Post n°1141 pubblicato il
16 Marzo 2014 da
sognodiluce0
Ha gli occhi grandi Marco
detto lo storpio,ragazzo
di periferia e l'espressione
assorta di chi dalla vita
ha avuto solo pesi da portare...
Pochi libri sottobraccio
accompagnan i suoi passi
strascicati all'uscita da scuola
e il dileggio cattivo di pochi
ragazzi prepotenti,elargitogli
tra gli sguardi indifferenti
della gente che passa innanzi
per poi tirare via
Cammina Marco pian piano
verso casa e le sue lacrime
amare lascian gocce critalline
sulla nuda terra,vorrebbe gridare
al mondo tutto il suo dolore
ma solo gelo e tristezza dimoran
nel suo cuore
Si sente un nulla evanescente
come un'effimera bolla d'aria
una manciata di polvere lanciata
nel vuoto, senza più sogni
senza speranze senza un domani
da aspettare con il sorriso del sole
a illuminare il suo orizzonte
La strada ingoia la sua amarezza
il vento asciuga quelle stille trasparenti
che gli rigano il viso,il cielo accoglie
mille perche silenziosi tra bianche
trine di nuvole,gonfie di fresca brezza
Dov' è la pace, dov'è l'amore?
Un mondo giusto e libero
dove tutti son uguali ?
E' duro subire ogni giorno la violenza
sentirsi soltanto uno scarto rifiutato
perchè non si è come gli altri e non ci
s'adegua al comune modo di agire
e di pensare
Ma il branco non sa guardare
dentro un'anima pura,deride
percuote ,esclude,intimidisce
sporca chi è fragile con umiliante
superbia,pago di spezzare un fiore
per celare la propria pochezza
Non arrenderti Marco continua
a camminare,poichè non sei figlio
di un Dio minore e come ogni creatura
sei nato per esser amato,fatto d'amore
Carolina Parrilla
poesia contro il bullismo
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il 21/04/2014 alle 23:27
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