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Post n°3 pubblicato il 16 Novembre 2010 da vibi1
Eccomi tornato con un articolo che ho trovato su un giornale: e’ sempre una realtà e un punto negativo per l’immagine dell’Italia! Eccolo: L’Italia in ginocchio di fronte al Rais. Sono di una incoerenza incredibile i nostri governanti del PdL e della Lega Nord: i Libici che fuggono dall’Africa in cerca di sopravvivenza li vogliono scacciare, mentre accolgono con ogni riguardo il loro dittatore Gheddafi, fornendogli senza badare a spese, anche odalische nostrane. Giochi circensi, pranzi e cene luculliane, alla faccia dei disoccupati e dei poveri. Stupisce ed indigna la straordinaria mancanza di dignità con cui hanno accettato anche la ridicola pretesa del Rais di tenere lezioncine sul Corano e sull’Islam ad un pubblico di ragazze poco vestite: perché nessuno ha invitato Gheddafi a predicare così a casa sua, dove invece le donne vengono trattate come schiave e, a volte anche lapidate? (Frate indovino di novembre 2010) Continuo a ripetere che siamo in uno Stato di VERGONA sotto tutti gli aspetti. Ancora oggi non siamo in grado di discutere ma sappiamo solo litigare! L’educazione e il rispetto sono spariti. Una volta a scuola ci venivano insegnati e fatti mettere in pratica: oggi non esiste più nulla! Lo vediamo ogni giorno; chi grida più forte ha ragione, chi ha i soldi per comprare le persone ha ragione… Viene fatto credere che andiamo bene e invece vedi che la disoccupazione aumenta, molte aziende chiudono perché costrette dalla crisi e intanto le bustarelle e gli aumenti di stipendio per coloro che stanno in politica aumentano sempre! Esistono solo i diritti per alcune persone, ma i doveri … Prima delle votazioni, inventano di tutto, promesse a destra e a sinistra, aiuti a tutti, basta avere il seggiolino e i vari privilegi e poi i doveri per le promesse fatte spariscono! La maggior parte della gente non ragiona più con la propria testa, ma si fa condizionare dai vari gruppi; esiste ancora una minoranza che non si fa condizionare, ma non ha nessun posto importante: siamo in pochi! Io faccio parte di questa minoranza, ragiono ancora con la mia testa: forse sono all’antica e ne sono orgoglioso. Non ho nessuna paura a dire le cose come stanno e a discutere: non litigare! Ho ricevuto dai miei genitori una certa educazione che oggi non esiste più; all’età di 14 anni ho dovuto diventare un uomo adulto per la perdita di mio padre. I valori che mi ha lasciato li ho sempre messi in pratica e ancora oggi li ritengo importanti! Oggi vediamo come si comportano i giovani e quale educazione hanno ricevuto ( se ne hanno ricevuta!) Mi fermo qui per oggi ma tornerò di nuovo a scrivere su questi argomenti. … Voi cosa ne pensate? Lasciate pure un commento, lo dico anche a chi non è tra la lista dei miei amici della chat: non abbiate nessun timore di scrivere ciò che pensate, la democrazia esiste ancora (almeno lo spero) e ogni commento e’ ben accetto, anche se di critica. Un saluto a tutti! |
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La dignità di un popolo
"Sono di una incoerenza incredibile i nostri governanti del PdL e della Lega Nord"
Estrapolando la su citata frase riportata nel post di vibi, dico: - come può non essere incoerente un popolo, il quale dimentica che 150 anni fa si sono bagnati ettari di terra col sangue di innocenti popolazioni in nome di una Unità Nazionale che oggi si rinnega?
Come può non essere incoerente un popolo che ha voluto e poi debellato il fascismo, in nome della libertà, ma propugnando immediatamente per un’altra dittatura, quella rossa (non dimentichiamo che siamo stati i più rossi dei paesi occidentali nella rosa del G7)?
Come può non essere incoerente un popolo che festeggia ancora una guerra perduta?
"Stupisce ed indigna la straordinaria mancanza di dignità..."
E ancora: -non mi meraviglio della mancanza di dignità di un popolo nel cui Inno Nazionale è recitata l’ancora attuale strofa: "Noi fummo da secoli calpesti e derisi perchè non siam popolo perchè siam divisi..."
Un cordiale saluto
Amico Maestro,
sono solamente in parte d'accordo con il tuo pensiero.
Tu scrivi: "Incapaci di onorare coloro che hanno dato la vita per conquistare diritti che ancora oggi tanti popoli se li sognano."
Immagino che ti riferisca al diritto della Libertà, intesa nel senso più ampio del termine. Ebbene, hai ragione! Però non dimentichiamo che non ci sarà mai libertà in uno stato di povertà o di disagio.
Disagio inteso anche come incertezza del futuro. Un povero sarà sempre prigioniero del suo stato di miseria.
Poveri lo siamo tutti in Italia, anche quelli che hanno "onorevoli" stipendi e pensioni.
Francamente, a me, questa velata libertà conquistata non interessa affatto.
Neanche credo che ci sia indifferenza in noi stessi, come tu scrivi, altrimenti non si spiegherebbero le tante "rivoluzioni" che sono in atto. Già! Hai capito proprio bene, ho detto rivoluzioni in atto. Contrariamente a quanto tu pensi che non ce ne siano, perchè non esiste degna coscienza in noi cittadini.
Non occorre far rumore, spargendo ettolitri di sangue per avere delle rivoluzioni; ci sono anche rivoluzioni latenti, silenziose, di quelle che alla fine fanno tanto rumore e tanti danni.
Una rivoluzione, ad esempio, in Italia è iniziata circa 15-20 anni fa, ed è ancora in corso. Una rivoluzione post industriale, anch'essa silenziosa, ma che oggi ci fa molto riflettere sul rapporto diritto/dovere del cittadino.
E' vecchia affermazione filosofica, sa quasi di muffa, ciò che enunci dicendo: "Ogni uomo ha ciò che si merita.......anche per un popolo vale l'aforisma".
Lo sappiamo, amico Maestro, che ogni popolo ha il governo che si merita, ma c'è anche un popolo che pesa il 30% dell'elettorato (è il valore di un partito), e che non è affatto rappresentato in Parlamento. E' quel popolo delle silenziose rivoluzioni, che crede nella ciclicità universale degli eventi e, quindi, nei corsi e ricorsi storici.
Un cordiale saluto.
P.S.:Un ringraziamento a Vibi per i suoi interessanti post.