Vieni e Vedi

VIENI E VEDI E’ UN PROGETTO PER GIOVANI E FATTO DA GIOVANI IN CITTA’ A MANTOVA, IN CUI CI SI RITROVA PER PREGARE E FARE UN CAMMINO DI FEDE INSIEME. UN GRUPPO DI PREGHIERA SEMPLICE E GIOIOSO. VI ASPETTIAMO

 

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2° Anniversario di Vieni e Vedi

Post n°45 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da vienievedi
 
Foto di vienievedi

 

 

 

 

 

 

 

 

"Gesù non guarda tanto né alla grandezza  

delle nostre azioni  

né alla loro difficoltà,  

quanto all'amore che ci fa compiere  

questi atti" 

Santa Teresa di Lisieux  

 
 
 

Don Divo Barsotti - LE RESPONSABILITA' DEI PRETI (Esercizi spirituali a Paolo VI)

Se volete regalare un bel libro al vostro parroco o ai vostri amici sacerdoti, in questo libro ci sono gli esercizi spirituali tenuti da don Divo Barsotti a Paolo VI e alla curia vaticana nel 1971.

In questa fase in cui molti sacerdoti sono in "crisi d'identità" e  fan tante cose tranne forse le essenziali, ossia perpetuare il Sacrificio di Cristo e continuare l'Opera di Redenzione che Gesù ha iniziato, questo libro richiama alla Chiamata che hanno ricevuto e alla Missione che Gesù ha affidato loro.

Ricordiamoci di pregare ogni giorno per i nostri sacerdoti..

"Se comprendessimo bene che cos’è un prete sulla terra, moriremmo: non di spavento, ma di amore...

Senza il prete la morte e la passione di Nostro Signore non servirebbero a niente. È il prete che continua l’opera della Redenzione sulla terra... Che ci gioverebbe una casa piena d’oro se non ci fosse nessuno che ce ne apre la porta? Il prete possiede la chiave dei tesori celesti: è lui che apre la porta; egli è l’economo del buon Dio; l’amministratore dei suoi beni...

Lasciate una parrocchia, per vent’anni, senza prete, vi si adoreranno le bestie... Il prete non è prete per sé, lo è per voi. Solo in cielo si comprenderà la felicità di celebrare la messa.”

Santo Curato d’Ars (patrono dei sacerdoti)

 
 
 

DEDICA DI PADRE SERAFINO TOGNETTI A DON ANTONIO TASSI

E' morto un grande. Onore agli eroi, ora e sempre. 
Speriamo solo di poter essere degni della loro memoria, in questo tempo e questa nazione che facilmente perde il senso della propria storia. Essere degni di don Antonio significa vivere sulla sua onda, la sua preghiera, la sua dolcezza, la sua fede.
Egli amava la Madonna più di sè stesso. Ho in camera una immagine della Modonna delle Grazie, che mi donò quando venni a Mantova: ella mi guarda sempre. 
Ha percorso un cammino di purificazione con la malattia ultima, certamente non solo per sè ma per quelle migliaia di persone che andavano a confessarsi da lui. 
La santa Vergine lo accompagni e li porti per mano a Gesù.
Per noi, che ancora rimaniamo, ringraziamo non solo di averlo conosciuto, ma cerchiamo con tutta la forza di essere degni della Chiesa che don Antonio ha amato e servito.
Onore agli eroi.
Continua la sua opera e la sua azione.

p.Serafino Tognetti, 27 Dicembre 2013

 
 
 

Padre Serafino Tognetti - TESTIMONIANZA SULLA BEATA CHIARA LUCE BADANO

Post n°42 pubblicato il 10 Dicembre 2013 da vienievedi
 
Foto di vienievedi

CON PIU ENTUSIASMO..

Articolo di Padre Serafino Tognetti per il Biellese, sulla Beata Chiara Luce Badano

 

Lo confesso: non ero molto entusiasta di Chiara Luce Badano. Tutto quel parlare di lei mi sembrava enfatico, esagerato. Non conoscevo bene la vicenda, ma non mi pareva vi fosse qualcosa di particolarmente grande. Ho letto la vita di molti santi – quelli sì - il loro eroismo nella fede, le loro prove, i miracoli, la loro fedeltà a Dio e alla Chiesa a tutta prova: i santi sono necessari per dare forza al nostro cammino spesso zoppicante. Quando poi è stata beatificata, lo confesso – ahimè – ho miseramente pensato: “Vabbè, ma se non fosse stata focolarina….”

Che grande peccatore che sono.

Poi i mesi sono passati, e la presenza di Chiara era lì, parcheggiata, una tra le tante. Un giorno un amico mi allunga la breve biografia della giovane beata “Io ho tutto”. Prima cosa: controllo il numero delle pagine: 94. Si può leggere.

Leggo, e fin dalle prime pagine sento che qualcosa si smuove. Non riesco a staccare gli occhi dal testo, interiormente un muro si crepa e poi cede di schianto. Finisco la novantaquattresima pagina quasi in lacrime. Chi sono io e chi è Dio? Che cosa ho fatto finora?

Rileggo allora il testo, che sprigiona luce ed emette una musica deliziosa. Sento che qualcosa di nuovo prende forza in me; il pensiero di Chiara diventa allora invadente, e provo un irrefrenabile bisogno di andare a Sassello per strappare qualcuno di casa che venga a Biella a parlarci di lei. Fu così che un giorno di novembre, dovendo passare da quelle parti, costringo la macchina a prendere la via dei colli tra Aqui Terme e Savona, per trovare Chiara nel suo paese. Sassello è non più di un pugno di case gettato lì nel silenzio. Comincio ad ascoltare di nuovo la sua voce. Vado dal parroco, ma si dice troppo anziano per venire a Biella. Mi indica la sua casa, che raggiungo con una certa trepidazione. Vedo il luogo dove ella passò la sua esistenza: tutto parla di semplicità e purezza. Busso ma nessuno mi viene ad aprire, solo dopo diversi minuti emerge dal nulla un signore grande e grosso che si presenta come lo zio di Chiara. Mi parla di lei, ma quasi non lo ascolto nemmeno, preso totalmente dal luogo che mi richiama alla conversione: sono lì, in quella casa. Dio solo. Infine il cimitero, dove mi piego e chiedo perdono.

Chiara nacque a Sassello il 24 ottobre 1971, figlia unica di genitori che non riuscivano ad avere prole. Fu un dono quasi inaspettato dopo tanti anni di matrimonio. La famiglia era cristiana, e la bambina fu educata alla vita vera (quella che prevede la Grazia di Dio). La mamma lasciò il lavoro per star dietro alla figlia; roba d’altri tempi.

A nove anni la piccola incontrò il Movimento dei Focolari di Chiara Lubich, e vi aderì immediatamente, intuendo forse che proprio lì avrebbe sviluppato e approfondito la propria vita con Dio. A dodici anni scrisse una lettera a Chiara Lubich parlando di Gesù come “Sposo abbandonato”, Colui che sulla croce grida il “perché?” di Dio nella solitudine. Quale intuizione profonda cela questa espressione in una bambina?

