Creato da supercavalla il 09/04/2006
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La definizione esatta è "il governo della mano", che rappresenta tutte le operazioni di pulizia e cura del cavallo. Pulire il cavallo non significa "dargli una spazzolata" per togliere la polvere dal mantello e renderlo più presentabile ma è una pratica ben più complessa e con precise finalità.
Prima di tutto, la pulizia quotidiana serve a eliminare incrostazioni di sudore del dopo lavoro, in particolare nella zona della sella e delle cinghie del sottopancia, i residui di fango o sabbia, soprattutto nelle zone delicate del pastorale e del piede, che potrebbero trasformarsi in spiacevoli escoriazioni, dette fiaccature. Inoltre sotto il mantello del cavallo, quindi sottocute, scorrono i cosiddetti "muscoli pellicciai" che il cavallo utilizza abitualmente per esempio per scacciare le mosche con una specie di vibrazione del mantello, ben visibile a occhio nudo. Compiendo le quotidiane operazioni di pulizia svolgiamo anche un massaggio benefico sul mantello e sui muscoli sottostanti, stimolando la circolazione dei vasi sanguigni e riscaldando la muscolatura.
Assolutamente da non trascurare è la pulizia del piede; dobbiamo scaricare regolarmente gli zoccoli dai residui di lettiera, terra e sabbia, effettuando l'operazione almeno due volte al giorno e in ogni caso prima e dopo il lavoro. Oltre che per mantenere sano il piede del cavallo, è un modo per verificare che non ci siano sassolini, vetri o altri corpi estranei incastrati tra l'unghia e il ferro e che i tessuti del piede non siano troppo molli o eccessivamente secchi.
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La definizione ufficiale di pony è quella di un cavallo di statura inferiore a 14,2 palmi (147 cm: ogni palmo equivale a 4 pollici e a 10,16 cm). Tuttavia, l'altezza non è l'unico criterio per definire un pony. Molti hanno altre caratteristiche che li distinguono dai loro parenti più grossi. E' possibile far accoppiare un pony molto piccolo, come uno Shetland, con un cavallo molto grande, come uno Shire, perché entrambi sono membri della specie Equus caballus. Ma la maggior parte dei pony non sono cavalli in miniatura. Vi sono alcune eccezioni, come il Pony del Caspio e il Falabella, che hanno fattezze da cavalli di taglia maggiore.
Gli esperti di cavalli sono soliti dire "furbo come un pony". Infatti, i pony sembrano avere grandi capacità di sopravvivenza e dimostrano un'intelligenza molto reattiva.
Gli antici membri della razza equina sarebbero rientrati tutti nella definizione ufficiale di "pony" al di sotto di 14,2 palmi. Tutti i cavalli si sono sviluppati da pony, aumentando considerevolmente la taglia grazie a incroci selettivi e a più favorevoli condizioni ambientali. Di conseguenza, le razze di pony sono molto più simili a quelle dei cavalli agli equini primitivi. Molte razze odierne, come l'Exmoor, il , il Pony Mongolo assomigliano ancora in modo significativo agli antichi tipi.
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Questa categoria raggruppa i cavalli più grossi e forti, i cavalli dai quali un tempo il mondo dipendeva per i trasporti e la forza motrice nell'agricoltura e nell'industria. Per secoli, e soprattutto con lo sviluppo delle strade dopo l'inizio della Rivoluzione industriale, sono stati un elemento fondamentale dell'economia.
Oggi, i cavalli pesanti sono utilizzati ancora in paesi con economia poco industrializzata e nelle regioni agricole dove la meccanizzazione è difficile. Sono ancora usati per alcuni tipi di trasporto per esempio nel Nord Europa dalle fabbriche di birra, che sfruttano la pubblicità derivante dai meravigliosi tiri a quattro o a otto che fanno le consegne.
Ma oggi l'impiego maggiore è nelle fiere e nelle manifestazioni ippiche. Molti appassionati ippofili non accettano di veder scomparire questa parte vitale del nostro passato, e sono nate così diverse associazioni per la difesa delle razze da lavoro.
