Creato da corsaramora il 24/05/2005
tutto cio' che ci accade intorno ..mie riflessioni e non...
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Messaggi del 28/07/2005
Post n°269 pubblicato il 28 Luglio 2005 da corsaramora
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Post n°268 pubblicato il 28 Luglio 2005 da corsaramora
Nell’istinto delle donne l’educazione alla pace Scriveva Virginia Wolff nel 1940: «C’è un altro modo di lottare, senza le armi, per la libertà. Possiamo lottare con la mente: fabbricare delle idee… ma perché le idee siano efficaci, dobbiamo essere in grado di accendere la loro miccia, dobbiamo metterla in azione». Metterla in azione significa anche capire le parole di guerra e le parole di pace, capirle e usarle nel modo giusto. Educare alla pace è difficile, ma è l’unico modo per creare una alternativa alla violenza e all’indifferenza, è il solo strumento che abbiamo per riuscire a gestire un mondo sempre più complesso. Per rendere possibile una vera cultura di pace, ci vorrebbe l’azione congiunta di tanti soggetti diversi: autorità scolastiche, enti locali, Regioni, organizzazioni della società civile e magari… governi. È una utopia? Forse, ma perché non dovrebbe essere possibile una società sorretta da una cultura di vita che esalti le diversità, la creatività, la ricchezza interiore degli individui, una società in cui la tecnologia sia al servizio dell’uomo per fornire mezzi di crescita e non di distruzione? Per dare corpo alle utopie ci vuole coraggio. Alle donne il coraggio non manca, ne fanno testo le migliaia che durante la Resistenza hanno combattuto, rischiando la vita pace per se stesse e per i loro figli. Il coraggio di cui abbiamo bisogno oggi è meno eroico, ma altrettanto determinato. Noi donne possiamo imporre una cultura di pace, cercando di creare il tabù della guerra, di provocare al suono della parola lo stesso senso di ribrezzo che si prova di fronte a un atto contro natura. Avviare quest’opera educativa potrebbe essere l’inizio di una scommessa, da portare avanti proprio nel 2005. Il 2005 è un anno decisivo, per le Nazioni Unite, infatti dal 14 al 16 settembre tutti i capi di Stato del mondo saranno chiamati a decidere la riforma dell’ONU e a sviluppare tutti gli impegni per sradicare la povertà, che è poi uno dei mezzi più concreti per creare e consolidare la pace. Il 10 settembre, proprio alla vigilia di quel vertice, le donne e gli uomini di tutto il mondo sono chiamati a mobilitarsi contro la povertà, contro la guerra, per la giustizia economica e sociale, per la pace. guardando indietro accade di trovare macerie e rottami, ideali compromessi e' possibile, insieme, far scoppiare la pace? |
Post n°266 pubblicato il 28 Luglio 2005 da corsaramora
mi piacerebbe un mattino sfogliare i quotidiani ,accendere la tv e leggere o ascoltare solo notizie che non siano catastrofi naturali,di morti ammazzati da una guerra ,di madri che uccidono i propri bambini. e' un sogno lo so, ed io che non amo sognare vivo con angoscia questo mondo che sarebbe stato bellissimo se....... |
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