Creato da corsaramora il 24/05/2005
tutto cio' che ci accade intorno ..mie riflessioni e non...
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Post n°685 pubblicato il 12 Giugno 2006 da corsaramora
e mentre si tenta di risanare le finanze, lui.......... «Ho pensato di farmi un Boeing, lo stanno realizzando apposta per me, per la mia protezione». È questa la bella notizia che Silvio Berlusconi, secondo quanto riporta il quotidiano Libero, avrebbe dato ai suoi sudditi di partito. Il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, fa sapere che l'ex premier ha comprato un Boeing 737 per il modico prezzo di 33 milioni di euro. E se ne sarebbe vantato dicendolo ai deputati di Forza Italia, ma spiegando che quella di comprare un aereo era una vera e propria esigenza legata alla sua sicurezza personale. in risposta a chi blatera che i microencefali comunisti non parlano di politica.....beh i microencefali aspettano.....osservano e hanno grosse capacita' di autocritica.....bonsoir mes amis.....anzi coccode'.... |
Post n°684 pubblicato il 10 Giugno 2006 da corsaramora
Evviva, festa generale: il superterrorista al-Zarqawi è morto, colpito dalle bombe, tradito da chi gli abitava vicino (magari ucciso a sua volta, il bombardamento non è stato troppo chirurgico, a veder le foto). George W. Bush esulta, «giustizia è fatta»; il governo iracheno tira un sospiro di sollievo; tutti brindano - persino noi, noti filoterroristi, non rimpiangiamo la dipartita di questo signore che si è fatto una fama tagliando teste. E poi Donald Rumsfeld dice che le truppe italiane possono andarsene tranquillamente, tanto non servono (grazie: le famiglie dei 31 militarimorti laggiù saranno contente di sapere che è stato inutile). In sintesi, sembra che sia finita. Dunque possono tornare a casa tutti, americani compresi?Nonera l'eliminazione di al Qaeda l'obiettivo di quel che è stato fatto in Iraq dal marzo 2003 in poi? Certo, a quell'epoca in Iraq non c'erano né al Qaeda né al-Zarqawi,ma che vuol dire? si sapeva benissimo che ci sarebbero venuti appena tolto di mezzo Saddam Hussein, e che dunque la battaglia contro di loro sarebbe stata condotta lì. E allora oggi si può dire che la devastazione di un ricco paese, l'uccisione di alcune decine di migliaia di civili (o di più, tanto nessuno si prende la briga di contarli davvero) nonché di 2700 soldati della «coalizione», lo scatenamento di unaguerra civile dalle conseguenze ancora imprevedibili, il gran falò di migliaia di miliardi di dollari bruciati finora nella guerra, insomma: tutto questo a qualcosa è servito. Sì: a far fuori un tipo losco e a far pubblicare le foto del suo cadavere su tutti i media del mondo. Pensandoci, però, forse è un po' poco. Forse ci vorrebbe altro per giustificare tanto orrore. In effetti anche Bush si è subito corretto, «la guerra contro il terrorismo sarà ancora lunga». Non è nemmeno chiaro perché questo tipo losco di al-Zarqawi fosse considerato tanto importante - per esempio nonrisulta che abbia avuto parte nell'attentato alle Twin Towers, l'unico vero gran colpo di al Qaeda, e neanche negli attacchi diMadrid, Londra, Bali e simili. Al posto suo probabilmente c'è già o ci sarà presto qualche altro tipo losco. Persino il padre di un decapitato americano dice che dell'eliminazione di al- Zarqawi non gli importa nulla. Forse la giustizia è qualcosa di più dell'eliminazione di un uomo cattivo. Forse questa guerra non è veramente contro al Qaeda ma ha altri motivi - e dunque non è finita per niente e andrà avanti e avanti. Faremo in tempo a tirarcene fuori? il manifesto |
Post n°683 pubblicato il 09 Giugno 2006 da corsaramora
Se avessimo potuto visitare Napoli solo un paio di secoli fa avremmo certamente incontrato nei vicoli "o maccaronaro", venditore ambulante di primi piatti a base di pasta. Antesignano della ristorazione veloce, ritratto nell'iconografia classica con la sua caldaia in cui bolliva l'acqua, il bacile pieno di formaggio pecorino e il pepe sempre pronto per condire la pasta. Il tutto per due centesimi. |