Evidentemente la Grazia è già all’opera, contro il parere di coloro che ritengono i piccoli troppo piccoli per poter parlare di Dio con proprietà. E’ vero proprio il contrario: i piccoli sono più vicini a Dio proprio per la loro innocenza. Essi capiscono Dio perché sono sulla soglia del Mistero più di tanti altri che parlano di Lui con cuore freddo.

La sua umanità è normale, tanto che a scuola neppure brilla. In IV Ginnasio viene bocciata e deve ripetere l’anno. Se ne dispiace per i genitori e per Gesù. “Ho dato un dolore a Gesù”, commenta rammaricata.

Intorno ai 16 anni si comincia a manifestare il male: tumore osseo, dei più dolorosi. Sarà un crescere di ricoveri, cure, operazioni, che accompagneranno la giovane fino alla fine. “La malattia è giunta al momento giusto – commenterà – me l’ha mandata il Signore perché io Lo ritrovassi”. Il tumore viene affrontato con docilità e controllo, sempre col sorriso. Non è una maledizione, anche se in un primo momento combatte interiormente per la guarigione, come deve essere. Però si accetta giorno per giorno la prova.

Qualche decennio prima una sua coetanea, la romagnola Benedetta Bianchi Porro, aveva vissuto la medesima prova nel progressivo spogliamento delle proprie facoltà, sprofondando nel buio ma alimentando la luce della fede e dell’amore. Le due giovani si assomigliano. Proprio nella malattia l’amore di Chiara si purifica, ed ella parla di Gesù come di Sposo. E’ uno Sposo di sangue, che toglie per dare, e non si può entrare nell’anima di Chiara superficialmente: occorre entrare nel Mistero. Ella semplicemente ama. Ama Gesù che si fa presente, ama i suoi genitori che la assistono, ama gli amici che andandola a trovare rimangono turbati dalla sua luce. Che cosa sta succedendo in questa poco più che bambina? Come si può amare nella sofferenza? “Dio ti fa un grande onore non quando ti dona qualcosa, ma quando ti chiede qualcosa”, ha scritto il grande mistico toscano Divo Barsotti, e in Chiara Badano emerge una richiesta del Cristo: Egli le chiede di unirsi a Lui nell’atto in cui Egli salva il mondo morendo sulla croce. Quando le propongono la morfina per attutire il dolore, Chiara risponde sorridendo: “La morfina toglie lucidità, e io posso offrire a Gesù solo il dolore. M’è rimasto solo quello. Se non solo lucida, che senso ha la vita?”.

Già, che senso ha la vita? Ce lo chiediamo anche noi, ormai in ginocchio da qualche tempo davanti alla piccola Chiara Luce. La vita ha senso se vivo per qualcuno, e Chiara vive per Gesù-Sposo. Sente il dolore, capisce che sta per morire, ma con l’apice della sua anima ella ha fatto il passo della fede: Dio è tutto, oppure non è niente. “Sto in un’aria di Paradiso – afferma agli amici – e avverto come zavorra ciò che mi allontana da lì”.

Ahi, come pesano per noi queste parole! Noi offriamo e cerchiamo ogni consolazione terrena per non pensare alla vita eterna, e una bambina ci parla di Paradiso proprio mentre avrebbe i motivi per ribellarsi ad una vita ingrata. Ma quale ingrata? Il suo rapporto con il Cristo è sponsale, e Chiara è un’anima sposata.

Nel luglio del 1990 ella chiede a Chiara Lubich di avere un nome nuovo, come fanno i monaci che nel giorno della professione religiosa ricevono dalla Chiesa un nome monastico. “Chiara Luce sarà il tuo nome” risponde prontamente la Fondatrice del Movimento. Come Simone che diviene Pietra, Chiara diviene Luce.

E la Luce è Dio, la sua presenza. San Serafino di Sarov fu visto nella foresta siberiana irradiare la luce dal proprio volto, e i colli liguri di Sassello da quel giorno furono come avvolti in quella luce. Andate a Sassello, e quella luce la vedrete, perché è ancora lì.

Dopo il nome, Chiara comincia a preparare il suo funerale: vuole che si canti, e sceglie lei i canti, le letture, addirittura l’abito con il quale dovrà essere composta  nella bara. La morte viene preparata, accolta come “sorella” perché proprio in quel passaggi ella vedrà il suo Sposo, e dunque desidera fare le cose come si deve. Tutto questo senza la minima affettazione, ma con una semplicità devastante.

Due giorni prima di morire, ormai sfinita e senza parole, fa cenno alla mamma di leggerle ancora una volta qualche meditazione spirituale di Chiara Lubich, e la mamma comincia la lettura. Ad un bel momento la figlia la interrompe: “Mamma, leggi con più entusiasmo, per favore”. Quando udii questo, quasi non volevo credere. L’entusiasmo della fede non viene meno nemmeno quando nei momenti più gravi, anzi, proprio allora l’entusiasmo per Dio diviene la testimonianza suprema. A ben pensare: la parola entusiasmo deriva dal greco, e significa “in-Dio”. La diciottenne Chiara Luce Badano, massacrata dal male, è un’anima entusiasta. Non per un ideale, non per un idolo da stadio, ma per una Persona divina: Gesù.

Viene da pensare a certe nostre distratte assemblee o ad una adesione formale ad un cristianesimo inteso come fiacco sistema di buone idee. No, il cristianesimo è fuoco vivo, anzi, è una persona: Cristo. E al di là del Signore Gesù, grazie al quale l’accesso al Padre è possibile, non esiste nulla. Anzi, non esiste nemmeno un al-di-là, perché il cristianesimo è Lui.

Incontrarlo, sceglierlo e amarlo fu per Chiara un atto unico.

A poche ore dalla morte, riesce a sussurrare ad un amico: “Bisogna avere coraggio di mettere da parte ambizioni e progetti che distruggono il vero significato della vita, che è credere nell’amore di Dio e basta”. Non dice che il vero significato della vita è l’amore, ma è credere all’amore di Dio, il che è tutt’altra cosa. L’uomo pensa di saper amare, ma è assai più arduo credere all’amore di Dio, specialmente quando le cose vanno male dal punto di vista umano. Questa è la lezione di Chiara Luce: ha creduto all’amore di Dio.

Le ultime parole le riserva alla mamma: “Ciao. Sii felice perché io lo sono”.

E’ la consegna. Nel mare del dolore e nell’imminenza della morte, Chiara è felice.

 

Arrivo all’ultima pagina del libro prestatomi e l’occhio mi cade sulla data di morte di Chiara Luce Badano: 7 ottobre 1990. E’ la goccia che fa traboccare il vaso: è la data della mia ordinazione sacerdotale. Poche ore prima della morte di Chiara Luce io venivo ordinato sacerdote! Praticamente nello stesso momento! Mi sono sentito trafiggere. Ho avvertito come una sorta di passaggio, di consegna, e ho percepito la struggente bellezza di Chiara Luce Badano, vera figlia di Dio.

Le mie parole finiscono qui, perché ho inteso che non si può essere cristiani in altro modo, senza entusiasmo e senza vita. Una morte così non si improvvisa. “Si vive per la morte”, scriveva il filosofo ateo Haidegger. “No – corregge Chiara Luce - si muore per vivere”.

