Creato da corsaramora il 24/05/2005
tutto cio' che ci accade intorno ..mie riflessioni e non...
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Messaggi del 09/09/2005
Post n°365 pubblicato il 09 Settembre 2005 da corsaramora
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Post n°364 pubblicato il 09 Settembre 2005 da corsaramora
“Emozioni” seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi E stringere le mani per fermare capire tu non puoi Uscir nella brughiera di mattina dove non si vede un passo E chiudere gli occhi per fermare capire tu non puoi Battisti |
Post n°363 pubblicato il 09 Settembre 2005 da corsaramora
Pulicenella sapìte che dice? Pulcinella, la maschera più famosa nel mondo tutto e niente, è vivo ed è morto, è ricco ed è povero, è furbo ed è ingenuo, è saggio ed è stolto, è... Pulcinella è indefinibile Benedetto Croce dice: Chi si ostina a dare la definizione del Pulcinella, o prende una sola di quelle rappresentazioni e arbitrariamente la innalza a canone,o, cercando il comune tra il particolare, il costante tra il vario, c'è il rischio che non gli resti in mano altro che un nome e un vestito.>> Franco C. Greco dice: La caratteristica tipologica di Pulcinella non sta nella sua identità, ma nella sua orrenda e sacrale, misterica e fascinosa mancanza di identità: contenitore amorfo, ha segnalato in un controllo di varianti esteriori ( maschera, abito, cappello, bastone, voce-pivetta), la funzione unitaria del tipo e, nella molteplicità delle variazioni interiori, la mancanza di una identità, la negazione di quella unità.>> Eppure Pulcinella nasce. E non nasce a Napoli. Nasce in provincia, ad Acerra, in quella parte della Campania Felix chiamata Antica Liburia o Terra di Lavoro: il lavoro dei campi e dei contadini, che aravano le messi e producevano le cibarie per i napoletani. Ma Pulcinella nasce anche dall’uovo e da una chioccia che lo cova. Egli è un piccolo pulcino. Polliciniello Pulcinella ha perciò gli occhi tondi, il naso da gallina e la strana voce stridula comune ai Pulcinelli italiani e stranieri, specialmente se burattini Pulcinella ha volato sulle scene teatrali dell' Europa e del Mondo, ha fatto scrivere, e continua tuttora a far scrivere su di lui, tante e tante storie. La nostra storia è quella della sua fame. Delle sue cibarie. Dei suoi maccheroni. La fame di Pulcinella, come di tutti i commedianti dell’ Arte, è vera fame. E’ fame viscerale, è fame che murmura e morde. E’ la fame delle genti malnutrite e dei poveri pezzenti. Pure sugli assi dei carri itineranti, sulle tavole dei teatri popolari o di corte la fame di Pulcinella non è finzione. |
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