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"LE VERITÀ DI FANGO. ENIGMA ROSSO", IL THRILLER
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Post n°32 pubblicato il 24 Marzo 2012 da pietroatzeni
Molentargius gemma del mediterraneo
Molentargius è' una zona umida di straordinario valore naturalistico. Nei suoi appena 500 ettari di estensione sono stati censiti dallo zoologo tedesco, ormai sardo d'adozione, Helmar Schenk oltre 200 specie di volatili, quindi oltre un terzo di tutta l'avifauna europea! Cavaliere d'Italia, il raro pollo sultano, su Puddone in sardo, il germano reale, il moriglione, il variopinto martin pescatore, il mignattaio, l'unico ibis europeo, tanto per citarne qualcuno, e infine lui l'emblema stesso del parco di Molentargius: il fenicottero rosa, in sardo Genti arrubia. Non v'è ora della giornata che Molentargius non riservi piacevoli sorprese a chi lo frequenti con discrezione e rispetto. Il breve e splendido filmato che segue è stato realizzato al tramonto da mia moglie Carmen.
Un'altra giornata va via e il fenicottero approfitta dell'ultima luce prima della notte per spazzolare e setacciare il fondo della laguna in cerca dei suoi alimenti preferiti: crostacei e molluschi. Anche per i fenicotteri, come per noi d'altronde, è meglio andare a nanna a stomaco pieno.
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Post n°30 pubblicato il 16 Marzo 2012 da pietroatzeni
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Post n°29 pubblicato il 11 Marzo 2012 da pietroatzeni
"Festa della Donna" all'insegna della cultura
Cagliari, Museo Archeologico, "Festa della Donna" all'insegna della cultura. Finalmente un 8 marzo che ci piace! Niente patetiche imitazioni di un certo tipo di maschio, che dimostrano sì parità fra i sessi ma, ahimè, verso il basso. Quindi niente spogliarelli di dubbio gusto del sesso forte, fracasso da osteria, volgarità varie e bevute fino a stordirsi, forse per dimenticare. Niente di tutto questo ma cultura sotto varie forme, ecco la festa della donna che ci piace. Letture sagaci, a volte pungenti, dell'universo femminile, danza burlesque garbatamente provocatoria e buona musica di sottofondo. Serata riuscitissima davanti a un pubblico che, probabilmente, mai si era visto così numeroso al Museo Archeologico di Cagliari. I problemi restano e incombono, e purtroppo non solo per le donne, ma almeno per un po' siamo stati aiutati a metterli in cantina. Segue un breve filmato della serata.
Pietro Atzeni
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Post n°28 pubblicato il 07 Marzo 2012 da pietroatzeni
8 MARZO AL MUSEO In occasione dell'8 marzo, al Museo Archeologico di Cagliari, per proporre una "festa della donna" alternativa e ironica, un pomeriggio dedicato all'arte, organizzato da Mariangela Sanna e dal Gruppo Legger....Mente, laboratorio di lettura ad alta voce. Nella cornice scenografica, creata da Giorgio Trincas, letture di brani dal "Diario di Eva" di Mark Twain, da parte delle signore guidate dall'attrice Tiziana Martucci e sottolineate dalle azioni sceniche di sapore burlesque ideate da Assunta Pittaluga per Anna Cardis, Miriam Ledda, Michela Mua, Mariella Salis e lei stessa e con la partecipazione di Roberto Magnabosco. Per concludere con un buon thè e squisiti pasticcini, a sottolineare l'intenzione familiare e socializzante dell'evento.
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Post n°27 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da pietroatzeni
L'uccellino, la volpe... e la politica Conoscete la storia dell'uccellino che andò a beccare per terra le briciole di pane tra il bue e il carro? Potrà sembrare strano ma, anche da una storiella così in apparenza leggera, si possono trarre degli insegnamenti profondi. Un agricoltore dopo aver portato il suo raccolto al mercato, nella via del rientro vista la giornata afosa, decise di fermarsi sotto un albero e di rifocillarsi. Seduto nel cassone incominciò a mangiare un tozzo di pane. Mentre mangiava, delle briciole caddero per terra, tra il carro e il bue che faceva da traino. Un uccellino si accorse di ciò e infilatosi sotto, saltellando incominciò a beccare quelle briciole. Improvvisamente l'agricoltore fu preso da repentino bisogno fisiologico e frettolosamente scese dal cassone e andò a cercarsi un luogo appartato. Per una ragione misteriosa che ancora non si riesce a spiegare, anche il bue sentì analogo bisogno, e una montagna di escrementi rovinò addosso al povero uccellino, seppellendolo. Una volpe che passava da quelle parti aveva osservato la scena e subito si precipitò sul luogo dell'accaduto. "Oh, povero uccellino", disse la volpe mentre girava, annusando, attorno a quella montagna, "dimmi dove sei che ti tiro fuori". L'uccellino cercò di urlare, ma dalla gola gli uscì un suono strozzato, ma sufficiente alla volpe per individuare dove fosse. Con la zampa lo levò dalla cacca. "Povera creatura", disse con fare quasi amorevole mentre lo ripuliva, "hai visto che ti ho tirato fuori da lì?". L'uccellino fece per ringraziare ma non fece a tempo perché la volpe, completata la pulizia, lo divorò in un sol boccone. Questa favola ha una morale: non sempre chi ti mette nella merda vuole il tuo male, così come chi te ne tira fuori non vuole il tuo bene. Tutto questo a beneficio di coloro che continuano a ritenere che la prima repubblica ci abbia messo nella merda, la seconda abbia continuato e, sopratuttto, il governo tecnico ce ne stia tirando fuori, o almeno ci stia provando. Ogni altro commento è inutile. Villon
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il 16/05/2012 alle 16:28
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il 16/05/2012 alle 16:20
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il 02/05/2012 alle 23:11
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il 19/04/2012 alle 13:46
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il 14/04/2012 alle 23:09