimensioni esagerate e la massiccia muscolatura, i cavalli da lavoro tendono a essere pigri e poco reattivi.
Ci sono stati molti contrasti tra gli studiosi, a proposito dell'evoluzione dei "sangue freddo", ma sembra probabile che si siano sviluppati sia dai Cavalli della Tundra che dai Cavalli della Steppa; entrambi avevano la tendenza a crescere di dimensioni, in ambienti paludosi con abbondante disponibilità di foraggio e clima da freddo a temperato. In un clima freddo, essere più grossi è un vantaggio, perché diminuisce in proporzione la superficie attraverso la quale il corpo perde calore per irradiazione.
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 09:10
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il 25/03/2009 alle 04:45
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