Creato da comitatovillamassimo il 30/07/2013

VILLA MASSIMO

COMITATO CITTADINO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO - e.mail: comitatovillamassimo@libero.it

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18 MARZO - NUOVA RICHIESTA DI RIAPERTURA DEL PARCO DI VILLA MASSIMO

Post n°15 pubblicato il 19 Marzo 2014 da comitatovillamassimo
 
Foto di comitatovillamassimo


Martedì 18 marzo, un rappresentante del nostro Comitato ha consegnato negli uffici del Dipartimento Tutela Ambientale del comune una nuova richiesta di riapertura del parco di Villa Massimo, inviandone una copia anche all'assessore comunale Estella Marino e al presidente del 2° municipio Giuseppe Gerace.

Dato, infatti, che la sospensiva dei lavori, che ha causato la chiusura dell'intero parco, riguarda una questione amministrativa relativa alla concessione del solo "punto verde infanzia" situato al centro del parco (in un area che occupa soltanto circa 400mq, rispetto ad una superficie totale della villa di ben oltre 7000mq), appare assurdo che l'intera villa sia stata chiusa ed interdetta all'uso dei cittadini da oltre un anno.

In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, dopo il rigetto da parte del Tar, è necessario sbloccare la situazione e concedere ai cittadini del quartiere di poter usufruire del parco pubblico.

Pertanto, è stato chiesto alle autorità di:

- circoscrivere l'area oggetto di sospensiva al solo cantiere al centro del parco, opportunamente messo in sicurezza e transennato;

- agevolare rapidamente la riqualificazione dell'area verde circostante, impegnando il concessionario ad ultimare i lavori di risistemazione delle aiuole e dei camminamenti pedonali e ad installare le attività ludiche gratuite;

- consentire la riapertura del parco.

IL COMITATO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO

 
 
 

12 Marzo 2014 - Incontro con l'assessore Estella Marino

Post n°14 pubblicato il 13 Marzo 2014 da comitatovillamassimo
 

12 marzo 2014. Ore 18.30.

Un rappresentante del nostro Comitato per la riapertura di Villa Massimo ha partecipato all'incontro organizzato dal circolo PD di via Catanzaro 3 tra i cittadini e l'assessore Estella Marino sul tematiche del verde urbano, decoro e rifiuti.

Ringraziamo innanzitutto il segretario del circolo Claudio Carassiti e gli iscritti per la disponibilità e per averci dato la possibilità di interagire direttamente con l'assessore Marino e con i rappresentanti municipali (presidente, assessore all'ambiente, presidente della commissione ambiente, consiglieri di maggioranza) presenti all'incontro.

Abbiamo esposto nuovamente il nostro punto di vista sulla situazione drammatica di Villa Massimo e sull'assurda chiusura che la sottrae da oltre un anno alle famiglie, ai bambini e agli anziani del nostro quartiere.

Abbiamo sollecitato un impegno diretto dei nostri rappresentanti istituzionali nella questione, per rompere il muro di silenzio ed indifferenza che li caratterizza da troppo tempo, ed abbiamo chiesto loro esplicitamente di prendere almeno una posizione chiara in materia, di esprimersi pubblicamente a nome dei cittadini impegnandosi a sostenerli nella loro battaglia in favore della riapertura del parco pubblico, o almeno di dedicare (come avvenuto per altri casi urgenti riguardanti altre situazioni in stallo nel quartiere, come Villa Blanc o il centro sportivo di via Como) uno spazio apposito nei consigli e nelle commissioni per affrontare il tema di Villa Massimo.

Non chiediamo, ovviamente, di fare pressione per quanto riguarda la questione che interessa la legittimità del cantiere di riqualificazione del "punto verde infanzia" al centro della villa, materia oggetto del ricorso al Consiglio di Stato (dopo il rigetto del ricorso al Tar) da parte dei condomini circondariali che affacciano sul parco.

Chiediamo invece un impegno chiaro per la riapertura dell'area verde circostante il cantiere, cercando di ottenere -in attesa della sentenza che deciderà se Villa Massimo possa o meno avere al suo interno un area giochi attrezzata- almeno la restituzione alla cittadinanza del parco. Il cantiere, infatti, insiste solo su un area centrale di circa 400 metri quadri, a fronte di una dimensione complessiva del parco verde di circa 7000 metri quadri, ossia un'area circa quindici volte maggiore.

Per quale motivo, per una questione burocratico-amministrativa, che riguarda una minima parte della villa, si deve mantenere chiusa, abbandonata e nel degrado assoluto, l'intera villa?

Quale diritti legali o burocratici lederebbe consentire la riapertura dell'area verde, limitando il sequestro al solo cantiere mettendolo in sicurezza e circoscrivendolo, e restituendo ai cittadini l'uso libero del parco?