Siamo riusciti a stanare due testimoni di Chiara Luce Badano, che hanno accettato di venire a Biella per parlarci di lei. L’hanno conosciuta, l’hanno vista, l’hanno sentita. Verranno per lei e, direi, con lei. Si tratta di Paola Giribaldi, che conobbe Chiara Luce durante uno dei suoi ricoveri ospedalieri a Torino e che le divenne amica essendo anche lei focolarina. Con lei verrà il dott. Ferdinando Garretto, che le fu molto vicino nell’ultimo tratto di vita, mescolando alla sua conoscenza medica la sorpresa della fede. Egli si dichiara ancora oggi “folgorato” dalla luce di Chiara, e non può fare a meno di parlarne. Ha accettato volentieri di farci dono della sua testimonianza. Al termine delle due relazioni-testimonianze verrà proiettato un video con immagini eccezionali di Chiara Luce Badano.

Si tratta di un incontro davvero di grande valore per conoscere meglio questa beata, così necessaria nel mondo di oggi, in cui sembra che i giovani siano refrattari al bene, al bello, al vero. L’incontro è organizzato dalla Comunità dei figli di Dio in unione con la parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigliano Biellese. Invitiamo tutti a venire a conoscere una delle più belle figure che il Signore abbia dato alla Chiesa italiana in questo tempo, per averla come sorella e amica, vera luce sul nostro cammino.

 

Domenica 4 marzo 2012,

Oratorio della parrocchia Santa Maria Assunta,

Vigliano Biellese,

ore 15.00.

 

 p.Serafino Tognetti

 

Qua il video intero della testimonianza: http://www.youtube.com/watch?v=lOxoWLwlsM8

 

Qua la testimonianza di padre Serafino: http://www.youtube.com/watch?v=RAwSB0sIxIY

 
 
 

Medjugorje - DECALOGO PER L'AVVENTO

Post n°41 pubblicato il 04 Dicembre 2013 da vienievedi
 
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Questo bel messaggio di Medjugorje  del 29 Novembre 1985 mi ha permesso di ricavarne un bel Decalogo per vivere bene l'Avvento:

 Messaggio del 29 novembre 1985

Durante il tempo d’Avvento, fate una settimana di esercizi spirituali. Non è necessario andare in cerca di un chiostro o di un altro luogo di ritiro. Fate questi esercizi vivendo la vostra vita quotidiana, là dove ciascuno si trova, individualmente. Come mezzi fondamentali per fare questi esercizi usate la Bibbia e il rosario. Durante la settimana di esercizi vi raccomando di entrare il più spesso possibile nel silenzio e anche di cantare con dolcezza. Leggete e meditate la Parola di Dio, e pregate il rosario. Invocate spesso lo Spirito Santo e partecipate ogni giorno alla messa curando con particolare attenzione la preparazione e il ringraziamento. Evitate di guardare la televisione e di ascoltare la radio. Non fumate e fate qualche altra rinuncia. Non andate nei caffè-bar a parlare di cose futili con gli altri giovani. Coltivate il silenzio. Se voi vi impegnerete a vivere così per una settimana, io vi prometto un aiuto speciale e delle grazie particolari. Non vi pentirete!

 

quindi: DECALOGO PER L'AVVENTO

 

Durante il tempo d’Avvento, fate una settimana di esercizi spirituali:

(Non è necessario andare in cerca di un chiostro o di un altro luogo di ritiro. Fate questi esercizi vivendo la vostra vita quotidiana, là dove ciascuno si trova, individualmente. )

Come mezzi fondamentali per fare questi esercizi usate: la Bibbia e il rosario.

1) Durante la settimana di esercizi vi raccomando di entrare il più spesso possibile nel silenzio

2) Cantare con dolcezza.

3) Leggete e meditate la Parola di Dio,

4) Pregate il rosario.

5) Invocate spesso lo Spirito Santo

6) Partecipate ogni giorno alla messa curando con particolare attenzione la preparazione e il ringraziamento.

7) Evitate di guardare la televisione e di ascoltare la radio.

8) Non fumate e fate qualche altra rinuncia.

9) Non andate nei caffè-bar a parlare di cose futili con gli altri giovani.

10) Coltivate il silenzio.

Se voi vi impegnerete a vivere così per una settimana, io vi prometto un aiuto speciale e delle grazie particolari. Non vi pentirete!

Ciao a tutti

Vieni e Vedi

 

 

 
 
 

LA MISSIONE DELLA CHIESA

Post n°40 pubblicato il 13 Ottobre 2013 da vienievedi
 

LA MISSIONE DELLA CHIESA

Dall’Enciclica “Evangelii Nuntiandi

 

"Vogliamo nuovamente confermare

che il mandato d'evangelizzare tutti gli uomini

costituisce la missione essenziale della Chiesa,

compito e missione che i vasti e profondi mutamenti

della società attuale non rendono meno urgenti.

 

Evangelizzare, infatti, è la grazia e la vocazione

propria della Chiesa, la sua identità più profonda.

 

Essa esiste per evangelizzare, vale a dire per predicare

ed insegnare, essere il canale del dono della grazia,

riconciliare i peccatori con Dio, perpetuare il sacrificio

del Cristo nella S. Messa che è il memoriale

 

della sua morte e della sua gloriosa risurrezione"

 
 
 

5 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA VIVERE

Post n°39 pubblicato il 06 Agosto 2013 da vienievedi
 
Foto di vienievedi

Una nostra cara amica, alla domanda di un suo amico “Secondo te quali sono cinque motivi per i quali vale la pena vivere” ha scritto questa bella lettera, che con il suo permesso qui pubblichiamo..

 

Carissimo,

 

l’altro giorno mi hai chiesto di indicarti cinque motivi per cui vale la pena di vivere..

ci ho pensato su un po’ e non ti ho risposto subito perché mi sembrava di darti una risposta banale e dettata più dalla fretta..

Ora che ho avuto più tempo per riflettere, la prima cosa che mi viene in mente è ..la vita è un dono grandissimo….

Abbiamo un Dio che ci ha pensato, e per amore ci ha creato, ognuno diverso dall’altro, con caratteristiche proprie, uniche, speciali..ci ha voluto proprio così, ci ha dato la capacità di amare, la possibilità di conoscerlo, e il destino di unirci un giorno a Lui per Amore…penso che tutto ciò valga la pena di vivere!

 

Un secondo motivo per cui vale la pena di vivere è … scoprire la forza che abbiamo dentro di noi che ci spinge a tirar fuori le nostre risorse migliori che a volte non sappiamo neanche di avere… i momenti di sconforto fanno parte della vita, tutti prima o poi dobbiamo fare i conti con periodi più o meno lunghi  durante i quali le cose non vanno come vorremmo, a volte sembra che all’orizzonte non si veda mai un’alba serena..ma credo che proprio in questi momenti difficili Dio ci stia più vicino e ci invita ad avere pazienza e perseveranza, chiede di abbandonarci a Lui, solo così le nostre preoccupazioni diventano un tesoro che arricchisce la nostra anima e la fa splendere di amore…. è proprio nella sofferenza della Croce che possiamo vedere Gesù risplendere di Amore per noi…Affidati..affidati..affidati!!! dona ogni dispiacere, ogni speranza, ogni delusione, ogni cosa che fai, anche la più insignificante….Gesù chiede di donarsi a Lui, come Lui ha fatto fino alla morte in Croce!! Quale dimostrazione di Amore più grande…….!!!

