La parola...

Amici scrittori: Claudio Martini


Claudio Martini non ha certo bisogno della mia presentazione, essendo noto a tutti i bloggers di libero come Writer, il nome del suo bellissimo blog, che io ho conosciuto durante il gioco letterario 'Come eravamo'.Claudio mi ha inviato ( dopo lunghe peripezie con le poste italiane...) qualche giorno fa il suo ultimo libro: ' I racconti del ripostiglio'.Ieri avevo un po' di tempo e ho deciso di cominciare a leggerlo; il libro è 176 pagine, pensavo di leggerlo in tre o quattro giorni... l'ho finito in 4 ore, durante le quali non sono riuscita a staccarmi un attimo dalla lettura.Questo libro è basato su un impianto stilistico molto particolare, che è il fulcro, almeno secondo me, di tutta la storia: l'abilità dello scrittore di partire in sordina e pian piano andare in un crescendo di ambiguità, surrealtà e coinvolgimento emotivo del lettore che ad un certo punto, come è successo appunto a me, non riesce a schiodarsi dal libro perché è alla ricerca della spiegazione logica di quel che sta accadendo. Quello che sembra un banale ritrovamento di stralci di racconti dimenticati da un vecchio inquilino nello sgabuzzino della  casa dove ora abita Giovanni, impiegato all'anagrafe con una vita tendente al banale,  diventa dapprima uno strano coincidere di situazioni, poi  un gioco tra realtà e surrealtà e poi una proiezione di immagini attraverso cui ritrovare pezzi di sé, persi nelle 'amnesie selettive' del tempo, ed ancora diventa la ricerca di una spiegazione logica da parte del protagonista che tenta di comprendere razionalmente perché si trova coinvolto in questo gioco, gioco che esplode in una sorta di percorso liberatorio per ritrovarsi attraverso lo scrivere di sé. A quel punto anche il lettore ( o almeno, ribadisco, a me è successo così!) è parte della storia: io e Giovanni eravamo tutt'uno, insomma, e non solo nel percorso alla ricerca delle spiegazioni, ma anche nelle reazioni emotive suscitate dai racconti letti.Racconti capaci di arrivare davvero DENTRO il lettore e di  smuoverne corde e ricordi sopiti... Claudio, quante 'amnesie selettive' sei riuscito a rimuovermi, ieri, col tuo libro...Eppure, quando pensavo di aver capito almeno in parte la logica che sottende il tutto e di essere arrivata a leggere la fine, mi sono ritrovata di nuovo all'inizio... Fantastico, Claudio! Uno dei libri più belli che ho letto ultimamente, il tuo 'I racconti del ripostiglio'.I miei complimenti più sinceri!P.S. Una piccola nota 'frivola': complimenti anche per la veste grafica: l'immagine in copertina è azzeccatissima e inoltre a me piacciono moltissimo i libri con la sovraccoperta!