Una definizione più tecnica per le razze da lavoro è "sangue freddo". Questo non significa che la loro temperatura corporea sia inferiore a quella dei cosiddetti "sangue ardente" o "sangue caldo". Il termine deriva dalla parola tedesca Kaltblutigkeit, che significa flemma e stolidità. Per le loro dimensioni esagerate e la massiccia muscolatura, i cavalli da lavoro tendono a essere pigri e poco reattivi.
Ci sono stati molti contrasti tra gli studiosi, a proposito dell'evoluzione dei "sangue freddo", ma sembra probabile che si siano sviluppati sia dai Cavalli della Tundra che dai Cavalli della Steppa; entrambi avevano la tendenza a crescere di dimensioni, in ambienti paludosi con abbondante disponibilità di foraggio e clima da freddo a temperato. In un clima freddo, essere più grossi è un vantaggio, perché diminuisce in proporzione la superficie attraverso la quale il corpo perde calore per irradiazione.
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Nella cura del cavallo non è assolutamente trascurabile la pulizia della coda. Sembra banale?? Invece non è così!
La coda ha una funzione particolare. Oltre ad essere "strumento naturale" per scacciare gli insetti (soprattutto d'estate), è il mezzo che il cavallo possiede per proteggere l'apparato genitale dalla sporcizia , motivo per cui è fondamentale che sia sempre pulita!!!
Non vi è mai capitato di vedere un cavallo che si gratta costantemente contro le pareti del box? Forse di primo acchito può sembrare divertente in realtà il povero cavallo sta cercando sollievo dall'assurdo prurito che lo sporco gli sta provocando!
Attenzione però se si vuole evitare questo tipo di inconveniente è necessario lavare la parte carnosa del tronco della coda , non serve a nulla dedicarsi alla pulizia dei crini tralasciando la parte che è più a diretto contatto con il cavallo.
Nella pulizia dei crini una cosa alla quale dobbiamo fare attenzione è a non strapparli, soprattutto quando magari il nostro cavallo non ha una coda abbastanza folta.
Ritornando alle funzionalità della coda del nostro amico ... Quando il cavallo muove la coda può voler dire che è infastidito da qualcosa. Perciò è un preavviso ad un eventuale calcio. Attenzione!!! ..Se il cavallo è dotato di una coda decisamente poco folta evitiamo assolutamente di pulirla con la spazzola e spesso in questi casi sarebbe utili evitare anche il bruscone.
Voi mi direte, ebbene cosa si può utilizzare? In casi gravi come questi purtroppo l'unico mezzo di cui ci si deve avvalere è costituito dalle proprie mani.
Il problema non sussiste se il cavallo ha una coda normale, in tal caso facendo comunque attenzione a non strappare i crini si può tranquillamente utilizzare il bruscone combinandolo addirittura con la spazzola se la coda è molto folta.
L' utilizzo della spazzola però richiede acora maggiore attenzione. Non pensate di poterla usare come sui vostri capelli! Prima di spazzolare tenete fermi i crini posizionando la mano al di sotto della parte ossea della coda e arrotolando i crini attorno ad essa di modo che eviterete di fargli inutilmente male al vostro amico.
Quando vi state dedicando alla pulizia della coda evitate nella maniera più assoluta di posizionarvi dietro poiché se per un motivo o per un altro il cavallo dovesse spaventarsi il rischio è quello di ricevere una zoccolata ( cosa molto sconsigliabile). Dovete invece stare sui lati del cavallo per permettergli di vedervi.
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... dopo aver tanto sentito parlare di cavalli negli altri blog, finalmente creo il mio scrivendo tutto ciò che so' dei nostri fantastici amici a quattro zampe!!!
Iniziamo parlando di me: sono una ragazza di 13 anni e da diverso tempo faccio equitazione!!!
In questo blog riporterò le mie esperienze con i cavalli e tutto ciò che gli riguarda!
Va bè, per ora ciao ed a presto!
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 09:10
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il 25/03/2009 alle 07:50
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il 25/03/2009 alle 04:45
Inviato da: tittishouse
il 19/03/2008 alle 22:17