Che cento fiori fioriscano, che cento scuole gareggino,
soltanto col metodo della discussione e del ragionamento
si possono sviluppare le giuste idee
(Mao Tse Tung)
MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE
Siamo delle persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge,petizioni popolari, informazione, vogliono creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici .
1) Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità.
IL NOSTRO MOVIMENTO E' PACIFISTA, FORMATO DA PERSONE COMUNI CHE NON SI RITROVANO NELLA CASTA, VUOLE METTERE IN EVIDENZA I PROBLEMI CON CUI ABBIAMO OGNI GIORNO A CHE FARE E VALORIZZARE LE COSE POSITIVE CHE CI SONO NELLA NOSTRA REGIONE.
Ci sono uomini che lottano un giorno
e sono importanti, alcuni lottano un'anno
e sono molto importanti,
altri lottano tutta la vita:
quelli sono indispensabili
(Bertold Brecht)
« LA NON SICUREZZA | Pacchetto sicurezza » |
Post n°8 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da SIAMOVIVI_VENETO
Cerchiamo di capire chi sono realmente i rondisti riflettendo su come sono nati. L’articolo che segue è tratto dal sito www.ilbenecomune.net.
“Ronde padane”, la falsa soluzione che alimenta l’odio
Le prime ronde padane risalgono al 1989, segnando Denominatore comune la caccia all’immigrato. Al di là dell’origine e del colore. I primi infatti a finire nel mirino sono i meridionali. Nel giro di pochi anni, però, con il dilagare degli sbarchi clandestini, giunge il turno degli albanesi, dei marocchini, sino ad arrivare ai giorni nostri quando rom e rumeni divengono gli unici responsabili del degrado di strade e città. L’esperienza delle guardie verdi ha raccolto nel tempo più scivoloni che medaglie finendo spesso nel ridicolo. Come nell’agosto del 1997, quando quattro leghisti in bermuda e camicia verde, nel tentativo di “ripulire” le spiagge di Villamare di Cesenatico dai rivenditori abusi, incassarono, oltre all’irrisione e gli insulti di tutti i bagnanti, una denuncia penale da parte della Guardia Costiera. Oppure nel bresciano dello stesso anno, quando la Lega, in seguito all’accoltellamento di un uomo, organizzò in tutta la provincia perlustrazioni a caccia del presunto slavo o albanese responsabile. Peccato che nessuno slavo o albanese avesse effettivamente commesso il fatto. Fu infatti la moglie del ferito, sotto interrogatorio, a svelare i reali retroscena della vicenda: il colpevole, non era nè slavo nè albanese, ma semplicemente il proprio amante. Paradossi a parte, il fenomeno non può essere sottovalutato. Perchè a Torino nel 2000 una ronda padana a caccia di spacciatori magrebrini finì per appiccare il fuoco ad un giaciglio improvvisato di senza tetto che nulla centravano con i presunti colpevoli. Perchè Borghezio, nonostante possa pure far sorridere per le sue uscite a dir poco colorite, non può e non deve essere giustificato in veste di un presunto fervore folcloristico. La sua militanza giovanile nell’estrema destra e le sue proposte xenofobe e razziste, quali ad esempio la creazione di scompartimenti differenziati per bianchi e neri all’interno dei treni, rispecchiano infatti per tante ragioni il diffondersi di un’odierna concezione dell’alterità: la diversità come nemico, obbiettivo da combattere e distruggere. Soprattutto tra i più giovani, dove la discriminazione si trasforma troppo spesso in una forma primitiva di collante sociale. E’ da questo universo mentale e subculturale che poi scaturiscono il barbaro pestaggio di Verona e le bravate dei bulli di Viterbo. La compagnia e le conoscenze che si coalizzano in un branco arcaico, dominato da regole e logiche animali. Quello stesso branco grazie al quale individuare e colpire chi di questo non vi fa parte, l’escluso, come il compagno di scuola secchione, il giovane vestito fricchettone o chi persino può incrociare anche solo il tuo sguardo. Si cresce con la prospettiva di adeguarsi al più forte, in una spirale di omologazione dettata anche dalla paura di non risultare diverso e perciò debole, esposto al rischio di diventare obbiettivo sensibile. Il problema della violenza nelle strade resta una questione tangibile da affrontare. Immigrazione clandestina naturalmente annessa. Ma non con l’impiego di metodi polizieschi e repressivi. Chi li imbraccia con tanto slancio non mostra di comprenderne la natura simbolica: non ci sono responsabilità politiche nella xenofobia, ma prettamente culturali. E in questo modo non si fa altro che sollecitarle. Come ben descritto da Ilvo Diamanti sulle pagine de “La Repubblica” le ronde rappresentano null’altro che il tentativo di “riprodurre tracce di comunità” semplici “placebo” in una società ormai morta. Dove gli extracomunitari che tutti i giorni vediamo in televisione convogliano e redistribuiscono paure antiche. Mentre i veri stranieri, i reali colpevoli, quelli di cui avere realmente timore, sono spesso i propri figli, ragazzi magari anche inseriti socialmente, ma che non sembrano provare remore nel massacrare di botte un coetaneo persino per una sigaretta. |
https://blog.libero.it/viviVENETO/trackback.php?msg=6600604
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
Nessuna cività potrà essere
considerata tale se cercherà
di prevalere sulle altre.
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: SIAMOVIVI_VENETO
il 19/09/2009 alle 22:35
Inviato da: maori1923
il 19/09/2009 alle 17:33
Inviato da: daniele.it_2008
il 29/08/2009 alle 08:46
Inviato da: maori1923
il 28/07/2009 alle 14:24
Inviato da: franca53fs
il 17/07/2009 alle 21:46
Studiate perchè avremo bisogno
di tutta la vostra intelligenza
Organizzatevi perchè avremo
bisogno di tutta la vostra forza
Agitatevi perchè avremo
bisogno di tutto il vostro coraggio
(Antonio Gramsci)
NO A TUTTE LE GUERRE!
Se tremi per l'indignazione
davanti alle ingiustizie,
allora sei mio fratello
I MIEI BLOG AMICI
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: SIAMOVIVI_VENETO
|
|
Sesso: M Età: 115 Prov: VE |
CONSIGLI AI NAVIGANTI
ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»