 

Un terzo motivo per cui vale la pena di vivere è…. l’amore che riceviamo dalle persone che ci stanno vicino.. …Ok, non tutte ci danno quell’amore di cui abbiamo bisogno o che vorremmo ricevere, ma a volte se ne riceve da altre che tengono a te e non sappiamo il perché.. è un amore gratuito, fraterno..forse è un amore più speciale perché è lontano da quel tipo di amore legato più ai sensi, egoistico e materialistico…forse è un amore diverso che ci spinge a sentirci uniti in un unico abbraccio universale…

È vero che a volte le persone ci deludono, a volte ci aspettiamo tanto e non riceviamo niente..ci sembra di donare noi stessi e non riceviamo riscontro al nostro donarci…è lo stesso!! Io credo che l’amore che mettiamo ci ritorna tutto…anche con gli interessi!!! Magari non subito…magari in altre forme…ma ritorna….eccome!!!! intanto ad essere buoni ci si sente meglio di dentro, ci si sente in pace con se stessi, si acquista la serenità interiore, cosa mooooolto difficile di questi tempi, dove tutti vanno sempre di fretta e sono presi da se stessi, dimenticandosi degli altri…(mi metto dentro anch’io purtroppo!!!!)

 

Un quarto motivo per cui vale la pena di vivere è….la nostra capacità di amare che si ingrandisce mano a mano che si fanno esperienze nuove….la vita è una strada in cammino, fatto di sentieri belli da percorrere, ma fatto anche di salite ripide e faticose, non si vede la fine ma ci si può immaginare la bellezza di quel momento in cui si raggiunge la vetta, allora là ci si potrà riposare e ammirare dall’alto il paesaggio meraviglioso che si apre al nostro sguardo……più fatica hai fatto a percorrere quella strada più sarà grande la gioia nell’aver raggiunto la vetta!!! Quando si è stanchi di camminare ci si può sedere a riposare, come in montagna, e magari ci si ristora alla sorgente…la sorgente è Dio….l’unica sorgente che disseta l’anima dal suo bisogno d’amore, l’unica che la ripara da ogni male e l’unica che la consola dalle ferite che porta dentro…io credo sia proprio così!!!

 

Un quinto motivo per cui vale la pena di vivere è……… chiedilo direttamente a Dio….. fatti ispirare dalla Sua Parola…..

Sai, a volte quando cerco risposte, quando mi sento vuota dentro, arida e senza vita, quanto conforto ricevo nella lettura della Bibbia!! Prova..fatti guidare da Lui..

 

Mi viene in mente la parola del Vangelo di oggi 31 luglio 2013…….

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 13,44-46


” Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

 Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.”

^^^^^^^^^^^

Ho letto il commento a queste due parabole…te lo riassumo brevemente perché l’ho trovato molto bello!!

Gesù propone le parabole del tesoro e della perla per rivelare quanto prezioso è il Regno di Dio, il nostro Destino a cui siamo chiamati…quanto preziosa è la nostra vita se siamo destinati a una tale bellezza della Vita Eterna con Lui!!!!

Il Regno lo si può trovare per caso come il tesoro, oppure lo si va a cercare come la perla con ostinazione………comunque vada, vale la pena di abbandonare tutto quanto è effimero per aprirci al futuro che ci aspetta!!!!

Il “vendere tutto” della parabola non viene considerato un sacrificio: l’uomo va pieno di gioia perché lo scopo non è “perdere”, ma “trovare”, scoprire ciò che dà significato alla sua esistenza…ecco, penso che da queste considerazioni ci si può interrogare sul valore della propria vita…….

Dopo averti annoiato abbastanza, ti scrivo un brevissimo racconto che ho trovato su internet, navigando tra numerosi nubifragi che ho attraversato in passato…..mi è servito molto…spero sia di conforto anche per te quando sarai nel momento del bisogno…

 

L’Orma sulla sabbia

Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata.

E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.

Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
erano i giorni più difficili e tristi della mia vita
.

Allora ho detto:

“Signore, io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me, al mio fianco..
Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?…”

E Lui mi ha risposto:

“Figlio, tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali c’è soltanto un’orma sulla sabbia

sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio…”

fonte Anonimo brasiliano

 

 

By Vieni e Vedi Mantova

 
 
 

DEDICA DI PADRE SERAFINO TOGNETTI PER VIENI E VEDI - Primo Anniversario del gruppo

Post n°38 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da vienievedi
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Vieni e vedi.

E che cosa devo mai vedere, chi devi mai vedere?

L’uomo è attratto dalla bellezza, misteriosamente si sente appagato quando contempla qualcosa di grandiosamente bello, perché la bellezza è la vera natura dell’uomo, costruito e fatto per le cose belle. Se andando in macchina per un sentiero sconosciuto di collina, improvvisamente dopo una curva ci si para davanti un tramonto mozzafiato, siamo capaci di fermare l’auto, scendere in silenzio, contemplare quello spettacolo, respirare lentamente riempendo vista e cuore di quella incantevole e grandiosa visione e stare lì dieci minuti, mezz’ora. E ci sentiamo, almeno per qualche istante, come rinnovati, quasi felici. Come mai, non lo sappiamo nemmeno noi.

Quella bellezza ci dice che non siamo fatti per le cose che passano, ma che ci deve essere da qualche parte l’origine e la fonte, il propagatore, l’autore della bellezza.

Un giorno stavano presso un fiume due giovanotti, di nome uno Giovanni e l’altro Andrea; avevano seguito un profeta che si diceva preparasse qualcosa di grande, una vita nuova, un modo nuovo di essere e di esistere. Avevano sentito il fascino di quella parola e si erano fatti seguaci di quell’irsuto personaggio. D’improvviso egli indicò un altro, appena giunto: “Ecco l’Agnello di Dio! E’ Lui, finalmente!” Fu come un colpo di fulmine. I due ragazzi vedevano un uomo, un semplice uomo, eppure nella fede (si fidavano del loro profeta) credettero che fosse Lui il rinnovatore. Lasciarono il battezzatore e seguirono immediatamente l’Agnello di Dio. “Dove abiti?” “Vieni e vedi”, fu la risposta.

Andarono, videro, credettero, combatterono fino alla morte, divennero degli eroi. Conobbero l’Amore, la felicità dell’essere. La ragione della loro esistenza era lì, con loro. E vissero con lui. Sempre.

Oggi un gruppo di giovanotti di Mantova vuole continuare ad andare e vedere. Hanno formato un gruppetto ma non sanno nemmeno loro bene che cosa vogliono, come non lo sapevano inizialmente i loro predecessori Andrea e Giovanni. Vogliono Dio, questo sì, vogliono l’Amore, vogliono vivere e rimanere con Lui fino alla morte. Sì, essi sanno che se non hai un motivo vero per morire, non l’hai nemmeno per vivere. E vale la pena vivere solo se si conosce l’Amore.

