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Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Cercate di lasciare questo mondo un pò migliore di come lo avete trovato...

 

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Perché finisce...

Post n°2 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da tkpaolo
 

La sera a cena, seduti intorno al tavolo del salotto della casa dei genitori di lei, la giovane ragazza, con un gesto incurante si passa lievemente il tovagliolo di stoffa ricamata sulle sottili labbra, come a voler prendere coraggio. Un respiro lieve ma profondo le da lo sprint necessario per pronunciare le parole che da giorni cercano di sciegliere ed associare, così da sortire l'effetto voluto. Finalmente, con non poco timore e riverenza, comunica ai genitori la loro decisione di sposarsi. Lo sguardo non troppo sorpreso della madre denota una certa preparazione a questa notizia, quasi se l'aspettava.
Il papà sempre realista e concreto comincia, posando distrattamente il bicchiere di vino sul tavolo appena sorseggiato con gusto, a porre le prime domande per capire a quale punto dell'organizzazione di un evento così importante i ragazzi siano giunti, valutando così da quanto tempo tramavano la decisione tenendoli all'oscuro:
"la casa? i mobili? come pensate di giostrarvi? Avete qualche soldo da parte, vi siete già guardati in giro?"
Il ragazzo, che fino ad ora timidamente in silenzio aveva lasciato la parola alla futura compagna decide di rispondere. Il tono è pacato, fermo e convinto sebbene la situazione un po lo intimorisce. Non vorrebbe cominciare a far perdere la fiducia dei suoi futuri suoceri in un'occasione così delicata. Una parola detta male, una decisione presa superficialmente potrebbe determinare le ire, più o meno espresse, della coppia di anziani seduti di fronte.
"Ho trovato un piccolo appartamento fuori città, è pulito, in un piccolo condominio. Non costa molto e offre tutti i comfort a portata di mano. Abbiamo fatto due conti e con un mutuo riusciremo a permettercelo mantenendo uno stile di vita dignitoso. Il lavoro per fortuna non ci manca..."
Il lieve sorriso appena accennato, spuntato sulle labbra dell'anziana mamma preannuncia il successo e l'approvazione delle scelte fin qui fatte.
"bene, sono contento, avrete anche il nostro aiuto".
E tutto ha inizio...

Molti si ritroveranno in questo breve racconto, un po di fantasia e un po vissuto in prima persona. Ma poi? Ci si sente realmente pronti ad affrontare una situazione nuova, dove spesso si è soli a decidere.
Ma come fare a "capire" che non è la persona giusta, che la storia avrà delle conseguenze inaspettate? Non è possibile, ma almeno proviamo ad immaginarlo, a "simularlo" parlandone spessissimo con sincerità e franchezza.
In questi giorni come in passato ogni tanto assisto basito alle vicende di persone a me vicine, tentando per quanto mi è possibile, offrire il mio aiuto. Persone alle quali ho spiegato il mio punto di vista all' interno di una relazione, forte di un rapporto personale ormai consolidato da molti anni.
Ma come è possibile che si arrivi a tanto? Alla separazione, a non trovarsi più, alla mancanza del dialogo?
Le motivazioni sono spesso contrastanti e il più delle volte la ragione sta sempre nel mezzo. Ma che cosa si rompe, quali sono i motivi scatenanti? E' difficile dirlo.
Spesso il dito puntato sempre contro gli altri e mai contro se stessi, l'orgoglio di non ammettere i propri errori sono motivazioni reali, ma al di la vi sono delle profonde difficoltà. Al giorno d'oggi è difficile vivere o sopravvivere. Bisogna aiutarsi l'un l'altro, sostenersi e capirsi.
Ho sempre pensato che una coppia è un soggetto che ragiona con due cervelli. Il trucco sta nel trovare un punto d'incontro.
Parlare, parlare sempre, confrontarsi su ogni tema, decidere insieme e condividere ogni istante. Porsi degli obiettivi comuni e condivisibili può essere uno stimolo e un aiuto a migliorare una relazione.
Siamo daccordo che le esigenze di vita sono mutate, ma non concepisco che si possa lasciare la propria compagna a casa mentre si esce con gli amici per andare al bar, alla partita o chissà dove, con troppa frequenza. Sono sintomi da non trascurare perché denotano un malumore, un disagio che deve essere discusso e risolto.
Quando si decide di sposarsi l'aspetto della realtà muta necessariamente. Non deve pensare di poter fare tutto ciò che si faceva "prima" ma bisogna cercare d'incastrarlo se se ne ha la necessità, nella nuova vita che si prospetta senza andare ad incidere sul comportamento dell'altro. E se poi si denota una certa riluttanza è necessario
tornare indietro, senza ripensamenti o rinfacciamenti.
Provo dare qualche consiglio:
Non "rubate" dei momenti di libertà, ma condivideteli il più possibile. Ritagliatevi però del tempo per voi stessi senza minimamente sottrarlo al
parter. Approfittate per esempio quando è al lavoro ma quando siete
assieme restateci.
Imparate a piangere e non vergognatevi nel farlo.
Coccolatevi sempre, anche nelle piccole cose, ma ogni giorno. e quando vi è possibile fatelo sempre. Un massaggio, una carezza, il semplice contatto quotidiano aiuta molto, più di quanto si creda. Spesso quando mia moglie è sulla poltrona ed io sul vicino divano, le accarezzo i piedi, stringendoli dolcemente. Le massaggio la pianta col pollice con delle leggere pressioni. L'aiuta molto a rilassarsi.
Cercate un elemento simile e non ve ne pentirete, ne lui/lei ne voi...
Non sottraetevi dagli obblighi di casa (le pulizie, la cucina, i figli) ma mostratevi intraprendenti e volenterosi. Costa qualche sacrificio ma è giusto e ne vale la pena.
Ponetevi degli obiettivi comuni: dalla bolletta ad un viaggio possono essere di stimolo per discutere su problemi reali, senza lasciare nulla al caso isolando quindi il problema ad uno solo dei due.
Non esiste il reinnamoramento della stessa persona perché se si arriva a ciò è perché nel frattempo si è smesso di amare. Esiste invece il fatto di aggiungere sempre delle novità in un rapporto, tale da tenerlo "vivo", diversificato e sempre nuovo.

Mi auguro che qualcuno possa trarre spunti da tutto ciò. Ne sarei contento ed orgoglioso.

 
 
 
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Un blog di: tkpaolo
Data di creazione: 21/10/2008
 

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