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oggi pensavo alle perle. quelle sfere magiche che nascono nel meraviglioso mondo del mare, all'interno di conchiglie che le curano e crascono per un bel po' di tempo. qulle che affascinano le donne e direi anche alcuni uomini, sensibili alla bellezza e alla perfezione di queste sfere, così perfette sia dal punto di vista geometrico che estetico, con un colore non bianco e non beige, ma definito. belle pensavo, ma cosa c'è dentro? cosa contengo, di cosa sono fatte? forse è un tema attuale pensavo, anche oggi abbiamo persone che esteticamente, che superficialmente sono perfetti o almeno tendono a essere perfetti secondo i canoni attuali, poi sotto trovi poco, qausi un vuoto, come se tutta l'essenza e la forza sia stata concentrata sul lato estetico e non sia rimasto nulla o quasi per il resto. forse siamo talmente concentrati sull'involucro e trascuriamo l'interno, forse siamo solo forma? penso che non sia così e che siamo in una fase transitoria, dove l'aspetto sia certo e modificabile e quindi alla portata di tutti con un minimo sforzo, mentre l'interno richiede un po' più di pazienza, di concentrazione di sforzo, ma dura assai di più. la perla è bella sicuramente fuori, ma ritengo che lo sia anche all'interno, forse non lo sa.
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Post n°10 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da rob1c1
oggi parlavo con dei ragazzi di 18 anni, della scuola, del futuro, del lavoro. mi sono trovato a dover confutare tesi tragiche sul futuro, fatto di disoccupazione, lavoro solo per i raccomandati e tanti perchè senza risposta. ma la cosa più brutta è la mancanza di stimoli per cambiare. sembra quasi che siamo anestetizzati da quello che abbiamo attorno, assopiti, ormai abituati allo schifo che ci circonda come se tutto sia marcio ed inutile. ora non so se io a 18 anni ero meglio o peggio di questa generazione, ma pesno peggio, perchè non mi ponevo nemmeno il problema di cosa averi fatto, forse ero solo più ingenuo, più spensierato, meno maturo, però non ero privo di ideali, giusti o sbagliati che fossero. questa continua delegettimazione, delle istituzioni, della giustizia, della scuola, il bombardamento mediatico che ci porta morti all'ora di cena, tragedie gravissime in qualsia parte del mondo, prima della pubblicità, forse ci ha fatto dievetare tutti immuni e sordi ai problemi e alle gioie della vita. un mondo grigio che ha luce solo per pochi.... credo che non sia così, credo che sia un modo per governare bieco e trasversale che serve solo pochi e con poche idee. a 18 anni il mondo è ancora tutto da scoprire e anche si vi saranno sicuramente delle disillusioni, e dei colpi duri da sopportare, il mondo è nostro ed unico, da vivere. se qualcosa non và, facciamo in modo che cambi o almeno proviamoci, altrimenti chi lo farà per noi? |
mah, come al solito dopo un po', il lavoro, gli impegni, casa, amici, tutto riprende il suo ritmo, mi sento come anestetizzato, nulla passa da quello strato di indifferenza, affanno ed impegni, che filtra la vita vera. solo quando prendo un attimo, in bici, in auto, da solo, ho la consapevolezza (ho meglio penso di avere) di quanto bella sia la vita e la ns italia. certo che si fa fatica a rimanere vivi, a godere delle piccole cose e di tutto quello di positivo che c'è, con qualla patina di lercio, derivante dai rapporti umani sbagliati, dalle persone ignoranti e vili e dai repressi e dai "so tutto io", dal consumismo selvaggio che ci propone l'usa egetta anche eni rapporti personali oltre che in tutto le cose che ci circondfano, ci si deve veramente concentrarsi per vedere il sereno e puro che comunque c'è. a volte incontri una persona normale, serena, senza pregiudizi, magari anche educata, ci parli e scopri che allora non è tutto perso, ne trovi un altra e ti sembra già un altro mondo. a volte, più spesso, trovi l'egoista, quello per cui il mondo deve girarci attorno, e basta da solo a farmi incazzare. ma poi perchè? io sono come sono e voglio vivere
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sono sempre più convinto che bisogna fermarsi un attimo a pensare su dove si vuole andare. la vita è così unica che non si può sempre essere in balia degli eventi, almeno ogni tanto bisogna andare contro corrente, lateramente al flusso alla corrente che ci porta senza, o quasi mai, gurdarci indietro. più facile a dirsi che a farsi come al solito, ma qualche sforzo bisogna a farlo e allora in vacanza si può far funzionare il cervello, di lato, di sopra, sotto ed anche dietro, ogni lato va visto, non solo il solito, frontale, ma tutti. le tre dimensioni, forse oltre. via libera alle ns idee e basta con gli schemi imposti da tutto quello che ci circonda. siamo liberi, forse solo nella mente, forse solo una volta, e forse è solo l'inizio. ci provo. |
ormai è passato più di un mese, mi sento cambiato. forse poco, forse molto, esternamente nulla. comunque mcerco ogni scampolo di vita, ogni scorcio positivo, nonostante la tristezza, il lavoro, lo stress, ogni tanto si affacciano. comunque vorrei essere un magnete, trasmettere la forza che ogni tanto mi attraversa, quell'energia che penso possa muovere le montagne e che mi fa guardare un fiore o gustare un bicchiere di vino con la massima goduria, quasi commosso. boh, non so cosa mi passa dentro, ma ogni emozione, ogni vittoria, ogni sconfitta, ogni delusione, ogni trauma, è un colpo di scalpello che ci libera della buccia esterna, del carapace che ci siamo fatti, e fa uscire l'anima, il vero io. penso che possa funzionare anche in senso inverso che chi è sensibile di natura, sottoposto al bombardamento della vita, crea uno scudo che difendi l'interno il vero io che sotto sotto è sempre li. forse non bisogna farlo soffocare e essere puri. forse....
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Inviato da: rob1c1
il 13/10/2010 alle 18:47
Inviato da: pamela.risica
il 03/10/2010 alle 17:37
Inviato da: rob1c1
il 05/04/2010 alle 15:33
Inviato da: lamiaborsarossa
il 31/03/2010 alle 20:48
Inviato da: rob1c1
il 06/11/2009 alle 07:05