Seguono la via bella e sublime, perché Gesù è “il più bello tra i figli dell’uomo”.

Vieni, allora, muoviti, non stare fermo. E vedi. Che cosa? La bellezza nel volto più bello. Sì, perché la Bellezza è una persona, un volto, una voce: Gesù Cristo Dio e Figlio del Padre.

Grazie, cari amici dalla maglia gialla. Ad un anno dalla formazione del gruppo sentiamo di dirvi grazie. Continuate a seguire sempre, a vedere sempre Gesù. Faranno di tutto per togliervi l’entusiasmo, ma non ci riusciranno se continuerete a guardare Lui e non voi stessi. E sarete tremendamente efficaci, perché l’Amore di Dio è potenza.

 

p.Serafino Tognetti

 
 
 

Ciò che NON piace a Satana - Di padre Pellegrino Ernetti, Esorcista (Seconda parte)

Post n°37 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da vienievedi
Foto di vienievedi

E adesso parliamo di ciò che invece dispiace al demonio: quello che ti raccomando, caro Vincenzo, è di non tralasciare nulla, neanche una virgola...

A) La confessione.., che stupida invenzione... Quanto mi fa male... mi fa soffrire... il Sangue di quel vostro falso Dio... quel Sangue come mi schiaccia... mi distrugge... lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)... Quel sangue, quel Sangue... è la mia pena più atroce... Però ho trovato quei preti che non ci credono più alla confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato... Bene, bene, bravissimi... quanti sacrilegi faccio commettere...

B) Il pasto dove mangiate la carne e il sangue di quel crocifisso che ho ucciso io (Eucarestia)... E qui che io perdo le mie battaglie.., è qui che mi trovo disarmato... non ho più le forze per lottare.., quelli che si nutrono di questa carne e bevono di questo sangue diventano fortissimi contro di me, diventano invincibili alle mie scaltre seduzioni e tentazioni, sembrano diversi dagli altri, sembra abbiano una luce speciale e un'intelligenza velocissima... mi rifiutano subitaneamente e si allontanano da me e mi scacciano come se fossi un cane... che tristezza, che dolore aver a che fare con questi CANNIBALI... Ma io li perseguito ferocemente... e tanti vanno a mangiare quell'ostia in peccato... hahaha... che contento... che contento.., che gioia... odiano il loro Dio e lo mangiano hahahaha! Vittoria mia... vittoria.., un'ah... urrah... Quanto sono insensati quelli che perdono ore e ore di giorno e di notte, in ginocchio ad ADORARE UN PEZZO DI PANE nascosto in una scatola sull'altare di quel falso Dio. Quanta rabbia mi fanno queste persone! Mi distruggono tutte le opere che ottengo da tanti sacrileghi cristiani, preti, suore e vescovi... Quanti sacrilegi mieto in continuazione, è una mia incessante vittoria... Quanto dolore... Quanta rabbia queste adorazioni irrazionali...!

C) Odio il rosario.., quell'arnese guasto e marcio di quella donna lì è per me come un martello che mi spacca la testa... ahiiiii!

E l'invenzione dei falsi cristiani che non mi ubbidiscono, per questo seguono quella donnaccia! Sono falsi, falsi... in vece di ascoltare me che regno su tutto il mondo, questi falsi cristiani vanno a pregare quella donnaccia, mia prima nemica, con quell'arnese... oh quanto male mi fanno...

D) Il male più grande di questo tempo per me sono le continue PRESENZE, LE APPARIZIONI di questa donnaccia in tutto il mondo; in tutte le nazioni appare e mi perseguita strappando dalle mie mani tante anime... migliaia e migliaia... per ascoltare i suoi falsi messaggi... Per fortuna mi difendono i vescovi e i preti che non credono a quella ignobile Donna... non credono e così apportano scompiglio... bravi, bravi questi miei apostoli dell'eresia... hahaha...

E) Ma ciò che maggiormente mi distrugge è L'ASINESCA OBBEDIENZA a quell'uomo VESTITO DI BIANCO (il Papa) che comanda a nome del falso redentore e del falso vostro salvatore.., che asini.., pecore... che conigli...! Obbedire a un uomo che ama quella donnaccia lì, che mi perseguita da sempre... che vergogna... questo mi distrugge il mio regno... Ma io ho suscitato centinaia di preti, frati, teologi e vescovi che gli fanno guerra... guerra senza frontiere a quel pagliaccio bianco. Vincerò io, vincerò io... hahaha! Lo farò morire, assassinare... una brutta fine gli farò fare. E odioso ai miei seguaci, quel polacco che ama quella donnaccia lì... che propaganda il rosario di quella ignobile Donna come la sua preghiera preferita.., che vigliacco, che asino... mi schiaccia... ohohohohoh (urli di pianto)...!

F) “Molto mi preoccupano quelle servette con la testa fasciata che abbandonano tutti e tutto per chiudersi entro quattro mura, (Le suore) per sacrificare tutto ciò che è bello e buono per quel Dio che solo io sono riuscito a vincere... Giorno e notte si mortificano con veglie e digiuni incoscienti e in consistenti, non dormono sufficientemente, non mangiano secondo la necessità dell'appetito e del corpo che reclama il vitto necessario, non parlano liberamente ovunque e sempre... taciturne... immusonite,., piene di tristezza, la più disumana.., pregano, cantano e tutto questo sacrificio per chi lo fanno? Per quali motivi particolari, per quali fini, con quali risultati? La stragrande maggioranza, per fortuna, so no persone poco o punto intelligenti.., ottuse di mente... abuliche di volontà che si sono lasciate trascinare da qual che prete insoddisfatto... Povere donnicciole che non sanno e non conoscono il vero piacere del sesso con tutte le relative gioie che esso dona...! Povere servette, che non hanno sentito mai le sensazioni della carne, procurate dagli amplessi e dai baci dei miei uomini...! Eppure quante ne faccio cadere, le riduco ad una vita grama, sterile, prive di ogni fervore, gettandole nel massimo della tiepidezza... Sì, ne de vo fare una strage... perché soprattutto di queste claustrali ho paura... ho una paura terribile...! Sono i nemici miei più terribili e agguerriti, mi strappano dalle mani tante anime di ogni sesso, di ogni classe e condizione... Che nemiche terribili... quanto incominciano a pregare per la conversione di un'anima da strapparmi, non la smettono più... più... più... sono tenaci e caparbie! Se poi non bastassero le lunghe ed estenuanti preghiere alloro falso Dio crocifisso, del quale si chiamano spudoratamente sue SPOSE, allora incominciano con le estenuanti penitenze di ogni genere... che nemiche... che soldati di primo assalto! Ho tentato tante volte di diminuire le vocazioni a questa stupida vita.., ma purtroppo non ci sono ancora riuscito... sono troppe ancora le donnette stupide e sciocche, anche se tante volte sono perfino laureate e diplomate... Che nemiche...!

