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Ambulatorio
Post n°1906 pubblicato il 27 Aprile 2017 da vivapasian
Si chiude la vicenda dell'ambulatorio di Colloredo di Prato
Il Comune firma l'accordo per l'occupazione degli spazi e gli agenti di polizia locale che, su segnalazione del consigliere Giorgio Ursig, avevano avviato indagini sulla presenza regolare o meno dei medici, non appurano alcuna iregolarità. «Mentre Ursig chiamava la polizia – precisa il sindaco Andrea Pozzo –, la giunta lavorava a un accordo definitivo per garantire la presenza anche in futuro dei medici nella frazione». «Lo scopo – prosegue – è la tutela della salute e delle fasce di cittadinanza che hanno maggiore difficoltà a spostarsi verso altre località. Abbiamo difeso e mantenuto senza interruzione il servizio ambulatoriale a Colloredo e questo ritengo sia stato un punto di merito: siamo molto soddisfatti, ringrazio i medici per aver tollerato le indagini senza abbandonare la frazione e per aver accettato un accordo più che onorevole con l'amministrazione». In materia di occupazione di edifici, obietta il sindaco, «l'intervento delle forze dell'ordine è obbligatorio quando questa sia avvenuta senza il consenso del proprietario e il reato si configura quando c'è un vantaggio privato degli occupanti, circostanza che difficilmente si delinea in capo a chi esercita l'attività medica in un ambulatorio convenzionato». La questione però non trova d'accordo il consigliere di minoranza Ursig, il quale, ribadendo di non aver mai mirato a far chiudere l'ambulatorio, non solo insiste sul fatto che la soluzione trovata, a distanza di un anno, è la stessa da lui suggerita, «e se fosse stata accettata prima – dichiara – avrebbe evitato inutili oneri aggiuntivi sia al Comune che ai medici». Ma Ursig conferma anche l'utilizzo gratuito dell'immobile per l'erogazione del servizio. Categorica la replica del sindaco, che smentisce: «Nessuna occupazione gratuita della struttura da parte dei medici».
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Inviato da: lafinedelgioco
il 20/12/2013 alle 09:49