VIAGGI DEL CUORE

Camminando sulle orme di Gesù attraverso il vangelo.

 

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PREGANDO POI...

 

La vera preghiera. Il Pater

[7]Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8]Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. [9]Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10]venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11]Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12]e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13]e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

[14]Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15]ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

 

 

 

« vangelo del 25/7/2012Metti il tuo dito.... »

Vangelo del giorno

Post n°118 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da sole.cp2
 

 

 

Domenica della Samaritana

Santo(i) del giorno : B. TOMMASO MARIA Fusco, Sacerdote, fondatore,  B. ASCENSIÓN del Corazón de Jesús, Religiosa, cofondatrice
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 


Meditazione del giorno : Beata Teresa di Calcutta 
« Dammi da bere »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 4,5-42. 
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 
qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 
I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 
Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 
Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 
Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 
Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». 
Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 
ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 
«Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 
Le disse: «Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 
Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; 
infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 
Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 
I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 
Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 
Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 
Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 
Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 
Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». 
Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo». 
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». 
La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». 
Uscirono allora dalla città e andavano da lui. 
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 
Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 
E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». 
Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 
Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura. 
E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 
Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 
Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro». 
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 
E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 
Molti di più credettero per la sua parola 
e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». 

 

 

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UNA LETTERA PER TE...

 

UNA LETTERA PER TE...

"Carissimo, mio unico bene,

Quando ti sei alzato, questa mattina, 
ti ho osservato ed ho sperato che mi parlassi, 
fosse anche con due sole parole, chiedendo 
la mia opinione o ringraziandomi per 
qualcosa di buono che ti era accaduto ieri. 
Ma ho notato che eri molto occupato a cercare 
il vestito adatto da indossare per 
andare al lavoro. 
Ho continuato ad aspettare ancora, 
mentre correvi per la casa 
per vestirti e sistemarti. 
Pensavo potessi avere alcuni minuti 
anche solo per fermarti 
e dirmi: "CIAO !".... 
...ma eri troppo occupato 
Per questo per te ho acceso il cielo, 
l'ho riempito di colori 
e di dolci canti di uccelli, 
per vedere se così mi avresti ascoltato... 
...ma nemmeno di questo ti sei reso conto. 
Ti ho osservato mentre andavi di corsa 
al lavoro e ti ho aspettato pazientemente 
tutto il giorno. 
Con tutte le cose che tu avevi da fare, 
suppongo sia stato troppo 
occupato per dirmi qualcosa. 
Al tuo rientro, ho visto la tua stanchezza e ho 
pensato di farti bagnare un po' affinchè l'acqua 
si portasse via il tuo stress; 
pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me, 
ma ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome. Io desideravo 
tanto che tu mi parlassi.... 
anche se c'era ancora tanto tempo!

Poi hai acceso il televisore; 
io ho aspettato pazientemente. 
Mentre guardavi la TV hai cenato, 
....però ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me, 
non mi hai rivolto la parola 
Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo 
desiderio di silenzio e così ho oscurato 
lo splendore del cielo, 
ma non ti ho lasciato al buio, l'ho cambiato con una stella. 
In verità era bellissimo, ma tu non eri interessato ad osservarlo. 
All'ora di dormire, credo che ormai tu fossi distrutto. 
Dopo aver detto buonanotte alla tua famiglia 
sei caduto sul letto e immediatamente ti sei addormentato. 
Ho accompagnato i tuoi sogni con una musica, 
i miei angeli si sono illuminati......ma....non importa, 
perchè forse non ti sei nemmeno reso conto che io 
sono sempre lì con te, al tuo fianco. 
Ho più pazienza di quanto tu possa immaginare. 
Mi piacerebbe anche insegnarti 
come avere pazienza con gli altri. 
TI AMO tanto e aspetto tutti i giorni una tua preghiera; 
il paesaggio che faccio è solo per te. 
Bene, ti stai svegliando di nuovo, e ancora una volta 
io sono qui e aspetto, senza nulla più che il mio amore per te, 
sperando che oggi tu possa trovare un po' di tempo per me. 
Buona giornata, tesoro........

 

Tuo Papà,........DIO."

 

 

 

AIUTAMI A TROVARE

 

Vai all'homepage del sito

Sant'Antonio è famoso nel mondo anche come il Santo che aiuta a trovare le cose smarrite. Dagli oggetti della vita quotidiana, a documenti importanti, alla stessa fede. La preghiera che segue è dedicata ad invocare l'aiuto di Sant'Antonio proprio nella ricerca di quanto è stato smarrito.

 

 

Glorioso Sant'Antonio, tu hai esercitato il divino potere di trovare ciò che era stato perduto. Aiutami a ritrovare la Grazia di Dio, e rendimi zelante nel servizio di Dio e nel vivere le virtù. Fammi trovare ciò che ho perso, così da mostrarmi la presenza della tua bontà. 
(Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre)

Preghiamo

Sant'Antonio, glorioso servo di Dio, famoso per i tuoi meriti e i potenti miracoli, aiutaci a ritrovare le cose perdute; dacci il tuo aiuto nella prova; e illumina la nostra mente nella ricerca della volontà di Dio. Aiutaci a trovare di nuovo la vita di grazia che il nostro peccato distrusse, e conduci noi al possesso della gloria promessaci dal Salvatore. Ti chiediamo questo per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

 

 

 

Amami come sei 

 Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo….so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: "Dammi il tuo cuore….amami come sei!.Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che non vorresti commettere più, non ti permetto di non amarmi.Amami  come sei.In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà,…amami come sei. Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti, ma….per ora…ti amo come sei…..e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù, ti amo!".Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una sola cosa m'importa, di vederti lavorare con amore.Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai….perché ti ho creato soltanto per l'amore.Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante….io, il Re dei Re! Busso e aspetto: affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia……….Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie.Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare…..Ma ricordati…..amami come sei…..Ti ho dato mia Madre: fa passare tutto dal suo Cuore così puro.Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai……amami come sei....sai bene che da te stesso non sei niente, non puoi niente, ma un giorno ti meraviglierai nel vedere quel che avremo realizzato insieme……….

 

 

 

 

 

 

 

CORONA DETTA DELLA MISERICORDIA.

Questa corona è stata composta da Sua Santità Papa Pio IX.

Al cominciare la corona, tenendo la crocetta, si dica il Pater noster e l'Ave Maria. Sui grani grossi si dirà:

O buon Gesù, nostro dolcissimo Redentore, fateci salvi, Voi a cui niente è impossibile, fuorchè il non aver pietà dei peccatori!

Sui piccoli grani si dica:

O mio Gesù, misericordia.

Si deve dire per i bisogni e interessi di Santa Chiesa e per le necessità del Sommo Pontefice prima di aggiungervi le particolari intenzioni di chi le recita.

Il Sommo Pontefice Pio IX desiderava che si desse a questa corona la maggior possibile propagazione.

 

 

 
 

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