G) Ci sono poi i miei veri persecutori acerrimi e accani ti: sono quelli che si fanno chiamare ESORCISTI; che brutta genìa, che disgrazia nel mondo... per fortuna ce ne sono ancora pochi, pochissimi, perché io dissuado i vescovi a nominarli... e questi mi credono e mi ubbidiscono, anche contro il comando del loro Dio crocifisso che comandò loro: IN MIO NOME, SCACCIATE I DEMONI. Che buffone!!! Questi vescovi hanno paura di me, tanta, tantissima! Io già li possiedo... e non faccio fare a loro gli esorcismi contro di me, e neppure permetto loro che nominino esorcisti... che nemici feroci...! Molte volte sono riuscito a vendicarmi, a punirli, a schiaffeggiarli, a bastonarli, a fermarli con tante e svariate malattie, a volte anche gravi... Ma purtroppo, non cedono... non cedono... E quando essi si avvicinano alle mie prede, devo scappare... o presto o tardi devo fuggire... che preghiere fanno... e sempre in nome di quel loro Dio... e di quella loro donna madre del crocifisso... Oh, che dolori, che strazio per me...!”.

Ecco, caro Vincenzo, ciò che il demonio ha detto per bocca degli ossessi da me esorcizzati, alla presenza dei miei collaboratori e che ho registrato su nastro magnetico. Certo, gli argomenti non sono tutti, ne ho riportati soltanto alcuni, i più scottanti e importanti, che serviranno, spero, a far riflettere tutti coloro che vogliono vivere seriamente il proprio Battesimo, che è un sì a Dio e un no al demonio. La lista è tremenda e merita seria riflessione ed esame di coscienza da parte di tutti, ma soprattutto merita preghiera assidua e penitenza, la frequente pratica della confessione sacramentale, ove il Sangue di Gesù ci purifica e ci dona uno scudo fortissimo con cui vincere il nostro nemico.

 

 
 
 

Ciò che piace a Satana - Di padre Pellegrino Ernetti, Esorcista (Prima parte)

Post n°36 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da vienievedi
Foto di vienievedi

Padre Pellegrino Maria Ernetti, morto alcuni anni fa, era monaco benedettino dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia, dove riceveva centinaia di persone alla settimana per essere esorcizzate. Era noto per i suoi studi biblici e teologici. Le sue conoscenze nelle varie scienze erano note e tali che costituirono punti sicuri di riferimento per i fedeli che accorrevano da lui non solo da tutta l'Italia, ma anche dall'estero, perché era il più preparato esorcista del nostro tempo.

Padre Pellegrino Ernetti, in una intervista fattagli dal giornalista Vincenzo Speziale, diceva: ... oggi il male (e tutti ce ne lamentiamo) sta dilatandosi sempre più in tutto il mondo e nelle più svariate e raffinate manifestazioni.

Chi reagisce? Chi lotta? Chi prende le armi della fede? Non si ‘può pretendere di piantare il seme buono e che esso poi possa attecchire e produrre frutto, se prima non abbiamo dissodato questo terreno dalle spine e dai rovi del demonio. Vana sarebbe ogni pastorale che non comprendesse questa tattica di lavoro spirituale, perché gli eletti sono coloro che hanno vinto il dragone nel Sangue dell'Agnello. La pastorale comincia qui ed essa non consiste nel costruire grandi edifici, oratori, opere parrocchiali ecc., quando poi il sacerdote non si trova più nel confessionale, perché oggi, con varie scuse, i sacerdoti non sono più a disposizione delle anime, non confessano più, ritengono la Confessione come l'ultima cosa...! Questo è errato perché è il Sacramento grande che ci sia, perché lotta contro il demonio lavando le anime nel Sangue di Gesù. La Confessione non toglie soltanto il peccato dall'anima, ma ci dà una corazza con cui possiamo lottare contro il demonio. Io ne ho una esperienza terribile!

Quindi ricorriamo con frequenza a questo grande Sacramento. Chi ci purifica dai nostri peccati? Il Sangue di Cristo! Chi ci santifica? Il Sangue di Cristo! Chi ci dà la forza di lottare contro i nostri nemici spirituali? Il Sangue di Cristo! Ma chi amministra il Sangue di Cristo se non ci sono sacerdoti a disposizione nei confessionali? Essi pensano alle macchine, pensano a correre a destra e a sinistra, per non parlare di altre cose peccaminose.

A questo punto il giornalista gli fa questa domanda:

Cosa piace al demonio, cosa dispiace al demonio?

Padre Pellegrino rispose: Ora stai attento. Gli esorcisti non hanno pensato a quello che mi sono sforzato di fare io, perché se l'avessero fatto tutti a quest'ora potremmo avere dei volumi su quello che vuole o non vuole il demonio. Io dopo aver esorcizzata una persona austriaca, ho cominciato a far registrare dai miei collaboratori tutto e così a poco a poco è venuto fuori da tanti esorcismi una catechesi del demonio. Ti prego di pubblicarla tutta, perché forse sarà il culmine di tutte le altre domande. Iniziamo con “Ciò che piace al demonio”:

Primo - La particola sulla mano: “Così posso calpestare il vostro Dio, queI Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe con i miei sacerdoti che ho strappato a lui”.

Secondo - I preti vestiti come netturbini, camuffati “così li porto dove voglio io, negli alberghi e nelle case private in cerca di donne e di omosessuali, e faccio commette re tanti sacrilegi, e li porto nel mio regno! Quanti, quanti preti mimetizzati sono nel mio regno! E non mi scapperanno più” (qui seguono delle risate a dir poco agghiaccianti).

Terzo - I preti e i Vescovi iscritti alla massoneria e alle mie sette: “Oh quanti, oh quanti ce ne porto col denaro e con le donne... quanti, quanti diventano miei amici fedeli... col denaro e con le donne... ne prendo quanti ne voglio, li porto nel mio regno”.

Quarto - Le gonne corte. “Con le quali accalappio uomini e donne e riempio il mio regno... che contento.., che gioia”.

Quinto - La televisione:“Uh, la televisione.., è il mio apparecchio, l'ho inventato io... per distruggere le singole anime e le famiglie.., le separo, le disgrego con i programmi miei sottilissimi e penetranti... uh, la televisione è il centro di attrazione con cui attiro anche tanti preti, frati e suore specialmente nelle ore piccole, e poi non li faccio più pregare.,. In un attimo, mi presento in tutto il mondo.,. mi ascoltano e mi vedono tutti... mi aiutano assai bene i miei fedeli servi, i maghi, le streghe, cartomanti, chiromanti, astrologi . (I puntini indicano il prosieguo del discorso, e risate che di umano non hanno proprio nulla).

Sesto - Le discoteche: “Che bello.., sono i miei palazzi d'oro dove attiro le migliori speranze della società che io faccio mie distruggendo le loro anime e i loro corpi.. .quante migliaia e migliaia ne porto con me con l'alcool, con la droga e col sesso... oh, che continua mietitura. Le ho affidate a tanti politici, miei fedeli servi, a consacrati... Io sono il vero re del mondo, e non già il vostro Dio, che io ho crocifìsso'

Settimo - Il divorzio.., la separazione degli sposi:” Sono state inventate da me, ne rivendico la proprietà... E' una delle mie più intelligenti scoperte... così distruggo la fa miglia e distruggo la società, dove io sono adorato come vero re del mondo... IL SESSO... IL SESSO... non ascoltate quell'uomo impiccato in croce che non vi dà niente... il vero piacere ve lo dò soltanto io col sesso libero.., il mio regno è soprattutto libertà del piacere sessuale con cui regno sul la terra”.