Post n°682 pubblicato il 07 Giugno 2006 da corsaramora
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Post n°681 pubblicato il 07 Giugno 2006 da corsaramora
che dire, leggere il post del vecchietto mi ha messo di buon umore....e quindi ho deciso di far pubblicita' al suo simpaticissimo post.... fto...LA GALLINELLA CON IL MICROSCOPICO CERVELLO...E PURE CON L'AVIARIA TRASMETTIBILE A TUTTI COLORO CHE VENGONO A LEGGERE DI NASCOSTO I MIEI POST.... PS...QUELLA NELLA FOTO SONO IO......QUELLO NELLA FOTO SUCCESSIVA E' IL VECCHIETTO.... BUONA GIORNATA....E COME POSSO SALUTARVI SE NON CON UN ......COCOCOCODE' PS...MI COMPLIMENTO CON QUELLA CHE HA LASCIATO IL COMMENTINO ......SUL POST DEL NONNO...... COSI' INTELLIGENTE....CHE ...SONO DUE ORE CHE NON SMETTO DI PIANGERE....MARO' ...CHE ORRORE.... PS.. PER IL NONNO...... IO SONO UNA GALLINA AVVOCATO E TE LO POSSO SEMPRE DIMOSTRARE.....TU CHE PAZZO SEI???? OPS......SCUSA CHE MEDICO DEI PAZZI SEI====??...E MO' SCIO' NON VENIRE PIU' NEL MIO POLLAIO.....PARDON NEL MIO BLOG......... |
Post n°680 pubblicato il 05 Giugno 2006 da corsaramora
dedicato .... a chi ha ridicolizzato la manifestazione pacifista per il ritiro dei nostri soldati in iraq ore 21.35 (le 19.35 in Italia). Attentato contro una pattuglia italiana a circa cento chilometri da Nassiriya: un ordigno, a quanto sembra dai primi rilievi fatto eplodere a distanza, ha investito il veicolo di testa di una pattuglia della Brigata Sassari. Uno dei militari è morto, un altro è in gravissime condizioni, altri tre hanno riportato ferite di lieve entità. |
Post n°679 pubblicato il 05 Giugno 2006 da corsaramora
DEDICATO........(TU CAPISCI A ME) a differenza di alcuni che continuano a rodersi il fegato...i napoletni hanno grande senso dell'humor che li contraddistingue....ed essere chiamati cervelli da gallina li fa ridere.... UNA domanda mi sorge spontanea... MA SEI IL PAZIENTE O IL MEDICO ??? NONNO....ATTENTO AL FEGATO....E AL SISTEMA VASCOLARE..(VEDI BOSSI).... QUINDI FATTI UN BELL'INFUSO DI VALERIANA E VAI A NANNA LA SERA F.TO...CERVELLINO DI GALLINA |
Post n°678 pubblicato il 02 Giugno 2006 da corsaramora
Nella provincia di Cuneo l'80 per cento degli elettori ha votato Silvio Berlusconi. Una provincia partigiana, antifascista ha votato per l'uomo che ha sdoganato gli ex fascisti sempre fascisti, che non ha esitato a candidare anche gli ex nazisti sempre nazisti, compresi quelli che non avevano mai sentito parlare dell'Olocausto. Ha votato per il politico che ha sempre ostentatamente ignorato la celebrazione del 25 aprile, che candidamente ha confessato di non sapere chi era papà Cervi, il padre dei sette fratelli fucilati a Reggio dai fascisti, di cui sono state pubblicate migliaia di fotografie, di articoli, centinaia di libri, fiumi di memorie, come non bastasse a stamparlo nella memoria di massa quella sua faccia di contadino che sopporta tutte le avversità e i lutti. Ma niente di ciò che significa il vecchio Cervi ha mai raggiunto il Cavaliere di Arcore che pure ha un'ottima memoria. Le amnesie del qualunquismo italiano, della profonda millenaria destra italiana su cui navigano tutti i ritorni plebiscitari del partito dei soldi, sono totali, compatte come un muro di gomma, come i gradini di una piramide. Senza esitazioni, senza pudore. Siamo nati e vissuti in una terra in cui non solo i cippi e i monumenti parlano della guerra di popolo al fascismo, ma anche le pietre, anche i fossi. Guardate quello che segue la strada fra Cuneo e Torino non lontano da Centrallo: in quel fosso cadde crivellato dai colpi delle brigate nere Duccio Galimberti e un ragazzo che passava lì per caso li sentì urlare "sparate su quel bastardo". Si chiamavano Costanzo e Probo, come i martiri della Legione Tebea, i vostri nonni o padri saliti in montagna dalle campagne del Passatore o della Bombonina, dalle tenute del marchese Falletti e che formarono l'esercito volontario di borghesi e di