Creato da corsaramora il 24/05/2005
tutto cio' che ci accade intorno ..mie riflessioni e non...
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Messaggi del 15/10/2005
Post n°473 pubblicato il 15 Ottobre 2005 da corsaramora
Mi sono appena svegliato e non credo ai miei occhi: nel condominio si affonda in soffici strati di polvere, le ragnatele sono così folte che l'altro giorno un ragno ha catturato il cihuahua della signora Rollo, e i ladri non vengono più perché non c'è più niente da rubare. Qui l'unica cosa che sembra nuova sono i manifesti con i nomi dei candidati alle primarie per l'elezione del lavapavimenti del condominio. «Le primarie? Dotto’, ma voi non ci vedete?». «E che devo vedere? Sono le primarie per scegliere il candidato a...». «Le primarie? Dotto’, qua ormai stiamo alle centenarie! Dotto’, qua stiamo alla centesima votazione inutile!». Ciro Ruoppolo mi fissa: ma quanto tempo è durata la mia pènnica, mezz'oretta o un secolo? «Ma allora le elezioni del lavapavimenti non...». «Esatto, dotto’: non si sono fatte...». «Non so niente? Il fatto è che ogni volta che vince uno l'altro gli fa causa e si comincia daccapo: Romy Poldo dice che Berty il rosato si è comprato il voto della nonna di Raffaele con un babbà scaduto; Silvio Beige si rifiuta si accettare la sconfitta perché dice che c'è il vizio di forma; Marco Lippa all'ultimo momento fa cambiare la legge, e allora chi vince perde: insomma, si va avanti così da anni. «Ciro...» dico balbettando, perché mi è venuto un dubbio atroce: «...Ciro, dimmi la verità: ma fuori, fuori di qui, mica stanno ancora...». «Dotto’, stanno facendo sempre le primarie pure fuori!». «È assurdo!». «No, dotto’, è normale». Mi sento svenire, di colpo mi sono accorto che ho le mani di un centenario! Mi siedo su un mucchio di detriti vicino a una porta divelta, cercando di capire. «Ciro, non mi nascondere la verità, ti prego: ma il Vampiro, è ancora ministro?». «Il Vampiro è morto, dotto’...». «Ah! E Romy, che mi dici delle primarie di Romy?». «Defunto, dotto’...». «Ah! E Berty, il roseo Berty?». «Schiattato, dotto’...». «Ah! E... Tu mi capisci... Lui, dico Lui, è vi...». «Stramuorto, dotto’, pure Lui...». «No!». «Sì!». Sono sconvolto: forse allora ce la caviamo! Forse avremo una democrazia vera, giovane, nuova! «Dotto’, ma voi siete sbattuto con la testa a terra? Una cosa nuova qua? E come! Al posto di Vampiro, mo’ ci sta Vampiro II; al posto di Berty rosa, ci sta Berty II il rosa pallido; e al posto di Romy il paffuto, ci sta Romy II il dimagrito!». E Lui? Be’, Lui si è clonato direttamente in due milioni di copie. «Dotto’, e perché fate la faccia strana? Non siete contento?». «Ciro, ma non lo vedi? Il condominio se ne cade a pezzi, al primo piano ci crescono i funghi di tre metri che si alimentano direttamente dalla fogna abusiva, di notte si gira con la pistola per difendersi dalle zoccole transgeniche: e io devo essere contento?». «Ma c'è la continuità, dotto’! Ci sta il conforto della tradizione! La sicurezza che le cose non cambieranno mai! Volete mettere la soddisfazione della sicurezza nel futuro?». «Ciro, ma che dici?». «Dotto’, la sicurezza nel domani: la mondezza starà sempre nelle strade, gli affitti saranno sempre più alti, l'aria sarà sempre più avvelenata, la televisione sarà sempre più scema, le primarie saranno a vita, e noi staremo sempre peggio!». «Ciro, tu sei pazzo: e che sicurezza è, questa?». «Eh, certo, non è il massimo, ma almeno uno, se ci campa, sa già che si deve aspettare: Vampiro III, Berty III, Romy III, Lui Infinito...». Intorno a noi si è radunata una piccola folla stanca, dimagrita, affamata. A ogni passo si sollevano vortici di polvere, e i ragni cercano di avvinghiare la signora Letizia. Dal nulla è spuntata una scatola di scarpe con una fessura e una scritta: Primarie eterne, e di colpo le ombre si animano, le voci strascicate si alzano di tono. «Io mi candido come capo supremo del condominio per...». «Tu? Ma non mi far ridere Raffae’! E chi si è rubato i maccheroni di Pasqualina, eh? Tu, sei stato...». «Sì? E tu che hai fatto la legge che i ragni sono specie protetta per farteli all'acqua pazza? Ma va’ a...». «Io mi can...». «Le primarie...». «Le eternarie...». Li guardo terrorizzato, e scendo. Sono sul portone, un passo e sarò fuori. Ma cosa mi aspetta, fuori? La fine che ha fatto l'Argentina, i cloni del clone, le primarie a vita? Ma restare qui è impossibile, io tento, esco... Giuseppe Montesano il mattino |
Post n°472 pubblicato il 15 Ottobre 2005 da corsaramora
Rappresenta quel tipo d'uomo nei confronti del quale non c'è alternativa: odio o amore. Per tanti italiani è l'unico che possa dare una speranza per il futuro del paese, per tanti altri il più grande farabutto del paese. L'eccezionalità del personaggio è fuori discussione, ne nascono uno ogni 1000 anni. Nei suoi confronti tutto è fuori dell'ordinario: l'amore rasenta il divismo e l'odio si avvicina al pestaggio. Dal 1994 tutto è cambiato in Italia, modi di dire, attenzioni alla politica che prima era solo affare di elite. Anche come impreditore divide l'italia: da un lato c'è chi guarda al suo impero economico con grande compiacimento ed ammirazione, dall'altro chi ritiene che quell'impero sia solo il frutto di connivenze politico-malavitose. ai posteri l'ardua SENTENZA |
Post n°471 pubblicato il 15 Ottobre 2005 da corsaramora
La sua coerenza gli ha reso in passato grandi onori soprattutto nel centro-destra. Le sue posizioni politiche sono utopie romantiche che, però, di romantico hanno solo la tensione irraggiungibile. Vuole un mondo dove tutte le risorse siano equamente distribuite tra gli individui; se l'uomo smetterà di mangiare, odiare, amare, vendicarsi, perdonare, dormire, svegliarsi allora potrà realizzare i suoi disegni politici. Ha partecipato a tutte le manifestazioni sindacali promosse in Italia dagli anni '60 ad oggi, conosce tutte le piazze e tutti i lavoratori d'Italia, ma difficilmente avrà un monumento nelle prime e difficilmente potrà veramente influire nella vita dei secondi. In barba al suo romanticismo, che gli fa amare solo i simili, si è alleato con Prodi solo per combattere un comune nemico, ma quando il nemico è stato sconfitto come il "Che" ha cercato altre battaglie... Il suo romanticismo politico lo ha spinto ad abbracciare i no global, speriamo che nessuno gli morda un braccio... Ritentino siori, ritentino!!! |
Post n°470 pubblicato il 15 Ottobre 2005 da corsaramora
Saudade è un sentimento, uno stato dell'animo che solo i Portoghesi hanno saputo nominare. Si potrebbe tradurre con "nostalgia" ma non sarebbe giusto farlo: la nostalgia è un sentimento rivolto al passato ma la Suadade è un sentimento a cavallo fra passato e futuro, comprende anche speranza e |
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