Ottavo - L'aborto.., l'uccisione degli innocenti:“Oh... urrah! urrah! E stata la mia trovata più bella e più gustosa! ammazzare gli innocenti invece dei colpevoli e degli omicidi della mafia! Distruggo l'umanità e così finiscono, prima di nascere, gli adoratori del vostro falso Dio... urrah! urrah!”.

Nono - La droga: “È il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per renderli pazzi.., e così ne faccio quello che voglio.., ladri.., assassini,,, lussuriosi,,, feroci come me... dominatori del mondo.., miei ministri “.

Decimo - Ma soprattutto mi piacciono e mi rallegrano quei vescovi e quei preti che negano la mia esistenza e la mia opera nel mondo:“e sono tantissimi,,, oh! che gioia, che gioia per me... lavoro tranquillo e sicuro.,, persino i teologi oggi non credono alla mia esistenza.., che bello.., e così negano anche quel loro Dio che era venuto per distruggermi,,, invece io l'ho vinto.., l'ho inchiodato sulla Croce,., hahahahaha...! Bravi questi preti,,, bravissimi questi vescovi,.. bravissimi questi teologi.., sono tutti miei fedeli servitori.,, ne faccio quello che voglio... ormai sono miei.., li porto dove voglio.., vestiti da beccamorti,,, con la sigaretta sempre in bocca.., profumati come gagà... in cerca di donnicciole facili.., con auto all'ultima moda.., pieni di danaro.,. si ribellano ai dogmi del loro falso Dio e della falsa Chiesa di quel crocifisso mia vittima.., sono i soldati più sicuri del mio regno, pieno pieno di loro... Con essi metto confusione e smarrimento nel popolo, che allontano sempre più dal falso Dio.,. e porto nel mio regno di odio e di disperazione eterna.., per sempre con me, con me... ha ha ha ha ha ha! Quanti di essi ne ho fatti iscrivere alle sette mie... alletta ti dalla mia carriera e dal mio denaro.., li compro con facilità.., perché finalmente sono riuscito a non fare amare più né quel falso loro Dio, né quella donna che pretende di avermi vinto “.

Undicesimo - I politici che si dichiarano cristiani:“ma che cristiani non sono, perché sono miei e al mio servizio... Presentandosi però come cristiani, ingannano tante persone che li seguono dove io astutamente li porto... Vengono con me a rubare allegramente il denaro del popolo, denaro che costa sudore e lacrime di lavoro sofferto; denaro strappato alle famiglie povere con tasse inique, imposte da questi politici che ingrassano, sciupano, spendono e spandono senza limiti...

Eppure faccio fare loro delle dichiarazioni di rettitudine, di bontà, di ossequio, di lealtà e di sincerità cristiana, tali da far cadere anche i preti e i vescovi con loro... Il denaro è la mia arma più efficace; preti e vescovi chiudono gli occhi su questi politici, miei servi e schiavi.., basta che loro trovino i soldi per costruire o restaurare chiese, asili, case parrocchia li belle e comode, patronati... Sono i miei sacrestani più fedeli, per mezzo dei quali posso penetrare nelle case del clero, obbediente al mio denaro... del resto non sono stati questi politici che hanno firmato l'adulterio del divorzio e l'aborto?

Ma il clero.., fa loro la propaganda che io desidero”.

Dodicesimo - I politici che si chiamano laici: “sono gli avanguardisti del mio regno... Le menzogne, studiate ad arte, i soprusi diligentemente realizzati, i latrocini mafiosa mente perpetrati, gli intrallazzi diplomaticamente eseguiti, il malcostume capillarmente diffuso con tutti i mass media, gli omicidi, i rapimenti organizzati a mano armata, la diffusione delle varie droghe mediante il silenzio rigidissimo dell'omertà politicamente organizzata, e tanti tanti altri delitti e disordini sociali, sono tutte opere che io realizzo mediante l'opera di questi politici, miei seguaci e untorelli fedelissimi... Hanno da me il mandato preciso di usare tutti i mezzi e le maniere più infernali per distruggere la società,purtroppo ancora legata a quel crocifisso che io ho impiccato sull'infame legno.., distruggere, distruggere... Questi politici sono i miei discepoli e seguaci prediletti perché obbedientissimi al solo mio cenno, senza che neppure se ne accorgano.., Sono essi che mi organizzano in tutte le città e paesi le logge massoniche più attive e subdole, più scaltre e di punta, sempre donando denaro, carriera e piaceri sessuali... Sono essi che ricevono i miei precisi comandi di penetrare e distruggere dall'interno la Chiesa... Quanti ecclesiastici hanno ceduto e continuano a cedere alle proposte e agli allettamenti di denaro e di carriera... Distruggere la chiesa è il mio primo e ideale progetto... Oh, che contento... che contento...! Con questi fedelissimi politici ho già da tempo iniziato a distruggere la società in ogni settore e grado e in tutti gli ambienti, destabilizzando gli ordini di pubblica sicurezza, di economia, di diplomazia, di relazioni sociali.., naturalmente sempre con le mie armi di ambizione, carriera, denaro, donne, piaceri... Oh che contento! che gioia! che vittoria.., hahahahaha”

Tredicesimo - Giudici e magistrati: “Mi piacciono poi in maniera particolarissima quei giudici e magistrati che hanno dietro le loro spalle il motto tradizionale - LA GIUSTIZIA È UGUALE PER TUTTI - eccetto ormai che per loro! Che bravi, che fedeli questi miei schiavetti della giustizia! Finalmente sono riuscito a politicizzare anche i giudici! Final mente sono riuscito a sindacalizzarli! Finalmente sono riuscito a farli vendere con il denaro e le bustarelle! Quante persone innocenti faccio condannare in carcere per anni e anni.., mentre faccio uscire e assolvere i miei seguaci, considerati dal popolo come assassini e mascalzoni.., li faccio uscire dal carcere perché devono continuare a dilatare il mio regno di disordine, con omicidi, ladrocini, spaccio di droga, sequestro di persone e di bambini... Che meraviglia questi miei giudici politicizzati, partitizzati, venduti,,, Li ho ridotti a non riconoscere più ciò che è giusto da ciò che è ingiusto...! Sono oggi il mio corpo specializzato di assalto contro la giustizia! Che meraviglia liberare dalle carceri i grandi brigatisti e mafìosi, e lasciare dentro i poveri derelitti più o me no innocenti! Che bello lasciare liberi i FALSI PENTITI con i quali io agisco con maggior sicurezza! Che bello mandare agli ARRESTI DOMICILIARI coloro con i quali posso più liberamente organizzare il disfacimento della società! Bravi... bravissimi... giudici venduti! E quanti, quanti ne passano ogni giorno, sempre di più, nel mio regno, allettati dal denaro e dalla carriera e dall'orgoglio, le mie armi da loro amate e desiderate... E quei giudici che non si vogliono allineare con me, li faccio scomparire... E che cosa è la lotta intorno a loro, che aumenta sempre di più tra questi magistrati, se non il frutto della mia presenza e della mia costante e insistente opera? E che cosa è la continua lotta tra i magistrati e politici e le forze dell'ordine, se non effetto del veleno che io riesco ad iniettare costantemente tra di loro?... E finita.., è finita la pseudo-pace che ha promesso quel buffone del vostro Dio, che io ho vinto e crocifisso... È finita.., il mondo intero è con me... sono io ormai il re del mondo.., sono io...!”.