contadini (di operai ce ne erano pochi, gli operai comunisti stavano più su nelle valli di Lanzo e del Pellice). Ne avete avuto uno in ogni famiglia, è impossibile che li abbiate dimenticati. Eppure è così: quando dal profondo sale la paura del nuovo, il terrore atavico della miseria, della fame, si vota Berlusconi o qualsiasi altro populista che prometta di tagliare le tasse e di abolire le multe. Ma sale pure da un passato recente, anche dalla crisi dell'agricoltura del primo Novecento quando dalle campagne affamate del Piemonte partirono a decine di migliaia per andare a bonificare la pampa argentina, a dormire nelle buche, a patire di malaria per tornare vecchi e logori a comperare la villetta dalle parti del viale degli Angeli fra Cuneo e la montagna. Non solo nella 'provincia granda', anche a nord nella pianura Padana, nel Veneto. C'è un paese di montagna fra l'Adige e il Brenta, San Mauro di Saline, dove ha votato per la destra l'89,95 per cento, 349 voti su 388 di cui 102 a Forza Italia e il resto alla Lega. Tutto ciò vuol dire che a decidere le elezioni di un paese moderno, il sesto o settimo paese industriale del mondo, sono state delle paure senza senso nel presente, ma radicate da millenni: paure di carestie, di invasioni, di peste, di fillossera, di grandine, per cui non si ragiona più, si corre dove si pensa che ci sia un riparo conservatore, il riparo del non muovere, del non agitare le acque e gli eventi che hanno sempre portato lutti fra la povera gente. Tanto più se povera non è, ma si è fatta l'automobile e la casa, tanto più se nessuno vuole toglierle l'automobile e la casa. Ma nelle confessioni di quelli che hanno votato per il più ricco dei nostri milionari, per il più lontano dei piccoli risparmiatori italiani, per uno che non bastandogli una decina di ville fra Sardegna e Caraibi ne ha comperata, l'altro giorno, una in Svizzera per il tramite della madre di sua moglie, nelle confessioni, dicevo, passa come un nero lampo il pensiero intollerabile: vogliono portarmi via la casa, vogliono farmi morire sotto il cumulo delle tasse. Chi? I comunisti. E noi che irridevamo l'anticomunismo irreale, magico, da maledizione biblica del signor Berlusconi. l'espresso |
Post n°677 pubblicato il 02 Giugno 2006 da corsaramora
2 giugno ritiro immediato delle truppe dall'Iraq "che stanno violando l'articolo 11 della Costituzione......... L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo |
Post n°676 pubblicato il 01 Giugno 2006 da corsaramora
La salute degli abitanti della Terra è inscindibile da quella del pianeta stesso: questo è il punto centrale per una politica di governo capace realmente di dare risposte serie alle grandi questioni ambientali e al futuro di noi tutti. La straordinaria conoscenza scientifica degli ultimi decenni ci dimostra in maniera chiarissima che il benessere umano è strettamente connesso al mantenimento della vitalità dei sistemi naturali (bacini idrici, foreste, zone umide, coste, montagne). Il grande rapporto sullo stato di salute degli ecosistemi del pianeta che i migliori scienziati del mondo hanno reso noto sotto l’egida dell’Onu, il Millennium ecosystem assessment, ci dimostra che se continueremo con questi trend, di consumo e distruzione, nei prossimi 50 anni avremo sempre più compromesso la funzionalità dei servizi che la natura offre gratuitamente al nostro benessere: il ciclo idrico, la rigenerazione del suolo, la produzione di materia organica che è la base fondamentale per tutta la vita sulla Terra, la detossificazione naturale degli ambienti, il mantenimento dei grandi cicli degli elementi più importanti quali il carbonio e l’azoto che condizionano gli equilibri dinamici dell’atmosfera, del suolo, del mare, la straordinaria ricchezza della vita (la biodiversità) che fornisce la nostra alimentazione, la nostra industria, la nostra farmacopea. Un governo che vuole fare una seria politica ambientale deve «mettere in conto la natura». Deve riconoscerle un valore; un valore che