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Assenza, Anima e Ragione...

Post n°56 pubblicato il 30 Maggio 2010 da Memorareiuvat

L'assenza....
l'assenza è quando senti la mancanza di qualcuno, senza spiegarti
il perchè questo avvenga.
Senti palpabile il desiderio della sua presenza, ma ti strugge la consapevolezza che questo non può avvenire.
Si associano a questo sentimento i caratteristici connotati di
tristezza, malinconia, ed una sensazione di abbandono.
Ma poi il ricordo, la figura della persona che ti manca illuminano
tutto, e tutta la scena guadagna una luce e dei contorni di gioia e
felicità, che rendono più lieve, anzi, danno nobiltà al disagio che si
deve sopportare. Basta una foto, un disegno, qualcosa che parli di questa persona.
L'Anima ha le sue ragioni, complesse, intricate, progetti
all'apparenza irrealizzabili, ma tremendamente pieni di fascino
ed estremamente attraenti.
La Ragione non può e non deve conoscere niente di tutto questo...
Anima e Ragione sono i due ingredienti della nostra persona...
La prima, composta primariamente di sogni, una miscela di
aspirazioni, di vita che senti pulsare nelle vene.
La seconda, fredda, raziocinante, perennemente obbligata a
seguire dettami scritti da altri, costringendo l'esistenza
dell'individuo in uno stato di apparente linearità.
In realtà, tranne pochissimi casi, il conflitto tra queste due
componenti, è feroce. Accordare credito ad uno significa dover
fare per forza i conti con l'altro elemento.
Potrei paragonarli a due cavalli, Il primo, l'Anima, un mustang
selvaggio, che non vuole alcun tipo di redini, nè finiture,
praticamente impossibile da domare. Il secondo, la Ragione, un
cavallo ormai votato alla 0bbedienza, e felice di essere così...
In realtà felice è colui che riesce ad imbrigliare ambedue questi
cavalli, gestirli a proprio piacimento, all'interno del proprio ranch.
L'assenza di cui parlavo prima scatena una violenta disputa tra
loro, con l'Anima che ti suggerisce strade nuove, mai battute
prima, di non curarti delle difficoltà che potresti trovare lungo il
tragitto. La Ragione, per contro, diffida dei sentieri che non
conosce, e docilmente, ti guida per strade facili, conosciute alla
perfezione, ma tutto sommato noiose, sempre ovvie, sempre le stesse...
Credo proprio che uno di questi giorni aprirò lo steccato e lascerò
scappare uno dei due cavalli, con la precisa aspirazione che non
torni mai più....

 
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Alle Uhren bleiben stehen...

Post n°55 pubblicato il 25 Aprile 2010 da Memorareiuvat

Mi sono sentito spesso solo, a volte era più una sensazione che una realtà. Altre volte ero semplicemente circondato da persone di cui a me non importava poi molto e viceversa. C’è stato un periodo nel quale non c’era proprio nessuno, né emotivamente né fisicamente.

Solo in quel momento ho capito che non ero affatto solo, ma che qualcosa in fondo stava cercando di prendersi cura di me.

Ora non c’è più, sono realmente solo, e quindi fa più freddo del solito, è più buio del solito.

Ma se è vero che l’anima ed il cuore sono pieni di cicatrici, talvolta ancora sanguinanti, è vero anche che dal dolore che mi danno, posso trarne tutta la forza necessaria. Ognuna di esse è una sconfitta, ma significa anche che sono sopravvissuto, alcune volte è stato più difficile di altre.

Le sento a volte, bruciare, ricordare, sanguinare lentamente, e tutto diventa più difficile.

Le guardo e capisco che posso lottare ancora, senza distogliere lo sguardo, anche quando l’impresa pare impossibile. C’è sempre da sputare sangue, versare lacrime acide, e annaspare per non affogare nel fango, e spesso mi chiedo perché, e forse la risposta migliore che mi sono dato è che si tratta di una sfida, e probabilmente in fondo arrivano solo i migliori. Ora che sono solo sarà tutto ancora più difficile, le cadute più oscure, e le scalate più impervie. Senza luce di sorta, guidato dalla cocciutaggine, avvolto nella paura, a dorso di orgoglio, verso la fine, quale che sia, ovunque sia.