Quattordicesimo - Le sétte: “Una mia particolare predilezione sono le tantissime Sétte che io continuo a creare e a diffondere capillarmente in tutto il mondo. Sono i mezzi più immediati con i quali scardino la fede in quel falso vostro Dio da me crocifisso... creo così la babele nella fede... Il vostro PRETE BIANCO strilla e sbraita perché ha paura di me, ha paura che io gli tolga il trono già tanto vacillante... ma io ho già vinto, ho messo la babele nella fede, nei semplici come nei dotti, compresi preti, teologi e vescovi.., le mie sétte sono sempre più invincibili... la mia massoneria paga, paga molto bene ogni mio seguace... Sarò sempre vincitore io... e la babele nella fede sarà la mia vittoria... Nella sola vostra Italia ho più di 672 sétte e religioni mie che voi chiamate sataniche, che sono piene zeppe di anime a me votate e consacrate, e battezzate con il proprio sangue nel mio nome... Esse mi rendono quotidianamente il culto che io merito come sovrano della terra con preghiere, con inni e cantici e... con messe nere, durante le quali vinco calpestando e distruggendo quelle ostie nelle quali gli stupidi cristiani credono presente il loro crocifisso... Ma se così fosse, perché permette che io lo distrugga impunemente...? hahahahaha... Queste SÉTTE da me comandate insieme ai miei seguaci di stato maggiore del mio regno, convertono incessantemente i cristiani e li rendono miei fedeli seguaci... sono centinaia e centinaia che ad ogni ora, rinnegano la fede vostra per aderire alle mie sétte, ove io li accolgo a braccia aperte e dono loro tutti i miei piaceri e tutte le libertà di vivere il più lontano possibile dalla vostra Chiesa.., è la vera felicità.., la vera gioia che solo io posso dare a voi..., Dall'alta, alla media, alla bassa Italia e nelle isole.., ovunque ho le mie sétte che lavorano indefessamente D'altra parte, ormai, molte chiese e parrocchie sono senza prete.., sono riuscito a distruggere e far morire le vocazioni.,, e le mie sétte suppliscono il prete... hahaha,,. Dai testimoni di Geova ai Centri età dell'Acquario, ai Steinerantroposofici, ai teosofici, ai Carolina, ai Cenacoli 33, ai Centri di Schamannesimo, ai Rosacroce, agli Arcobaleno, ai Gialli, agli Ergoniani, ai Scientology e tante e tante altre mie sétte e religioni che ogni giorno invento e creo, sono un vero esercito che lotta contro la vostra Chiesa,,, e vincerò vincerò... anche se il vostro crocifisso ha detto a voi che LE PORTE DELL'INFERNO NON PREVARRANNO, hahaha,,, E non bastando questo, mi sono in filtrato in certi gruppi-base che voi credete vostri... Invece sono miei, li ho già afferrati gettando nei singoli il mio isterismo parossistico,., diventano tutti visionari falsi di cristi e di madonne che, come loro credono parlano.., ma sono io che mi rivelo a loro... hahahaha “,

Quindicesimo - I teologi: I miei teologi, con le dottrine da me ispirate... Oh, questi sì che costituiscono la mia PUNTA DI DIAMANTE di prima trincea! Che teologi intelligenti! Essi hanno capito che quei dogmi rigidissimi, dettati da certi sciocchi capi ecclesiastici, in realtà sono delle falsità puerili, che crollano al semplice confronto con la realtà quotidiana... che bravi... bravissimi...! Del resto li ho portati ad insegnare le mie dottrine non soltanto nei seminari ordinari, ma persino nelle più alte e prestigiose Università Pontificie, persino in quella romana del vostro PRETE BIANCO (Università Lateranense). La dottrina della MORTE DI Dio l'ho ispirata io, e con essa mi sono venuti dietro milioni di studiosi che sono diventati miei discepoli e fedeli convinti. Da quando io regno, il vostro dio è morto, non esiste più. E finita così ogni legge costrittiva: tutti possono e devono vivere liberamente, come insegno io: libertà di idee, libertà di pensiero, libertà di azione... ognuno è liberissimo finalmente di agire e fare quello che crede e vuole ovunque e sempre e con chiunque... Non esiste più norma né regola... ciascuno è come sono io, padrone di tutto e di tutti: il vostro Dio è morto! E chi potrebbe negarlo, se lo stesso vostro crocifisso ha dichiarato che io, solo io sono IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO? E se lui stesso ha detto TUTTO IL MONDO È IN MIA IN SINDACABILE BALÌA E PADRONANZA?... Finalmente questi teologi, i più intelligenti in assoluto, mi hanno dato ragione. Ma se Dio è morto, allora è chiaro che sono crollati tutti gli altri dogmi: la creazione, l'incarnazione, la risurrezione, l'immacolata, l'assunzione, l'eucarestia e tutti i sacramenti... tutte storielle inventate per tenere costretti gli allocchi cristiani... Ed ecco centinaia e centinaia dei miei teologi che hanno persino il coraggio di sfidare il PRETE BIANCO CON LETTERE E FIRME... CHE PROVI IL CONTRARIO, SE HA IL CORAGGIO E SE È CAPACE... Ha scrollato la testa e ha lasciato i miei teologi che continuassero questi insegnamenti, senza il minimo rimprovero né punizione... Dunque anche lui è d'accordo con me, nella negazione di tutti i suoi dogmi... ma che bravo! hahaha... E mentre questi grandi teologi sono con me, vi sono altri piccoli teologi untorelli che, per rivalsa, negano la mia esistenza, come fiaba da medioevo, rinviando tutte le mie presenze e manifestazioni a fatti unicamente psichiatrici e psichici... Bravissimi, questi teologi, questi preti e... tanti vescovi... bravissimi! E il servizio migliore che mi potete fare: farmi agire silenziosamente, senza minima mente lottare contro la mia presenza e le mie astuzie... bravissimi... fate sempre così, e io continuerà la mia opera infernale senza colpo ferire! I miei teologi intelligenti negano i dogmi della vostra chiesa, e teologi stupidi negano la mia esistenza... Che trionfo... ha ha ha... Ma allora dove sono più gli eretici di una volta? Nessuno! Né chi nega i dogmi, né chi nega me, eppure nell'elenco dei dogmi era anche quello della mia esistenza...! Ho vinto la vostra Chiesa “.

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: vienievedi
Data di creazione: 07/05/2012
 

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