La parola...

Mutuo soccorso

Ore 8,15 di stamattina.
Sono uscita da casa prima perché devo passare in segreteria.
La mia è una scuola di periferia, e la sede centrale con la segreteria sono proprio nel cuore del quartiere più popoloso e popolare della città.
Come sempre la mattina davanti alla sede centrale non si trova posto, tra le auto dei genitori che accompagnano i bimbi e le auto delle colleghe che arrivano, per cui parcheggio alle spalle, sotto una palazzina.
Esco dall'auto e sto per andare quando sento una voce di donna che urla, quasi angosciata:
- DEBBORAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
Domandandomi, alla maniera di Troisi, se quel Debora è con l'h o senza h, mi giro intorno per capire da dove viene la voce e vedere se posso essere utile, e  vedo una bambina sui dieci anni che arriva dalla mia destra con in mano del pane e una busta di latte. In quel momento si affaccia una signora ad un balcone al primo piano e, con la stessa voce, urla rivolta alla bambina:
- Puozzi ettà 'o sango! E' mezz'ora ca sì scesa pé ji a piglià nu poc'e pane, quanno ti spiezz'e ccosce a turnà che ha ji 'a scola, disgrazziata!!! ( Che tu possa buttare il sangue! E' mezz'ora che sei scesa per andare a prendere un po' di pane, quando ti rompi le gambe a tornare che devi andare a scuola, disgraziata!)
La bimba sta per rispondere, evidentemente per giustificarsi, quando dalla finestra del piano di sopra si affaccia un'altra signora e, rivolta alla signora del primo piano con voce bassa e rauca dice:
- Signò, siccome ca se n'è juta 'a voce e vuie ve truvate già c'a vocca aperta, nun è ca potete dà n' allucco pur' a chillu rebbusciat' e mio figlio ca pur'è juto 'a salumeria ra mezz'ora e ancora nun torna? ( Signora, siccome che a me è andata via la voce e voi siete già con la bocca aperta, non è che potreste dare un urlo pure a quel debosciato di mio figlio che pure è andato in salumeria da mezz'ora e ancora non torna?)