Per molti le cose sembrano più facili, forse se lo sono semplicemente meritato da vite precedenti, o forse sanno cose che io ignoro, o magari, è solo un’impressione.

Mi sono stancato di essere un giocattolo, Ercolino sempre in piedi, cadrò altre volte, e continuerò a rialzarmi, ma deciderò io dove, come e quando.

Sta per finire un nuovo anno, da tempo il peggioramento è progressivo, cosa accadrà il prossimo?

Ho paura e curiosità che divampano in me, non posso sfuggire al mio destino, ma posso lottare, anche se alcuni giorni, vorrei semplicemente addormentarmi, e cessare ogni resistenza, che sostanzialmente pare vana. Ma poi passa, e si ritorna a sputare sangue anche solo per alzarsi dal letto, ogni dannata mattina, di ogni dannato giorno.

Negli ultimi anni mi sono stati fatti sventolare davanti felicità e paure, in egual misura, e tuttavia mai mi è stato concesso di afferrare le prime per obliare così le seconde. E’ un gioco al gatto col topo che mi ha decisamente stancato. Non so chi o cosa può bearsi del mio dolore, ma posso assicurare che alla fine di tutto trarrò le somme anch’io, e poi se ne riparlerà, e al momento il bilancio è decisamente negativo.

 
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All'antropologo degli amori miei

Post n°54 pubblicato il 12 Aprile 2010 da Memorareiuvat


All'antropologo degli amori miei,

se fossi intervistato,narrerei

che una parte grande dell'unione

è stata nelle mosse della passione


e un'altra nei silenzi melodiosi

in cui ci immergevamo,

luminosi,

nell'attimo reciproco e comune,

inunandosi in mare le due lune


.Ma poi,

per completare la teoria,

rivelerei che forse, più ancora,

il punto forte della nostra unione


erano certi giochi d'allegria:

quella risata splendida e sonora

in cui mescolavamo le persone.

 
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Non sei mai solo

Post n°53 pubblicato il 06 Aprile 2010 da Memorareiuvat

Non sei mai solo



Non sei mai solo,

se qualcuno ti tende la mano..

.In quei giorni,

dove tristezza e dolore

fan scivolare lacrime sul tuo viso.

E nell'aria si sparge solo

odor di pioggia e foglie morte ,

effluvi appasiti di malinconia

,tra i lampioni ,

che fiochi attraversan le vie.

Non sei mai solo,

se qualcuno ti dona un sorriso

o ti stringe nel cerchio caldo

del suo abbraccio...

Se nel silenzio,

guardi fragili stelle di carta velina

disegnare sogni sul cielo...

Mentre il vento appende parole,

dietro ai vetri,

con gocce di pallida lun

aad accarezzarti lo sguardo..

.No , non sei mai solo

se chi ami vive dentro di te...

E tra spirali di fumo

coi primi raggi del sole

in sospiri di brezza e nuvole,

lo guardi oltre ai monti

spegnersi lento

assieme al tuo pianto .

 
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la persona della tua vita

Post n°52 pubblicato il 06 Aprile 2010 da Memorareiuvat

la persona della tua vita



Pensandoci bene, in tutto ciò che vediamo, viviamo intensamente, ascoltiamo e pensiamo non esiste una persona giusta per noi. Esiste una persona che, se ti fermi un attimo a pensare, è in realtà la persona sbagliata. Perché la persona giusta fa tutto giusto, arriva puntuale, dice le cose giuste, ...fa le cose giuste... .....ma non è che abbiamo sempre bisogno delle cose giuste.
La persona sbagliata ti fa perdere la testa, fare pazzie, scappare il tempo ...morire d'amore. Verrà il giorno in cui la persona sbagliata non ti cercherà e sarà proprio in quel momento in cui vi incontrerete che il vostro donarsi l'un l'altra sarà più vero. La persona sbagliata è, in realtà, quello che la gente definisce una persona giusta. Quella persona ti farà piangere, ma un'ora dopo ti asciugherà le lacrime. Quella persona ti farà perdere il sonno, ma ti darà in cambio una notte d'amore indimenticabile. Quella persona forse ti ferisce e dopo ti riempie di gentilezze chiedendo il tuo perdono. Quella persona potrà anche non essere sempre al tuo fianco ma ti penserà in continuazione... E' bene che ci sia una persona sbagliata per ognuno di noi perché la vita non è sicura, niente qui è sicuro, quello che è proprio sicuro è che dobbiamo vivere, ogni momento, ogni secondo, amando, sorridendo, piangendo, emozionando, pensando, agendo, desiderando, ottenendo. E' solo così è possibile che si arrivi a quel momento della giornata, in cui diciamo: "Grazie a Dio, è andato tutto come doveva andare" Quando in realtà, tutto ciò che lui vuole, è che noi incontriamo la persona sbagliata, in modo che le cose inizino veramente a funzionare per il verso giusto per noi...

