Probabilmente siamo tutti bottiglie che danzano sopra le onde di un oceano immenso.
Siamo tutti bottiglie con dentro un messaggio e, con la nostra leggerezza di sughero andiamo qua e là toccandoci, sfiorandoci, scontrandoci ed accompagnandoci per un certo numero di anni.
Così potrà accadere che quando la nostra bottiglia sfiorerà o toccherà un'altra bottiglia contenente un messaggio simile al nostro, l'evento sarà celebrato da un tintinnio.
E se vorremo stare insieme il tintinnio si ripeterà diventando un applauso sopra la grande distesa d'acqua.
Si avvicenderanno momenti di tempesta e momenti di bonaccia, di oscurità e di splendore.
Qualcuno tentarà di scalfire o di rompere il nostro vetro, ma se non raccoglieremo gli attacchi e le sfide, verrà in nostro soccorso un'onda più alta che ci allontanerà in un battibaleno.
E potremo persino separarci, ma l'identità del nostro messaggio ci farà un'altra volta ritrovare.
E sarà un tintinnio ed ancora un applauso.
E non è nemmeno necessario che siano le tempeste a separarci. Nella vita nemmeno il marito e la moglie, il padre e la figlia, il figlio e la figlia, anche se vivono insieme, sono uniti in ogni momento.
Essi hanno diritto ad incontrare altre bottiglie di vetro bianco o di vetro giallo o di vetro nero o di vetro rosso, per conoscere altri messaggi, per ondulare in altri spazi, per sondare acque più fresche o più calde, più chiare o più scure, più sopra o più sotto.
Tanto nessun mare è infinito.
Ogni distesa d'acqua, anche la più sconfinata, ha il suo argine di terra e qui le bottiglie si fermano per trasmettere al sole il loro messaggio attraverso la trasparenza del vetro.
E se il messaggio non sarà cancellato da infiltrazioni d'acqua e di sale, noi ci ricomporremo perfetti nella nostra entità e conquisteremo la terra camminando eretti.
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