numerosi studi e ricerche giungono persino a quantificare economicamente. Non è più possibile che si continui ad impostare politiche e strategie solo sulla base dei classici indicatori economici. È fondamentale affiancare alla tradizionale contabilità economica una contabilità ecologica che faccia sì che ad ogni scelta politica che riguardi il territorio corrisponda una trasparente consapevolezza del danno che possiamo infliggere alla base stessa che garantisce la nostra sopravvivenza. Da anni giace in Parlamento un disegno di legge sulla contabilità ambientale: per la prima volta, se questa legge passasse, Comuni, Province, Regioni e lo Stato stesso si dovrebbero attrezzare e provvedere di una contabilità fisica delle risorse che affianchi quella economica. Da qui ne discende che le grandi opere pubbliche di cui necessita il nostro paese sono opere di ripristino e restauro del nostro martoriato territorio che ha subito, tra condoni e politiche di crescita del consumo di suolo, un dissesto idrogeologico le cui drammatiche conseguenze sono palpabili quasi quotidianamente. Ma non c’è solo questo nell’agenda politica di Romano Prodi. Il precedente governo ha elaborato un cosiddetto testo unico sull’ambiente che si basa su una filosofia opposta a quanto sin qui ricordato, andando contro le migliori e più avanzate evidenze scientifiche internazionali. Con esso si abbassano i livelli di tutela ambientale e ci si discosta in maniera radicale dalle norme comunitarie e dai principi del trattato dell’Unione europea. È necessario che il nuovo Parlamento riavvii una corretta cooperazione del nostro paese con le istituzioni europee; abroghi il citato testo unico; rediga un piano energetico nazionale, rispettando pienamente il protocollo di Kyoto ed avviando un riordino energetico che consenta la nuova rivoluzione industriale con i migliori avanzamenti nel campo del risparmio, dell’efficienza e delle rinnovabili; approvi una legge sulla tutela della biodiversità e rilanci il ruolo delle aree protette; si allinei all’Europa sulle procedure di valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica; recepisca correttamente la direttiva quadro sulle acque che consente una politica corretta ed integrata di questo bene preziosissimo. Tutta la più avanzata ricerca scientifica ci dice che non possiamo vivere bene senza un ambiente sano. La nostra politica ha bisogno di più cultura scientifica, più capacità innovativa, più capacità di futuro, e più trasparenza nelle decisioni. Ci auguriamo di avere segnali chiari in questa direzione. Gianfranco Bologna * Direttore scientifico Wwf Italia |
Post n°675 pubblicato il 31 Maggio 2006 da corsaramora
riporto integralmente le solite idiozie di un vecchio ,il solo con i neuroni perfettemanete funzionanti... "Giù il cappello innanzi all'obbedienza pronta, cieca ed assoluta della sinistra! rispondo per l'immondezzaio.....il vecchio forse non ricorda che la campania e' stata amministrata anche da un certo rastrelli ,di destra ,nominato commissario straordinario per l'emergenza rifiuti.... non avendo tempo e soprattutto voglia di erudirlo in materia....gli consiglio una sana lettura... |
Post n°674 pubblicato il 30 Maggio 2006 da corsaramora
Spettabile dottor Biscardi, Le sollecito una risposta in merito ai nove quintali di legno di rovere da Lei ordinati, un mese fa, per realizzare un monumento equestre a Luciano Moggi, da installare nello studio del 'Processo del lunedì'. Devo spedirli ugualmente, o i sopravvenuti eventi devono far considerare decaduta l'ordinazione? Cordialmente, ragionier Ugo, ditta De Ughis"
Bost-scrittom: l'espresso..Michele serra |
Post n°673 pubblicato il 30 Maggio 2006 da corsaramora
Quale sarà la prossima carta di Silvio Berlusconi? I politologi concordano: un uomo così straordinario non potrà fare che una mossa straordinaria. La routine non fa per lui. Incrociando i dati a disposizione, gli studiosi hanno individuato una serie di possibili, spettacolari colpi di scena.