Per quale motivo l'amministrazione non intende nemmeno pronunciarsi sull'argomento? Non ritengono i consiglieri e gli assessori municipali e comunali di dover rispondere di fronte ai cittadini che li hanno eletti di questo assurdo, prolungato, colpevole silenzio?

Cosa impedisce, nel rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia decisionale della magistratura in merito alla legittimità della concessione dell'area giochi, di chiedere lo sblocco del sequestro del parco verde circostante? Non sarebbe invece forse una azione dovuta, che dovrebbe rientrare nei loro doveri istituzionali e morali, garantire gli interessi dei cittadini, delle famiglie, dei bambini e degli anziani del quartiere?

Queste sono le domande che ieri pomeriggio abbiamo posto all'assessore comunale Estella Marino, all'assessore municipale Emanuele Gisci, al presidente del municipio Giuseppe Gerace, al presidente della commissione ambiente municipale Valerio Casini.

Attendiamo non solo le loro risposte, ma soprattutto i fatti che intenderanno far conseguire.

Altrimenti, come è naturale e ovvio che sia, ne dovranno rispondere politicamente di fronte alla cittadinanza.

IL COMITATO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO

 
 
 

Articolo de "Il Tempo" del 31.12.2013

Post n°13 pubblicato il 01 Gennaio 2014 da comitatovillamassimo
 

Pineta chiusa al pubblico da oltre un anno
La Pineta di Villa Massimo è chiusa da quasi un anno. In un quartiere abitato soprattutto da famiglie con bambini e anziani, Villa Massimo rappresenta da decenni un importante punto di aggregazione....
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La Pineta di Villa Massimo è chiusa da quasi un anno. In un quartiere abitato soprattutto da famiglie con bambini e anziani, Villa Massimo rappresenta da decenni un importante punto di aggregazione. I rappresentanti del Comitato cittadino per la riapertura del parco, costituitosi spontaneamente al luglio di quest’anno, da mesi portano avanti la loro battaglia, con manifestazioni, lettere e iniziative. Una raccolta firme è attiva da mesi per chiedere alle autorità competenti il riavvio dei lavori e la riapertura del parco. Ad oggi le firme sono oltre 3000. Ma partiamo dal principio. La pineta rientra tra le aree verdi comunali da assegnare in gestione a privati. Questo ha portato dal 2001 alla stipula di una convenzione Punto Verde Infanzia 3.2 che, oltre alle giostre, prevedeva un punto di ristoro, un bagno pubblico, un parco giochi di uso gratuito. Il concessionario era tenuto a farsi carico di attrezzature, pulire e recintare il giardino. Gli abitanti del quartiere, dal 2010, quando venne presentato il primo progetto per Villa Massimo, sono attivi come Comitato di difesa della pineta e si battono contro «l’ennesimo progetto del concessionario alla privatizzazione e stravolgimento delle funzioni della pineta». Nell'ultimo caso, tutto è iniziato il 7 gennaio 2013, quando il Servizio Giardini del Comune di Roma, con l’avallo del Municipio Roma 3, approva il progetto del concessionario: un punto verde per l'infanzia con 400 metri quadrati tra baby parking, giostre e servizi igienici, gestito dal concessionario privato, lo stesso del ristorante Casina dei Pini. Il 14 gennaio il X° dipartimento blocca i lavori a seguito delle proteste dei residenti che hanno depositato denunce in Procura e raccolto centinaia di firme. Qualche giorno fa la vice presidente romana di Roma di Italia Nostra, Mirella Belvisi, ha inviato una lettera, indirizzata all'assessore all'ambiente, Stella Marino, al direttore per il Dipartimento ambiente, Gaetano Altamura e al direttore del servizio giardini, Bruno Cignini, con la richiesta di attivazione della autotutela sugli atti di modificazione dell'aria intervenuti negli anni. «La Convenzione-Concessione non tiene conto del vincolo delle regole imposte», scrive Belvisi. Attualmente la pineta è chiusa per ordinanze del Consiglio di Stato. Ad agosto, il nucleo sicurezza pubblica ed emergenziale della polizia municipale del Comune di Roma, ha rilevato, che tutte le costruzioni edilizie realizzate in seguito alla concessione- convenzione erano state realizzate in assenza di concessione edilizia e pertanto abusive, e il 29 agosto 2013 ha denunciato alla procura della Repubblica il concessionario» come si legge nel dossier del comitato. Il mese scorso, l'onorevole Dario Rossin, vicepresidente della commissione ambiente del Comune di Roma, ha interrogato il sindaco Marino, «Per sapere quali iniziative sia possibile assumere, per offrire prospettive favorevoli ai cittadini, che sono gli unici penalizzati». Intanto tutto tace, tranne la rabbia dei cittadini.

