VViolet's V -come Vera -V come virtuale |
“ Sì, eccomi qui. Pronta? Non lo so, ma sono qui. Aspettando il mio passato (che mi rincorre. Fermati, il sangue scorre nelle mie vene. Sto impazzendo. Vivo.. non lo so… basta con chiedersi cosa è la vita. Difficile uscire, ancora più difficile oltrepassare. Mi vuoi prendere per la mano. Lo so, intravedo anche dove mi porti. Ho paura, ma mi sento bene. La paura fa bene, noti, noto. (Non c’è niente qui. Niente che non ho visto, assaggiato). Aspetto. Sospiro, nell’attesa. Come svegliarsi durante la notte aspettando il giorno. Non si può dire al sole di farsi vedere prima. Ti sento qui vicino a me, ti sento dentro di me, ti sento oltre me, sono colma di te. Ma tu non mi vuoi. Girati, tanto lo sai cosa provo, anzi lo provo grazie a te, perché lo hai voluto tu. La pioggia è la mia amica, perché aiuta a scandire il tempo che altrimenti non passerebbe mai. Hai detto bene, sono tua, ma non lo sarò mai. Non me lo permetterai. Così resto nel mio limbo. Resto nel limbo della mia propria attesa, nel limbo del mio sbaglio ancora prima del sapere quale fosse. Mi guardi e mi osservi. Adesso piangerò. Sono per terra, sono a terra, ma lo so che non sono morta. E lo so bene che mi alzerò. Mi alzerò più forte di prima, mi alzerò senza aiuto, mi alzerò per essere più forte. Dove sei.. non lo so ma ti seguo e ti sento. Chiudo gli occhi, mi copro le orecchie, mi chiudo al buio per scoprirti. Tu sei lontano, ma io nel buio mi avvicino a te, fino a sentire il tuo respiro dolce e tagliente come una lama. Come vorrei sentire quella lama sul mio petto, scendendo sempre più giù. Taglia Aspetto, senza muovermi, vorrei non respirare più per poter sentirti meglio. Ci riesco, non lo so per quanto. Lo so che ti farebbe piacere sentire che mi manca il respiro pensando a te. Vorresti che io ti chieda, con gli occhi, di poter respirare. Mi gira la testa e lo so che da lontano mi guardi.
Pensavo che non avrei mai desiderato di essere cieca. Fa freddo per terra. Sento il mio cuore che batte. Forse non batte abbastanza perché tu lo senta. Vorresti ora sentire il mio grido. Non di dolore, ma di attesa e di speranza. Poi mi sveglio nella sabbia. No, non quella bagnata vicino al mare. Ma quella arrida del deserto dove sei cresciuto. Ho sete, tantissima sete. Lo sai. Non è acqua quello che voglio. Mi ordini di nuovo di chiudere gli occhi. All’inizio non capisco, non sono più aperti da tanto tempo… Mi chiedi di chiuderli, ma vuoi che li apra. Vuoi che li apra dentro di me. Lì dove tu hai acceso la luce. Ti prego, spegnila, perché non posso vivere senza quella luce.Vado sempre più giù, ormai non sento più niente, se non il tuo sospiro, il tuo sguardo fissandomi.”
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Post N° 21
Post n°21 pubblicato il 19 Marzo 2008 da viol.et
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Inviato da: AsticeInTempura
il 29/08/2012 alle 22:14
Inviato da: RINGOOOdgl
il 09/06/2010 alle 14:32
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il 26/08/2008 alle 17:41
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il 02/04/2008 alle 17:15
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il 02/04/2008 alle 10:23