vacanzepugliesi
una splendida villetta in affitto a 300 metri dal mare..
Creato da casavacanzeinpuglia il 12/03/2008Dove siamo....esattamente.
Cliccate su: http://www.copuglia.it/web/mappe.htm e, successivamente, cliccate sul settore 8: la villetta dista 2 Km sia da Campomarino che da Torre Dell'Ovo, entrambe splendide località turistiche.
dove mangiare...secondo noi...
Ristorante-pizzeria "Piccole Ore" Campomarino (TA)
(Molto buoni i primi di pesce, gli arrosti di carne e pesce ma anche le pizze e le pucce, locale accogliente ed elegante)
Pizzeria "il gatto rosso", Loc. Madonnina, Lit. Salentina
(ottime pizze a prezzi veramente competitivi!!!Il locale lascia un pò a desiderare esteticamente...ma la bontà delle pizze ( e il loro prezzo) e la simpatia e cordialità dei proprietari fanno facilmente dimenticare le "pecche" estetiche del locale)
Pizzeria "Bomber", Campomarino (TA)
(squisita pizza al trancio..inconfondibile....)
I panzerotti da Longo (sempre a Campomarino)...buoni...ma un tantino cari..tenendo presente "'sti chiari di luna"!
Pizzeria Brunetti sempre a Campomarino: ...non il top di gamma fra le pizzerie...ma ottimo posto per un gelato o una puccia.
(le cose scritte su in questo box hanno un valore puramente indicativo e sono espressione del gusto personale di chi scrive, e quindi devono essere prese per quello che sono: semplici considerazioni personali)
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Nickname: casavacanzeinpuglia
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![]() ![]() ![]() ![]() Età: 47 Prov: TA |
Cosa vedere
- Taranto, la città dei due mari (35 minuti in auto)
- Lecce, la città barocca (50 minuti in auto)
- Ostuni, la città bianca (50 minuti in auto)
- Manduria, la terra del vino e dei messapi (15 minuti in auto)
- Santa Maria di Leuca, de finibus terrae..(1 ora e 20 in auto)
- Porto Cesareo e la sua "isola dei conigli"(25 minuti in auto)
- Santa Caterina...e i suoi scorci meravigliosi (4o minuti di auto)
- Otranto e le sue torri costiere (1 ora e 15 d'auto)
- Grottaglie e le sue splendide ceramiche (25 minuti di auto)
- Martina Franca e la Valle d'Itria (40 minuti di auto)
- Alberobello e i suoi trulli meravigliosi (1 ora e 40 in auto)
- Fasano, la sua selva e il suo zoo-safari(1ora e 45 di auto)
- e tanto tanto tanto altro ancora!!!!
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COSA MANGIARE....
Post n°3 pubblicato il 21 Marzo 2008 da casavacanzeinpuglia
Piatti tipici: LI PIZZARIEDDI e LI RECCHI : pasta fatta in casa preparata con semola di grano duro e acqua. Questo piatto, molto semplice e dalle origini antichissime (fanno parte di una tradizione che si tramanda da generazioni, da madri in figlie, le quali invitavano quest'ultime ad avvicinarsi "allu taulieri" sin dalla più tenera età per imparare quest'arte) sono fatti dividendo l'impasto ben amalgamato e lavorato, in tanti piccoli pezzetti e usando su ognuno di essi una delicata pressione del pollice contro la spianatoia, formando così, con un piccolo movimento rotatorio, un cappelletto da rivoltare. Per li pizzarieddi si adopera lo stesso procedimento iniziale, solo che sopra ogni pezzetto viene posto un ferretto quadrangolare detto "frizzulu", il quale viene fatto rotolare sulla spianatoia esercitando una leggera pressione con il palmo della mano. Così il pezzetto di pasta si allunga e una volta tolto lu frizzulu diviene vuoto all'interno favorendo una perfetta cottura.La tradizione vuole ancora che, questa pasta sia condita, una volta cotta in abbondante acqua salata con un ragù composto da involtini di carne di cavallo, "li brascioli", con aggiunta dei succosi e dolcissimi pomodorini locali. Il tutto è completato da una spolverata di "cacioricotta", tipico formaggio dal gusto fresco e delicato, oppure, con pecorino stagionato e piccante, per chi ama i sapori forti. Nella categoria della pasta fresca tipica, una nota di rilievo spetta anche alla non meno appetibile "lajana" adatta per completare e rendere più gustose le semplici minestre di ceci e fagioli, ma viene preparata anche per "la tria cu llu baccalà" pietanza tradizionale pre- natalizia. Li FRISI Sono nate in seguito ad un antica filosofia di sopravvivenza, perché facevano parte dei prodotti di sostentamento nei periodi di penuria di cibo. Da qui un vecchio detto: "Furnu, sciardini e massaria, luntana la carestia", cioè: "Con forno, giardino e masseria, si allontana la carestia". Preparate con farina di grano duro, a forma di piccole ciambelle, appena cotte in forno e subito tagliate con un sottile spago in senso orizzontale, successivamente re-infornate per essere tostate. La tostatura faceva si che si potessero conservare per vari mesi in vasi di terracotta e utilizzare poi all'occasione. Le friselle si gustano, ancora oggi, dopo averle ammorbidite con acqua e condite con olio di oliva, sale, origano selvatico e pomodorini. Purè di Fave
Fonte: www.manduriaonline.com |
Inviato da: principessadana
il 04/10/2008 alle 18:13