 
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RIDERE E SORRIDERE

Post n°51 pubblicato il 06 Aprile 2010 da Memorareiuvat


RIDERE E SORRIDERE.....

CHE BELLO SORRIDERE....

ESSERNE CAPACI,CI RENDE DIVERSI.....

RIDERE E' COME RESPIRARE ..

NE ABBIAMO BISOGNO....

RIDO QUANDO PENSO CHE POTEVA ANDARE PEGGIO,

RIDO MENTRE ANDREA MI FA LE FACCE

MENTRE PARLO AL TELEFONO....

RIDO SE VEDO DEI BAMBINI CHE GIOCANO....

PENSO A QUANTO SONO SPENSIERATI....

RIDO GUARDANDO LE STELLE...

PERCHE' SONO CONTENTA DI POTERLE GUARDARE..

ANCORA UNA VOLTA....

SORRIDO SE "VEDO" DOLCEZZA...

MENTRE RIDO MI RENDO CONTO CHE SONO PIU' BELLA...

E QUANDO RIDO CON LE LACRIME AGLI OCCHI....

MI SENTO VIVA....

DAVVERO...

RIDERE RIDERE, NON E' POI TANTO DIFFICILE...

BASTA SOLO PENSARE CHE NE ABBIAMO LE CAPACITA'

CI SI RIESCE... ANCHE QUANDO RIDIAMO DI NOI....

PER UNA GAFFE.... OPPURE PERCHE' ABBIAMO ESAGERATO CON L'OMBRETTO...

E CE NE RENDIAMO CONTO SOLO IN UFFICIO......

E SI... LA CONCLUSIONE E' QUESTA....

RIDERE CI RENDE MIGLIORI E FELICI....

E SICURAMENTE, RIDENDO,

 
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Qui,ora

Post n°50 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Memorareiuvat



Alcuni, con gli occhi rivolti al passato,

vedono quello che non vedono;

altri,gli occhi fissi nel futuro, vedono

quello che non si può vedere.

Perchè cercare tanto lontano

ciò che ci sta vicino,

la nostra sicurezza?

Questo è il giorno,

questa è l’ora,

questo è il momento,

questo

è ciò che siamo,

e non v’è altro.

Senza sosta scorre l’interminabile ora

che proclama la nostra nullità.

Con lo stesso

boccone

col quale siamo vissuti,

moriremo.

Carpe diem,

altra cosa non sei.

 
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Lettera dal balcone

Post n°49 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Memorareiuvat




Ti scrivo dal balcone


dove resto ancora un poco questa sera


a guardare l’orto


al sole di settembre


a mangiare pane e olio


e foglie piccole di basilico


ti scrivo meno fiera di quello che vorresti


sono una donna forte sì


ma con anche continue tentazioni di non esserlo


di lasciarmi sciogliere d’amore al sole


e carezzarti e baciarti


un po’ più di quello che tu vuoi


ti scrivo dal balcone


guardando il fico pieno di frutti


e il pero con le foglie malate


ho qualche pensiero triste


e due o tre sereni.