Sof. Gor.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2013/12/31/pineta-chiusa-al-pubblico-da-oltre-un-anno-1.1203380

 
 
 

INTERROGAZIONE DELL' ON. ROSSIN AL SINDACO MARINO IN MERITO ALLA CHIUSURA DI VILLA MASSIMO

Post n°12 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da comitatovillamassimo
 

Di seguito trascriviamo l'interrogazione che l'On. Dario Rossin, vice presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma, ha presentato al Sindaco I.Marino e all'assessore Ambiente per chiedere chiarimenti in merito alla chiusura del parco di Villa Massimo, dopo aver ricevuto la nostra e.mail della settimana scorsa in cui il Comitato chiedeva udienza alle autorità politiche di Roma Capitale.


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INTERROGAZIONE


PREMESSO

Che nel Municipio II si è costituito un Comitato Cittadino per la riapertura del Parco di Villa Massimo da oltre un anno chiuso per una vicenda giudiziaria non ancora risolta nelle dovute sedi di Giustizia Amministrativa;

Che il perdurare di tale situazione impedisce a molte famiglie del Quartiere di poter condurre i propri figli nel parco, venendo meno un importante riferimento di fruizione ambientale;

Che a prescindere dai risvolti di natura legale è opportuno dare risposte concrete ai cittadini che tramite il Comitato hanno chiesto udienza alle autorità politiche di Roma Capitale

                      INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE

Per sapere quali iniziative sia possibile assumere – fermo restando l’autonomia decisionale dell’Autorità Giudiziaria –per offrire prospettive favorevoli ai cittadini che peraltro sono gli unici penalizzati da una vicenda dai risvolti complessi, verosimilmente risolvibile in tempi pregressi.


                                                               On. Dario ROSSIN

 Roma, 28 ottobre 2013

 
 
 

RICHIESTA DI AUDIZIONE PRESSO LE AUTORITA' COMPETENTI COMUNALI E MUNICIPALI - [e-mail del 21/10/2013]

Vi riportiamo qui di seguito il testo integrale della e-mail inviata dal Comitato  per la Riapertura di Villa Massimo all'attenzione del Sindaco, dell'Assessore Ambiente e del Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma Capitale, e del Presidente, dell'Assessore Ambiente e del Presidente della Commissione Ambiente del Secondo Municipio, per chiedere audizione ed esporre lo stato della vicenda relativa alla chiusura del parco, al fine di ottenerne la riapertura in tempi il più possibile brevi.



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Oggetto:   Municipio II – Riapriamo Villa Massimo!


Il Comitato per la Riapertura di Villa Massimo chiede di incontrare gli esponenti comunali e municipali per esporre la situazione creatasi nel parco di Villa Massimo.

Il parco di via di Villa Massimo è chiuso da oltre un anno a causa di una serie di ricorsi e contro ricorsi presso il Tar ed il Consiglio di Stato da parte dei residenti circondariali.

Nel frattempo, i bambini e gli anziani del nostro quartiere si vedono sottratto uno dei pochi spazi a loro disposizione per trascorrere il loro tempo libero. Uno spazio aperto, sicuro, attrezzato di servizi adatti alle loro esigenze, pulito ed ordinato. Uno spazio che evidentemente infastidisce chi ritiene che uno spazio pubblico possa essere solo ed unicamente lasciato vuoto, silenzioso e abbandonato. Un’idea di bene pubblico non solo utopica ed irrealizzabile, ma anche espressione di una mentalità che non tiene conto delle reali esigenze di un quartiere, abitato soprattutto da famiglie con bambini e da anziani, che da decenni vedevano nel parco di Villa Massimo un importante spazio di aggregazione e socialità. Uno spazio oggi negato.

Il Comitato cittadino per la RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO si è costituito spontaneamente a luglio di quest’anno per rappresentare in maniera forte e unita le reali esigenze della gran parte dei cittadini del nostro quartiere, che da mesi passano davanti ai cancelli serrati della villa domandandosi per quale assurdo motivo il parco sia stato loro sottratto.

E’attiva una raccolta firme per chiedere alle autorità competenti il riavvio dei lavori di riqualificazione dei giardini e della pineta di Villa Massimo, il completamento del parco giochi attrezzato di servizi e strutture per l’infanzia, la riapertura al pubblico dell’intera area. Fino ad oggi, sia on-line che attraverso la sottoscrizione della petizione cartacea presso banchetti e punti di raccolta nel quartiere, le firme raccolte in soli tre mesi a sostegno della riapertura del parco sono circa tremila.

Siamo disponibili ad incontrarvi per approfondire la vicenda al fine di sollecitare una pronta risoluzione del problema.

Distinti saluti,

COMITATO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO

 
 
 

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