l''espresso |
Post n°672 pubblicato il 29 Maggio 2006 da corsaramora
la tramissione reporter,andata in onda ieri su una rete rai,mi ha ricordato in articolo scritto sull'unita' nel 2005 Pioggia di soldi per gli istituti di Pera e Tremonti. Beneficiati quello voluto dal ministro dell’Economia Valeria Giglioli l'Unità del 14/11/2005
LA MANNAIA della Finanziaria è calata anche sull'Università. Con qualche «piccola» eccezioni. Perché la legge di bilancio contiene un gentile omaggio per gli accademici più cari al presidente del Consiglio. Ci sono infatti pochi, selezionatissimi istituti che, in totale controtendenza, riceveranno finanziamenti stabili e generosi in virtù di un emendamento comparso all'improvviso. Il primo è l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, creatura del ministro Tremonti: per un unico settore di ricerca, la robotica umanoide, l'istituto riceverà ogni anno, fino al 2014, fondi che ammontano a 125 milioni di euro. Peccato che per tutta la ricerca universitaria italiana gli stanziamenti non supereranno i 100 milioni. Ancora: improvvisamente nella Finanziaria appare anche un finanziamento stabile di 3 milioni di euro all'anno, per altre due istituzioni. Non si fanno nomi, ma i rimandi a decreti delineano in modo inequivocabile i profili di due Scuole di studi avanzati, una a Firenze, l'altra a Lucca. Il modello è quello dell'eccellenza fatta con i soldi, il progetto che emerge dalla Finanziaria è quello di trasformare scuole di dottorato nate dalla collaborazione di più atenei in due research universities, autonome e finanziate dallo Stato. L'istituto di Lucca è la Scuola di Alti Studi Imt, fortemente voluta dal presidente del Senato Marcello Pera (tanto che le riunioni per deciderne il futuro si tengono talvolta a Palazzo Giustiniani). Inaugurata in pompa magna nel marzo di quest'anno, alla presenza di una contestatissima ministra Moratti, è nata dalla collaborazione tra quattro atenei: la Luiss di Roma, il Politecnico di Milano, la Scuola Sant'Anna di Pisa e l'Università di Pisa. Ha drenato la quasi totalità dei fondi destinati alla formazione superiore delle Fondazioni bancarie e degli enti locali, che la finanziano generosamente. E tra i dirigenti e i docenti spiccano parecchi personaggi molto vicini alla seconda carica dello Stato. Primo tra tutti Gaetano Quagliarello, direttore del Consorzio interuniversitario che ha dato vita alla scuola, e coordinatore di uno dei dottorati, che è anche il consigliere per gli affari culturali del presidente del Senato. Oltre ad essere presidente della Fondazione Magna Carta di cui Pera è a sua volta "presidente d'onore". Ma alcune delle università che lo hanno sinora sostenuto sono tentate di uscirne. Qualcuno infatti inizia a interrogarsi sugli effetti della scelta di rendere autonoma la Scuola. Con il rischio che Imt finisca per attirare una grande fetta dei finanziamenti per la ricerca di eccellenza, relegando atenei di grande tradizione ad un mero ruolo di insegnamento «di massa». |
Post n°670 pubblicato il 28 Maggio 2006 da corsaramora
La Costituzione nata dalla Resistenza i suoi princìpi fondanti,i suoi valori,la centralità che assegna al lavoro, tutto ciò rappresenta un patrimonio che la Cgil difende e difenderà: per questo sarà in campo nel referendum confermativo delle modifiche costituzionali del centrodestra, con l’obiettivo di abrogarle. |
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