 
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CONSIDERAZIONI

Post n°48 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Memorareiuvat





Leggi lentamente... in silenzio!Leggi e vedrai... e saprai ciò che tutti pensano di te...Ci sono almeno 5 persone in questo mondo che ti amano al punto di morire per te.Ci sono almeno 15 persone che ti amano in un certo modo.La sola ragione per la quale una persona ti odia, è perché vuole essere come te..Un tuo sorriso fa gioire qualcuno che non ti ama.Tutte le notti, qualcuno pensa a te prima di dormire.Rappresenti il mondo per qualcuno.Se non fosse per te, qualcuno non potrebbe vivere.Sei Speciale ed Unico e la persona di cui ignori l'esistenza ti ama.Quando commetti la più grande sciocchezza, qualcosa di bene proviene da questa.Quando pensi che il mondo ti volta le spalle, osserva bene: Sei soprattutto tu che volti le spalle al mondo!!!Quando pensi che tu non hai una possibilità quando non possiedi ciò che vuoi, probabilmente tu non lo avrai.Se credi in te, probabilmente, presto o tardi, tu lo avrai.Ricordati sempre dei complimenti che ricevi.Dimentica le osservazioni cattive.Dì sempre alla gente ciò che consideri a proposito di loro, ti sentirai meglio quando lo sapranno.Nessuno merita le tue lacrime e i tuoi pianti, e colui che li merita veramente non ti farà mai piangere.Se hai un migliore amico, prendi tempo per dirgli ciò che rappresenta per te. Invia questa lettera a tutte le persone che apprezzi, compresa chi te l'ha inviata. Se lo farai, illuminerai il giorno di qualcuno e forse cambierai la sua prospettiva di vita al meglio.Si dice che si prende un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per amarla, ma si ha in seguito bisogno di tutta una vita per dimenticarla.

 
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Osserva il tempo nel verso giusto

Post n°47 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Memorareiuvat

 


"Non bisogna scordare mai che il tempo scorre in un verso solo, e ciò che si vede ripercorrendolo all'indietro è fuorviante. Il tempo non è palindromo: partendo dalla fine e risalendolo all'indietro, tutto sembra assumere significati diversi, inquietanti, sempre, e non bisogna farsi impressionare da queste cose". Sandro Veronesi in Caos Calmo

 
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SOLO PER OGGI ...

Post n°46 pubblicato il 04 Aprile 2010 da Memorareiuvat



1) Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.

2) Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
3) Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.

4) Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.

5) Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così il silenzio e l'ascolto sono necessari alla vita dell'anima.

6) Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.

7) Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.

8) Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.

9) Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore.

10) Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

 
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LOTTA A MANI NUDE

Post n°45 pubblicato il 02 Aprile 2010 da Memorareiuvat

La parte necrotica del cuore

dove l'amore provocò l'infarto

pensa che un uomo solo valga più

dell'Umanità tutta,che divide,

sottrae,riduce di numero

solo affinchè coincida

con le proprie dita,

erudite da cattivi maestri,

e appendici maligne e penisole

martoriate da raffiche marine.

La nuova legge porta indipendenza

a scapito del corpo,come un cancro.

Sia lotta a mani nude,unica cura,

ché gli ideali eclissano le idee armate di

mitra,

e se ogni uomo si fa cellula

e ogni clan si fa molecola,

di un organismo assai più grande

di ogni singolo soldato,

capisci che amando di meno si ama di più

 
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COME UN ANCELLA

Post n°44 pubblicato il 31 Marzo 2010 da Memorareiuvat

Come un'ancella porti

un'anfora sul capo

ma te ne sei scordato

tanto a lungo che la manna

sotto il sole s'è guastata

Avevi una miniera

dov'era sempre giorno e

vi accendevi una candela

prima di venirne fuori

Ora l'oro fatto piombo

è crollato,col boato

E tu pazzo alchimista

Tu minatore folle

tu ti trascini dietro

la meta del tuo viaggio

 
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AVERE DUE CUORI

Post n°43 pubblicato il 31 Marzo 2010 da Memorareiuvat

E mani svogliate rivestono

la scimmia,della livrea

più futile e chiassosa,

e lei rigida e ferma

oscilla in virtù di piccole stelle;

Copre,sue radici dissepolte,

la greppia,che vuota aspetta

un coccio,nato da stampo

che generò migliaia di gemelli.

Ma noi a sognare

che come un anno prima,

una briosa bimba

danzi per noi sugli aghi di pino;

Chi ha poche orme alle spalle

ignora i calendari,

e immerge le mani nella

crema delle torte.

Lei,Epifania per gli occhi di

chi l'ama...

La luce statica e veloce

nella coltre di neve è una lama.

Ci vuole un cuor di neve,

per vivere.

Ce ne vorrebbe un altro,

-di ghiaccio-per campare.

 
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Lavoratori? Prrrrrrrrrrrrrrrrr!

