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Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da viva.juliocesar

Julio Cesar, per esteso Julio Cesar Soares Espiandola, è un calciatore dell’Inter che gioca nel ruolo di portiere. E’ nato a Rio de Janeiro, il 3 settembre 1979, ed è un calciatore brasiliano. Ha il numero 12. E’ alto 1.86 m. e pesa 79 kg. Il suo segno zodiacale è la Vergine, si definisce genitore felice; è cattolico, non fuma e non beve. Caratteristiche: grande portiere, pararigori e fascino latinoamericano.

Ha giocato sei anni nel Flamengo (tra il '99 e il 2005), nota squadra brasiliana, mettendo in mostra le sua doti e dando prova di essere uno dei migliori portieri della sua nazione, entrando nel giro della sua Nazionale.
Nel gennaio 2005 su indicazione di Roberto Mancini è acquistato dall'Inter, e quest'ultima per farlo ambientare al campionato italiano e per conoscere meglio la serie A  decide di darlo in prestito al Chievo.

Nei suoi 6 mesi a Verona, però, sarà quasi sempre in tribuna, perché terzo nelle gerarchie dei portieri dopo Luca Marchegiani e Sergio Marcon, ma riuscirà comunque durante il campionato a sedersi 3 volte in panchina come dodicesimo, e a dimostrare il suo valore giocando come fuoriquota nel torneo primavera, ricevendo una convocazione nella Nazionale brasiliana, giocando titolare, per la gara amichevole contro Hong Kong ed entrando nella storia della società veronese come il primo calciatore che indossa la maglia della Seleção, da calciatore del ChievoVerona.

Tornato all'Inter la stagione successiva (2005/2006), che si apre con la vittoria della sua squadra in Supercoppa Italiana, si è conquistato duramente un posto da titolare a spese di Francesco Toldo, suo attuale sostituto. Nel corso della stessa stagione ha, comunque, alternato il posto in squadra con il collega, vincendo una coppa Italia.

Nella stagione 2006/2007, dopo alcune iniziali incertezze, ha conquistato stabilmente e definitivamente il posto da titolare dimostrandosi un portiere di grande livello riuscendo a parare due rigori consecutivamente contro l'Ascoli e contro il Siena e dando sicurezza alla squadra nel corso dell'intera stagione, vincendo lo scudetto.

La stagione 2007/08 inizia male, infatti viene espulso alla prima di campionato, ma ciò non ne pregiudica il posto da titolare, diventando uno dei pilastri dell'Inter scudettata per la 16esima volta. Il 25 agosto 2008 vince la Supercoppa italiana battendo la Roma per 8-7 dopo i tiri di rigore durante i quali para calcio di rigore a Juan, che risulterà poi essere decisivo.

Ha dimostrato di essere un portiere di grande valore e affidamento, abile anche nel parare i rigori, molto agile, e insieme a Buffon si presenta come uno dei portieri più forti. Chi aveva dei dubbi sui portieri brasiliani è stato abbondantemente smentito e rassicurato.

Nel 2003 è diventanto il vice del primo portiere Dida. Era infatti tra i convocati per la Confederations Cup 2003 il Brasile non andò oltre i gironi e Julio Cesar non giocò nessuna partita in questa competizione. In assenza di Dida, nel 2004 ha giocato da titolare tutte le partite della Copa América, finale compresa, vincendo con la squadra il torneo ai calci di rigore, parandone due. È stato tra i convocati anche per i Mondiali di Germania 2006, dove il Brasile si è fermato ai quarti, ma come terzo portiere alle spalle di Dida e Rogerio Ceni. Attualmente è diventato il portiere titolare della sua nazionale. Il 15 ottobre 2008, al termine della partita Brasile-Colombia 0-0, diventa il detentore del record di imbattibilità della Selecao con 492'.

Il Dietrttore di Inter Channel, Roberto Scarpini, lo ha soprannominato acchiappasogni, perché gli avversari sognano di segnare nella porta difesa da Julio Cesar, ma lui gli acchiappa questi sogni, non concedendogli la gioia del gol.

È sposato con la prima fidanzata storica di Ronaldo, Susana Werner, che gli ha dato due figli: Cauet e Giulia.

A soli 26 anni era già considerato uno dei pi forti portieri in circolazione a livello internazionale. Titolarte della nazionale brasiliana che ha vinto, ai rigori e contro l'Argentina, l'edizione 2004 della Coppa America. Le sue caratteristiche: simpatico e carismatico, fisico esplosivo e ben strutturato. Ha dei piedi buoni, con molta classe, stile ed eleganza e, infatti, talvolta, compie anche dei dribbling scartando gli attaccanti avversari e rinviando il pallone per far ripartire l’azione.

Reattivo tra i pali, molto abile nelle uscite, sia alte che basse e dispone di grande tecnica di base, infatti si distingue anche nella trasformazione di punizioni e rigori, una sicurezza per la difesa, per la squadra e per i tifosi.

 
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