una corsara mora

 soldi per le pensioni e il Tfr sono solo un «regalo» ai sindacati. A dirlo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che decide di sparare a zero non solo sull’opposizione ma anche su sindacati (e sulle banche) colpevoli, a parere del cavaliere, di aver contribuito alla mobilitazione del paese. Con il risultato di far emergere una nuova spaccatura nel centrodestra.

«All'opposizione», spiega il premier, «non bisogna fare altri regali». E fin qui, in fondo nulla si strano. Ma poi aggiunge: «Niente regali su Tfr, Inps perché così regaliamo montagne di soldi ai sindacati che li spendono contro di noi». E qui la faccenda si fa strana. Soprattutto perché Berlusconi, attaccando i sindacati sul tema della riforma del Trattamento di fine rapporto, difende non tanto la Cdl, ma le sue assicurazioni, i suoi fondi privati, Mediolanum insomma, che vuole accaparrasi senza ostacoli una possibile fetta di mercato. Il tutto con la scusa di voler lasciare «libertà vera per tutti i lavoratori di scegliere fin dall'inizio che cosa fare del proprio Tfr».

visione distorta della democrazia e confonde «i regali con i diritti

Decenza vorrebbe che prima di parlare di tfr, Berlusconi vendesse Mediolanum risolvendo così un conflitto di interesse che riguarda direttamente le tasche degli italiani». 

Le bugie hanno le gambe corte. La bontà dei proverbi dei nostri nonni trovano ancora una volta una conferma dalle tracimazioni del Presidente del Consiglio.