Post n°42 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Memorareiuvat

 

Si pensava che la 'famosa' "lei non sa chi sono io" fosse ormai un rimasuglio di tempi andati, quelli cosiddetti del "cafone", del "povero arricchito", la patetica figura dell'italiano medio che il grande Alberto Sordi ci ha fatto conoscere attraverso i suoi film. Invece no, il "cafone" esiste ancora, anzi, è più "cafone" che mai. La riprova? Ce l'ha spiattellata paro-paro la trasmissione "Le Iene" alcune sere fa e protagonista, è un oscura quanto anonima figura del Grande fratello, tale Carmela Gualtieri, (foto) una "bonazza" come tante che grazie solo a questo sta annaspando nel sottobosco televisivo in cerca di notorietà. In procinto di entrare in una nota discoteca, la tipa in questione è stata fermata -tutto combinato a sua insaputa- dagli addetti all'ingresso. Un'occhiata veloce su una lista di V.i.p. e poi: "Mi spiace, lei non è sulla lista, quindi non può entrare". Una frase che deve essere suonata alla nostra come un offesa di lesa maestà, tanto che subito ha sciorinato le sue "doti artistiche": "Ma io ho fatto 113 giorni nella Casa" ha evidenziato, quasi come sbandierasse un Oscar cinematografico o un diploma di recitazione ottenuto a New York all'Actor Studio di Elia Kazan, ma la risposta a tutto quel popò di "bagaglio artistico" non si è fatta attendere: "Vabbè, mi spiace, però non può entrare lo stesso" ha ribadito l'addetto agli ingressi, che per l'appunto era una ragazza della stessa età. Ed è qui che la "grande sorella" ha mostrato la sua arte e intelligenza: "Tu devi essere pazza! Certo che l'invidia è proprio una brutta bestia...", e poi, dato che la classe non è acqua, ha dato l'affondo: "tu per comprarti i vestiti che io indosso in questo momento devi lavorare due anni... Sei proprio una cafona cretina.... Non ti preoccupare, non dico niente al tuo capo, forse un giorno puoi comprartele anche tu queste scarpe". Hai capito la "finesse"? Roba da mettersi le mani nei capelli, ma purtroppo la colpa non è neppure sua. E' l'immondizia di certe trasmissioni televisive che crea questi atteggiamenti, alimenta sogni e ingigantisce l'ego, e per il signor "nessuno", artista del niente, è facile smarrire la bussola della ragione e della realtà diventando la macchietta di sé stesso. E' l'illusione cialtrona di essere qualcuno che mi ha fatto ritornare a mente una macchietta del nostro Albertone, che nel film "I Vitelloni" si rivolgeva a un gruppo di operai che stava lavorando sulla strada con lo stesso tono della nostra Carmela: "Lavoratori? prrrrrrrrrrrrrrr!" con tanto di gesto dell'ombrello... Ma vaglielo a dire alla "grande sorella" che questi erano gli anni Cinquanta...

 
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Addio J.D. Salinger

Post n°41 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Memorareiuvat


A pochi giorni dalla scomparsa di Erich Segal, ci lascia anche J. D. Salinger, grande autore de Il giovane Holden.
Negli anni Novanta feci leggere Il giovane Holden alla mamma. Lei lo bollò con una frase negativa: "Ha tutta la volgarità tipica di uno scrittore di oggi". Quando le ho fatto notare che il volume era datato 1951, quasi non ci credeva.
Tutti si domandano perché Salinger si sia ritirato dopo il successo di questo romanzo. Io no. Se una persona decide di abbandonare un mestiere, perché deve dare spiegazioni?
Addio J.D.

 
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Massima da tenere in mente

Post n°40 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Memorareiuvat

Meglio stare zitti dando l'impressione di essere stupidi, che parlare togliendo ogni dubbio.
Confucio

 
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la base

Post n°39 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Memorareiuvat


Ho conservato nelle tasche il tuo tabacco.
Ho aspettato e dopo poco sei arrivato.

Sto prendendo appunti sulla mia storia del tumore.
Ha dei buoni sviluppi, ha una struttura solida.
Ha dei flashback adeguati e delle scene forti.
Deve solo crescere ancora e io devo concentrarmi di più.
E' Clelia che è ancora debole e mi spaventa.

Ho messo su un film d'amore e una maglia pesante.
Non hai più quella casa, non ci avevo pensato.
Dove ti rivedrò la prossima volta?

Dovrei fare mille cose,
non solo quello che faccio a salvarmi.
Serve sempre di più.

Non escono le parole stasera.
Chiudo le dita, stringo i denti e guardo altrove.
Spingono le parole ma manca sempre qualche lettera.
Vado a cercare altrove, facendo finta che sia tutto normale qui

 
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bad boys bad girl

Post n°38 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Memorareiuvat


Ho fatto del male a molte persone negli ultimi anni.
Le altre, cui non avevo fatto alcun male, le ho allontanate e basta.
Sono periodi, succede anche nelle migliori famiglie.
E io mi sono abituata a stare da sola.

Le persone a cui ho fatto del male forse neanche lo immaginano.
Io invece immagino e penso. Temo sempre che arriverà una vendetta qualsiasi a prendersi qualcosa che ho. Che arrivi fredda o calda non importa, la loro vendetta nei miei confronti è imprecisata e devastante.

All'epoca non immaginavo che perdere qualcosa mi avrebbe messo così tanta paura. All'epoca agivo per sentimenti, passioni, odori e ricordi. Oggi non so neanche come funzionano le cose qui dentro di me. Continuo a farle e basta. All'epoca quello che ho rovinato era degli altri ed era già morto. Non avevo niente e la paura non esisteva.

So che ho degli amici e che insieme siamo una buona famiglia. Questo mi basta.
Tutto quello che perderò o che acquisterò sarà pulito e senza raggiri. Sarà come ora che sto cercando di abituarmi ad essere la brava ragazza che non sono stata mai. Quella che tutti hanno sempre visto. Si sbagliavano alle volte.

La verità è difficile da dire se è dalle mie labbra che deve uscire. La verità e che alle volte ho bisogno di mandare tutti a fanculo. Andarmene a farmi fottere in un'altra parte del mondo e stare sola e in pace e ricominciare da capo. Senza le prospettive che mi sono data. Senza le false speranze. Senza le cose che ho costruito ma che non sono riuscita a finire. Ammettere finalmente che la mia vita, come quella di tutti gli altri, è di una banalità assoluta e che non ho un cervello utile al lavoro. Ho solo gusto. Tutte le altre spiegazioni sono solo scuse. No cervello no parti.

Non voglio chiedere scusa, voglio solo che non succeda niente di brutto. Voglio solo che sia colpa mia. Di me adesso. Non di me allora e di tutto quello che viene a presso. Voglio solo non avere tutta questa paura. E soprattutto voglio solo che torni la scrittura. Che non dimentichi di scrivere le parole. Che mi piaccia e non mi faccia schifo tutto tutto tutto quello che scrivo.

 
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Mangiare e ridere

Post n°37 pubblicato il 26 Marzo 2010 da Memorareiuvat


La vita mi ha insegnato a diffidare sempre di chi non sa mangiare o non sa ridere, per due semplici motivi, il primo, perchè il cibo resta, dopo il sesso, la miglior soddisfazione della vita, il secondo, perché ridere di cuore significa avere la chiave della vita.
Fin qui niente di nuovo, anzi forse banale, ma quante volte mi è capitato di fare delle cene sbagliate con gente seria e mangia monnezza!! e sempre in base a queste mie deduzioni non ho mai sbagliato giudizio, quelli che mangiano stile caserma, che l'importante e nutrirsi, il sapore, il gusto, il piacere della vista, sono dettagli da fighetto, bé, questi sono i peggiori, non trovi niente che sia davvero interessante per loro, sono i classici tipi che si ritrovano in tutto quello che è lontano dalla creatività, l'estro, la fantasia, e secondo me anche dal buon sesso.
Chi non sa ridere mi fa veramente pena, intendo per ridere, smettere per un po di pensare alla propria immagine, al proprio futuro, e se questo può dare un'idea, smettere di pensare, ridere significa abbandonarsi, lasciare che gli altri siano più vicini, in poche parole essere umani, ridere di quel sano piacere dell'immaginare il caso comico, ecco, forse chi non ride non sa immaginare......
Cosa c'è di meglio nella vita di una bella cena con gente che ride!!?
Forse una..... e non sempre.

 
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